Algeria al voto per la nuova Costituzione post Hirak

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Domenica 1 novembre in Algeria si voterà per un referendum confermativo che dovrebbe ratificare una modifica costituzionale che – spiega il blogger Ferruccio Bellicini su Unimondo – è stata presentata come « un gesto di benevolenza del potere centrale verso, e per, il popolo ».

« Gli emendamenti proposti toccano sette assi principali: libertà collettive e individuali, moralizzazione della vita pubblica e lotta alla corruzione, equilibrio dei poteri, rafforzamento del potere di controllo del Parlamento, l’indipendenza della giustizia, riabilitazione della diaspora algerina all’estero e limitazione dell’immunità parlamentare, e meccanismi per l’organizzazione delle elezioni », precisa l’autore.

Questa revisione costituzionale, è stata un modo, secondo il Presidente algerino Abdelmajid Tebboune, per rispondere alle richieste dell’Hirak, il movimento popolare di protesta nato nel febbraio 2019 che chiede l’abbandono del sistema esistente.

La data del 1 novembre è stata scelta perché altamente simbolica: è anche quella dell’inizio della guerra d’indipendenza.

Se il buongiorno si vede dal mattino: Manifestazioni vietate, blogger arrestati

Ferruccio Bellicini non è però ottimista : l’Algeria vuole incrementare le Libertà Democratiche, scrive, ma « nel frattempo all’Hirak è impedito di manifestare per le disposizioni di confinamento e divieto di assembramento emanate da marzo per contrastare il Covid 19, e ancora in vigore, benchè l’epidemia sia ampiamente sotto controllo. Anche le scuole di ogni ordine e grado non sono ancora state riaperte, e non lo saranno fino a dopo il referendum ».

Un altro esempio che da poche speranze alla svolta democratica è « la recente condanna, in appello, a due anni di reclusione del giornalista Khaled Drareni » : « Se il “buongiorno si vede dal mattino”, non è un buon segno », commenta l’autore di Unimondo.

L’autore riporta poi il pensiero di Mostefa Bouchachi, avvocato ed attivista dei Diritti Umani, pubblicato sulla testata Sicurezzainternazionale.luiss.it.

Per Bouchachi, nuova Costituzione è, in realtà, solo la « Costituzione del Presidente e del sistema politico al potere », perché non redatta in accordo con la società civile ma solo da degli esperti individuati dal Capo dello Stato.

« Secondo molti osservatori indipendenti – aggiunge ancora Ferruccio Bellicini su Unimondo – Abdelmadjid Tebboune spera di cogliere l’opportunità di un forte si al referendum per stabilire una legittimità notevolmente ridotta da un’elezione massicciamente boicottata che l’Hirak non voleva ».

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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