La commedia scuole chiuse – scuole aperte di De Luca
Alla fine han vinto entrambi, i genitori e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. I primi han ottenuto la riapertura delle scuole, il secondo ha avuto concesso di poter cantare vittoria sulla stampa.
Nella terra della commedia, di Peppino De Filippo e di Antonio de Curtis, in arte Totò, può accadere anche questo, che finisca a “tarallucci e vino”.
E, quindi, mentre i genitori han visto respingere in Giustizia dal TAR Campania l’istanza di sospensiva della contestata Ordinanza Campania n. 79 del 15/10/2020 emessa da Vincenzo De Luca, lo stesso presidente era costretto ad emettere, non una, ben due nuove ordinanze, le numero 80 e 81, che di fatto rendono superato il contendere.
1 a 1 e tutti a casa, rectius a scuola, contenti a festeggiare (?).
La magistratura campana non mostra indipendenza dall’Esecutivo
L’unica ad uscire sconfitta è stata la Giustizia, impersonata dalla presidente del TAR campano Maria Abbruzzese, che ha perso, a nostro parere, non una, ben due occasioni per mostrarsi indipendente dall’Esecutivo.
I miei dubbi li avevo già, d’altro canto, già esternati domenica nel post “Napoli, il TAR domani deciderà se riaprire le scuole chiuse da De Luca”.
Avevo scritto : « lascia tuttavia perplessi che il TAR, pur riconoscendo che il provvedimento del presidente della regione sia indubbiamente incidente, come rilevato dai ricorrenti, sui diritti delle persone (al lavoro e all’istruzione) li valuti recessivi rispetto al diritto alla salute in tesi messo in pericolo dall’esercizio dei primi ».
A questi, si è aggiunta l’enorme perplessità sulla motivazione con cui il Magistrato ha giustificato la propria decisione : secondo quando riporta PupiaTv, con con una poco giuridica semplice promessa avanzata da De Luca di « rimodulazione dell’ordinanza ».
Una decisione salomonica dirà qualcuno visto che, poche ore dopo, arrivava la promessa ordinanza che sanciva, tecnicamente, la cessazione del contendere anche se, formalmente, il TAR Campania sarà costretto ad un’udienza collegiale per discutere nel merito il prossimo 17 novembre.
De Luca soddisfatto che il TAR respinga il ricorso del suo Popolo
Grazie al Decreto del TAR Campania, Vincenzo De Luca, che come ogni politico non vive nella realtà ma nel magico mondo della comunicazione sui media, ha potuto con soddisfazione commentare sul sito web istituzionale : « il TAR Campania ha respinto i ricorsi promossi avverso l’Ordinanza regionale n.79/2020 […] ».
Subito, ovviamente, il comunicato è in buona parte copia&incollato dai media strumentali al regime :
- “respinto ricorso contro ordinanza De Luca” (AdnKronos),
- “Il Tar dà ragione a De Luca sulle scuole chiuse in Campania” (Giornalettismo),
- “il Tar dà ragione al governatore della Campania: scuole chiuse, respinto il ricorso dei genitori” (Libero Quotidiano),
- “Scuole chiuse, il Tar Campania respinge il ricorso dei genitori per la riapertura” (La Repubblica).
De Luca, smania di protagonismo autoritario : 3 ordinanze in 5 giorni
La verità è un’altra.
Già il 16 ottobre, contestualmente alla ricezione del ricorso legale dei genitori, il presidente Vincenzo De Luca emetteva una nuova Ordinanza Campania n. 80 del 16/10/2020 , ove cedeva e riapriva le prime scuole : « su richiesta dei Sindaci pervenuta all’Unità di Crisi attraverso l’ANCI, e nelle more di specifici congedi parentali per i genitori, da domani è consentita, anche in presenza, l’attività delle scuole dell’infanzia: nidi, asili, con bambini di età compresa nella fascia della fascia 0-6 anni ».
Ieri stesso, subito dopo la vittoria di Pirro, emanava la nuova Ordinanza Campania n. 81 del 19/10/2020 ( la terza in cinque giorni ), ove, cedeva su tutto il fronte salvo disponendo che « restano sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno, ove già programmate in presenza dal competente Ateneo ».
Ma intanto stamani il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, annuncia: “Errori gravi [di De Luca], finiremo in lockdown” (agenzia di stampa Dire).
La commedia avrà un terzo atto.
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