Un città pulita: lotta ai volantini pubblicitari, io ce l’ho fatta!

Meno volantini nella tua casella di posta, meno rifiuti per strada: è possibile! Da oltre un mese ho applicato un adesivo “No Pub” alla mia casella postale e nessun distributore vi ha più inserito un volantino pubblicitario. L’adesivo l’ho realizzato personalmente e fatto stampare su carta adesiva resistente, a costo irrisorio, da un’agenzia del settore.

adesivo no-pub
L’adesivo No-Pub che ho elaborato

Le nostre caselle di posta sono spesso riempite con annunci pubblicitari.

Per certuni, si tratta di utili informazioni su sconti e promozioni. Per altri, trovare la propria buca della posta intasata di volantini non richiesti, che possono anche nascondere corrispondenze più importanti, è un disturbo. Se insistente, può anche tracimare nel reato di «molestia o disturbo alla persone» punito dal Codice Penale all’articolo 660.

In ogni caso, le enormi quantità di stampati si trasformano ben presto si trasformano in rifiuti, nel contenitore differenziata se va bene oppure direttamente svolazzanti ai bordi della strada.

Sul tema avevo scritto già il 26 ottobre 2016 (“Invasi dai volantini-spazzatura senza ritorno per la Città“) proponendo, a negozi o supermercati, di investire sulle app per smartphone per informare i propri potenziali clienti.

9 chili e 700 grammi. Il “bottino” di soli due giorni di raccolta di volantini pubblicitari (2016)

In Francia, nel 2015, hanno calcolato che gli stampati non richiesti ma distribuiti, e poi finiti nei rifiuti, ammontavano «a quasi 800.000 tonnellate, corrispondenti a una media di 12 kg pro capite in un anno o 30 kg per nucleo familiare».

Si tratta, per fortuna, di quantità in calo negli anni. Spiega il sito francese del Ministero della transizione ecologica e solidale che il Ministero «ha creato un meccanismo di prevenzione per la distribuzione di questi volantini pubblicitari nelle cassette delle lettere, lo “Stop Pub”. Un adesivo messo gratuitamente a disposizione di coloro che desiderano esprimere il loro rifiuto di ricevere pubblicità non indirizzata. Quasi 9 milioni di adesivi sono stati rilasciati dal Ministero dell’Ambiente. Da allora, questa azione ha continuato a svilupparsi, con le autorità locali che hanno pubblicato i propri adesivi».

Serve, qui da noi, quindi, una strategia dei Comuni che si dirami su tre direzioni:

Propagandare e mettere a disposizione dei cittadini questi adesivi “No Pub”;

– Intervenire, ove possibile, sul Regolamento comunale per la disciplina della pubblicità prevedendo maggiori oneri a carico delle società distributrici di volantini; oggi versano al Comune cifre irrisorie che non compensano certamente il costo di smaltimento: oggi le società credo paghino appena euro 2-4 euro al giorno per ogni ragazzo impegnato nella distribuzione;

– Sanzionare, a cura della Polizia Municipale, le società distributrici di volantini per la violazione alla Legge sulla Stampa n. 47 dell’8 febbraio 1948 per l’assenza, sugli stampati, delle indicazioni obbligatorie previste dall’articolo 2 della legge: «il luogo e l’anno della pubblicazione, nonché il nome e il domicilio dello stampatore e, se esiste, dell’editore». La sanzione prevista dall’articolo 17 della legge, 51 euro, seppur non elevata è fastidiosa.

L’unica cosa da non fare, se vogliamo ridurre disturbi e rifiuti, è non fare niente.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *