Contro la Dittatura Sanitaria, la Disubbidienza Civile?
« E’ con vero entusiasmo che sottoscrivo il motto: “ Il miglior governo è quello che governa meno”. Mi piacerebbe che fosse realizzato il più rapidamente possibile, In realtà si riduce a questo, che il migliore governo “è quello che non governa affatto” e anche in ciò credo fermamente ».
Queste parole sono l’incipit di un discorso pronunciato da Henry David Thoreau [1] il 26 gennaio 1848 in un liceo americano.
L’intero discorso forma il saggio che fu denominato “Disobbedienza Civile”. Si tratta di un classico della letteratura.
Thoreau e le norme ingiuste, e pure illeggibili, di chi oggi ci governa
Oggi non può pensarsi che a questo incipit : La quantità di atti che hanno emesso a tutti i livelli di governo negli ultimi tre mesi è immonda, offensiva. Ergo, gli attuali governi nazionale, regionale e locale, non sono il miglior governo.
Non voglio citare tutti i Decreti Legge, Decreti Ministeriali, Circolari, FAQ (ebbene sì, perfino le faq), Ordinanze di Protezione Civile, Decreti ed Ordinanze del Presidente della Regione Siciliana, Ordinanze sindacali.
Mi fermo all’ultimo Decreto, da tre giorni fermo in sala travaglio che lotta per venire alla luce, col rischio dell’aborto: tra Decreto ex-aprile poi ribattezzato rilancio, il solito DPCM, e le successive ordinanze regionali e sindacali (quest’ultima ribattezzata “CV 19 – Trapani riparte”) abbiamo raggiunto le 671 pagine !
Se il pensiero di Henry D. Thoreau è corretto e condiviso, questi che ora sono accomodati nella stanza dei bottoni non solo non sono i migliori governanti, ma sono proprio i peggiori.
Non è umanamente ammissibile che ad un normalissimo onesto cittadino si chieda di leggere, interpretare e ben comprendere ben 670 pagine.
Stanno continuando ad usare l’emergenza sanitaria come strumento per sottometterci al loro potere.
E’ finita col “è tutto vietato, salvo quel che è consentito”.
E’ finita che siamo piombati in una Dittatura Sanitaria.
Thoreau sosteneva che « quelli che, pur disapprovando il carattere e le attività d’un qualsiasi governo, gli concedono obbedienza e il proprio favore, ne sono indubbiamente i sostenitori più coscienziosi ».
La disubbidienza civile nonviolenta risposta all’immondizia politica
Il professor Dario Antiseri nella prefazione all’edizione 2010 di “Disobbedienza Civile” edita da RCS, scrive : « La libertà non si perde tutta in una volta, e quel che vale per la libertà vale anche per la dignità e la giustizia ».
Antiseri, che è un filosofo e docente universitario toscano, aggiungeva : « il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza. Uomini pronti a pagare di persona per le denunce dell’immondizia politica fatta da gente a caccia di prebende e privilegi, rappresentano il sale della terra ».
« E, a differenza [di tutti quelli] che, pensando a tempi migliori, chiudono gli occhi sugli orrori del presente, il disobbediente civile nonviolento agisce subito, qui ed ora ».
Noi aspettiamo tempi migliori o, come Thoreau, siamo pronti per la disubbidienza civile ?
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Note :
Credits : Photo by Library of Congress on Unsplash
[1] Per comprendere come ragionasse Henry D. Thoreau, basta sapere che egli, nel 1846, perché decisamente contrario alle politiche del governo statunitense, rifiutò di pagare le tasse e per questo venne tradotto in carcere. Tuttavia Thoreau, per concludere la sua storia, in carcere passo’ una sola notte, dato che la tassa venne pagata, a sua insaputa, da una sua zia.
Puoi scaricare l’intero discorso di Henry D. Thoreau (un PDF di appena 20 pagine) pronunciato presso il liceo di Concord (Massachusetts), cliccando sul link che segue : Disubbidienza Civile
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