Trilateral, Bildeberg, Group30, il telecomando della democrazia
La Trilateral rappresenta la base della piramide rappresentata dei tre centri studi fondati dal banchiere Rockefeller. Ognuna di queste persegue lo stesso scopo ed è organizzata nella stessa maniera. La differenza tra l’una e l’altra – ovvero il club Bildeberg e il Gruppo dei Trenta – è data dalla crescente elitarietà.
Qui mi soffermo sulla Commissione Trilateral solo in quanto sul sito web della stessa, e su di essa, si trova più materiale.
Paolo Barnard : La Trilateral ? Il volto pubblico delle Destre moderne
Il giornalista d’inchiesta Paolo Barnard bene descrive la Trilateral in un suo lavoro “Ecco come morimmo”:
« La Commissione Trilaterale nacque nel 1973 come libera associazione di cittadini americani, europei e giapponesi con l’intento di incoraggiare una stretta collaborazione fra queste tre regioni sui problemi comuni, e di migliorare la comprensione pubblica di questi problemi. Naturalmente questo proclama è una baggianata ».
Cosa c’è dietro lo schermo del cosiddetto gruppo di studio (think tank) ?
Prosegue Barnard: « essa è un club esclusivo di potenti personaggi decisi a tutelare i propri interessi […]. La Commissione Trilaterale è il volto più che pubblico delle destre economiche moderne, cioè pieni sostenitori della democrazia, intesa però come strumento liberamente consegnato a pochi da parte di molti affinché poi i molti possano fare l’interesse dei pochi ».
Conclude : « infatti, una delle acquisizioni fondamentali delle destre moderne è stata che le dittature non sono più il mezzo migliore per spremere i cittadini; esse sono affari sporchi, incontrollabili, che finiscono sempre col creare imbarazzanti contraccolpi sui media. Meglio la democrazia, teleguidata naturalmente ».
L’interesse della Trilateral : gestire la globalizzazione, contrastare i nazionalismi
La Commissione Trilateral è un gruppo di discussione di circa 415 illustri cittadini provenienti da Europa (175), Nord America (120) e Asia del Pacifico (120).
David Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank [1], fu il principale fondatore della Commissione Trilaterale a metà del 1973. Zbigniew Brzezinski [2] ha svolto un ruolo importante nella formazione della Commissione e ha ricoperto il ruolo di primo direttore dal 1973 al 1976. Dopo aver prestato servizio nell’amministrazione Carter, Brzezinski è tornato alla Commissione nel 1981 e ha fatto parte del comitato esecutivo fino al 2009.
Quali sono gli obiettivi dichiarati della Commissione Trilaterale?
Lo spiega, nelle FAQ, il sito web dell’organizzazione : « La crescente interdipendenza è un fatto della vita del mondo contemporaneo. Trascende e influenza i sistemi nazionali. Richiede nuove e più intense forme di cooperazione internazionale per realizzare i suoi benefici e contrastare il nazionalismo economico e politico ».
Per Brzezinski l’Europa divisa è il migliore alleato degli Stati Uniti
Ancora più esplicita la funzione di questa matroska di organismi e personaggi si ottiene leggendo un discorso di Zbigniew Brzezinski pronunciato nel meeting della Trilateral avvenuto nel 2004.
Qui, tra l’altro, questi dichiarò :
« vedo la Commissione Trilaterale non solo come un incontro annuale del ricco e influente mondo democratico ma come espressione istituzionale di una visione strategica che richiede un’azione ».
« In un momento di intensificazione delle turbolenze globali, è utile ricordare a noi stessi che la ricerca di uno scopo comune è anche il nostro dovere storico. […] potere e influenza dovrebbero essere sfruttati per il bene comune, sia per il bene dell’interesse personale sia per l’imperativo morale », esplicitò.
Zbigniew Brzezinski, nel discorso, espresse critiche contro l’amministrazione del suo Paese :
« oggi gli Stati Uniti sono più isolati, e in alcuni luoghi addirittura odiati come non mai ». L’eccessivo interventismo militare, a sentire l’ex consigliere per la sicurezza del presidente Jimmy Carter, tanto in Iraq quanto nella cosiddetta lotta al terrorismo rappresentava un fattore negativo rispetto all’interesse dei soci della Trilateral.
Infine, Brzezinski valutò con favore, dal suo punto di vista, la « reale possibilità che l’unificazione dell’Europa continuerà ad essere principalmente socio-economica ».
Il non avere un’azione politica e militare centralizzata e una visione strategica globale, avrebbe ridotto l’Europa a semplice « fidata alleata degli Stati Uniti ».
Chi sono gli italiani presenti nella Commissione Trilateral ?
Nel Comitato Esecutivo mondiale della Trilateral troviamo tre italiani :
CUCCHIANI Enrico Tommaso | – presidente dell’Ospedale San Raffaele di Milano; – direttore esecutivo Think Global Investments (TGI), London; – ex presidente della compagnia assicurativa Allianz; – ex amministratore delegato di Banca Intesa Sanpaolo |
MAGGIONI Monica | – Amministratore Delegato di Rai Com; – ex presidente della Rai; – giornalista (durante la II guerra del Golfo, è l’unica giornalista “embedded”, cioè ammessa tra le file dei militari americani per raccontare la guerra dal loro punto di vista) |
MONTI Mario | – senatore della Repubblica a vita; – rettore e ora presidente dell’Università Bocconi di Milano; – presidente onorario del think tank Bruegel, Brussels; – ex presidente del Consiglio dei ministri; |
Tutti i componenti del Comitato Esecutivo Internazionale sono elencati in un’apposita pagina del sito web della Trilateral, come è facilmente individuabile l’elenco completo dei partecipanti aggiornato a gennaio 2020.
La lista del solo gruppo italiano della Commissione Trilateral, evidenzia la piena copertura dei settori governativi, economici e della comunicazione di regime :
BARRA Ornella | – direttore esecutivo Walgreens Boots Alliance, London |
CAMPANELLA Edoardo | – Banca UniCredit |
CASTELLI Gianluigi | – presidente Ferrovie dello Stato italiane |
CUCCHIANI Enrico Tommaso | – presidente dell’Ospedale San Raffaele di Milano; – direttore esecutivo Think Global Investments (TGI), London; – ex presidente della compagnia assicurativa Allianz; – ex amministratore delegato di Banca Intesa Sanpaolo |
DASSU’ Marta | – caporedattore Aspenia; – ex vice ministro degli Esteri; |
DI PAOLA Giampaolo | – ammiraglio; – ex ministro della difesa; – ex presidente del NATO Military Committee, Livorno |
GRIECO Patrizia | – presidente Enel |
GRILLI Vittorio | – presidente della Corporate & Investment Bank; – responsabile mercato E.ME.A. di J.P. Morgan, London; – ex ministro delle finanze |
GUZZAFAME Marta | – principal, Boston Consulting Group, Madrid |
MAGGIONI Monica | – Amministratore Delegato di Rai Com; – ex presidente della Rai; – giornalista (durante la II guerra del Golfo, è l’unica giornalista “embedded”, cioè ammessa tra le file dei militari americani per raccontare la guerra dal loro punto di vista) |
MAGRI Paolo | – Vice Presidente e Direttore think tank Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI); – docente di Organizzazioni Internazionali all’Università degli Studi di Pavia |
MASSOLO Giampiero | – presidente Fincantieri; – presidente think tank Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI), fondato nel 1934 da aderenti alla Scuola di mistica fascista Sandro Italico Mussolini; – ex ambasciatore alla Santa Sede e poi Mosca; – ex direttore Dipartimento delle informazioni per la sicurezza – DIS |
MESSINA Carlo | – direttore esecutivo banca Intesa Sanpaolo |
MOLINARI Maurizio | – direttore del giornale La Stampa |
MONTI Mario | – senatore della Repubblica a vita; – rettore e ora presidente dell’Università Bocconi di Milano; – presidente onorario del think tank Bruegel, Brussels; – ex presidente del Consiglio dei ministri |
ROCCA Gianfelice | – presidente Techint Group of Companies, Milano |
SALINI Pietro | – direttore esecutivo Salini Impregilo |
SELLA Maurizio | – presidente Banca Sella; – ex presidente Associazione Banche Italiane (ABI) |
TRONCHETTI PROVERA Marco | – vice presidente Pirelli & C.; – vice presidente Confindustria; – ex presidente Telecom Italia |
VILLA Matteo | – ricercatore presso il think tank Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) |
In ulteriore elenco del maggio 2018, vengono altresì indicati come soci del gruppo italiano della Commissione Trilaterale, anche:
GHEZZI Gioia | – Presidente, Ferrovie dello Stato Italiane; |
GUTGELD Yoram | – ex Commissario spending review; |
LETTA Enrico | – ex presidente del Consiglio dei Ministri; |
MOLTRASIO Andrea | – Presidente del Consiglio di Sorveglianza UBI Banca; |
SECCHI Carlo | – docente di Politica economica europea all’Università Bocconi di Milano e poi rettore, – ex senatore del Partito Popolare Italiano (PPI); – consigliere d’amministrazione in Pirelli, Allianz-Ras, Mediaset, A2A, Parmalat, Italcementi ed altre |
Chi sono gli italiani presenti nel Club Bildeberg ?
Anche l’attività del Gruppo Bilderberg (o club Bilderberg) è organizzata da una Commissione Permanente (Steering Committee) composta da una sessantina di personaggi.
Tra essi, i due italiani che oggi rappresentano il nostro Paese sono :
ELKANN John | – presidente della Fiat Chrysler Automobiles; |
GRUBER Lilli | – caporedattrice e conduttrice di “Otto e 1/2“, La7 tivù; |
Succedono ad altri rappresentati nazionali del passato, anch’essi indicati sul relativo sito web, quali, principalmente, dirigenti FIAT.
Chi sono gli italiani presenti nel Gruppo dei Trenta ?
Nel gruppo dei trenta abbiamo, infine, tra i membri senior gli italiani :
DRAGHI Mario | – ex presidente della BCE – Banca Centrale Europea; – ex governatore della Banca d’Italia; – ex presidente e manager di Goldman Sachs International. |
PADOA-SCHIOPPA Tommaso | – ex ministro; deceduto. |
Nel proprio report 2018, a pag. 9-10, l’organizzazione così piace riconoscersi:
« Nonostante le sue piccole dimensioni, l’organizzazione ha portata globale e impatto considerevole. Come osserva il Financial Times, “Group of Thirty è la più magra delle organizzazioni, ma dà un pugno ben al di sopra del suo peso. Il Times of London riconosce che il gruppo dei trenta è altamente influente ».
Tutto chiaro ?
Oppure ancora credete alle fiabe della democrazia, delle elezioni, delle opzioni politiche ?
Arrivano i nostri, Rin.Tin.Tin, Zorro ed il buon sergente Garcia, ormai appartengono alla preistoria, alla prima glaciazione.
Siamo solo numeri, purtroppo !
–
Note :
[1] poi fusa in JP Morgan, la famosa banca d’investimenti che fu denunciata dal governo federale americano perché ritenuta responsabile della crisi economica del 2008, nata dalla spregiudicatezza (alias truffa) dei mutui subprime. La grande crisi causò, solo negli USA, più di più di 30 miliardi di dollari di danni e 7 milioni di disoccupati. Gli scandali della JP Morgan, tuttavia, proseguirono.
[2] Brzezinsky fu consigliere per la sicurezza nazionale durante la presidenza di Jimmy Carter, dal 1977 al 1981, e di lui si ricorda il finanziamento dei mujahiddin in Pakistan e Afghanistan in chiave anti-russa.
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