Rapporto INPS 2019 : Quota 100 e Reddito di Cittadinanza
Promozione per il Reddito di Cittadinanza, bocciatura per la Quota 100.
Questo, il sintesi, il giudizio di Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, che ha ieri presentato il proprio rapporto annuale sull’attività 2019.
L’Inps promuove il Reddito di Cittadinanza e il Salario Minimo Orario
In riferimento, al Reddito di Cittadinanza, il presidente dell’INPS scrive che « considerando che le risorse per l’erogazione dei RdC / PdC sono pari ad oltre i 7,2 miliardi di euro, si può concludere che il poverty gap potrebbe essersi enormemente ridotto, a patto che le risorse erogate attraverso il RdC vadano effettivamente a coloro che più ne hanno bisogno ».
« Mediamente vengono erogati 563 euro per il Reddito di Cittadinanza e 246 euro per la Pensione di Cittadinanza », precisa la relazione.
Lavoro nero ed evasione fiscale, però, causano, talvolta, che il RdC finisca nelle tasche di chi non ne avrebbe diritto. La « condivisione delle banche dati della Pubblica amministrazione » rappresenta un punto di forza in tal senso, che, tuttavia, risulta incapace a scoprire « i redditi ed i beni non dichiarati ».
L’INPS sottolinea come, in ogni caso, « il Reddito di Cittadinanza ha ridotto il “coefficiente di Gini” [ che misura le diseguaglianza, NdR ] di 0,7 punti percentuali. Si tratta della maggiore riduzione negli ultimi dieci anni ».
Un passaggio della relazione è riservato al Salario Minimo Orario. Dalle simulazioni, si rileva che il « 14,8% dei lavoratori è al di sotto della soglia di euro 9 [ lorde ]» [ in cui è incluso rateo 14^ mensilità, NdR ]. In riferimento ai lavoratori domestici, però, l’incidenza passa all’81%.
L’INPS vaglia positivamente, comunque, l’eventuale istituzione del Salario Minimo Orario. « Dalla letteratura emerge che gli effetti di riduzione occupazionale sono generalmente nulli o contenuti », scrive. Quindi aggiunge che « si determina un aumento dei redditi disponibili e del gettito fiscale/contributivo che potrebbero anche avere un effetto espansivo in uno scenario macro-economico stimolando la domanda ».
INPS : Serve imporre la pensione integrativa a carico dei lavoratori
La relazione, infine, tratta il tema delle pensioni.
In merito alla cosiddetta quota 100, ha precisato che nel 2019 sono state 150.253 le domande di pensionamento accolte, insieme a quelle di opzione donna, rappresentano il 40% delle pensioni di vecchiaia/anticipate maturate nell’anno.
Tridico, in proposito, ha difeso la legge Fornero che ovviava al precedente sistema « iniquo e poco sostenibile ». L’INPS ha però evidenziato delle criticità presente nel sistema generale : il rischio è di non poter mai accedere alla pensione causa « mancato raggiungimento del cosiddetto importo soglia » ( importo della pensione maturata a 67 anni di importo inferiore al minimo ).
Per tale motico, l’INPS insiste finché il « legislatore supplisca al sistema contributivo per chi ha bassi salari tramite la previdenza complementare » [ privata, ed a carico del lavoratore, NdR ].
INPS : Ferlità delle donne è bassa, solo 1,4 figli per donna
Infine, il rapporto annuale dell’INPS tratta il tema delle politiche a sostegno della famiglia.
Qui si evidenzia che l’attuale tasso di fertilità delle donne è piuttosto basso : 1,4 figli per donna.
L’INPS ammette che « che le decisioni di maternità delle lavoratrici italiane siano fortemente legale al tipo di contratto lavorativo che è stato loro offerto » [ senza precisarlo, è tuttavia un chiaro attacco al lavoro precario ovvero a tempo determinato, NdR]. Inoltre, anche dopo la gravidanza, la donna ne ricaverebbe una riduzione dello stipendio ( part-time, mancato sviluppo carriera, etc ).
L’Istituto evidenzia, infine, una netta più bassa occupazione delle donne rispetto agli uomini. La soluzione della problematica natalità ( se è una problematica ) è nella stessa deduzione dell’INPS : occorre rafforzare gli Istituti ( Reddito di Cittadinanza, ad es.) che garantiscono serenità al lavoratore precario, slegandolo quindi dall’ISEE e dalle proprietà ma legandolo solo al semplice stato di disoccupazione.
APPROFONDIMENTO >>> Relazione Presidente Inps 29 ottobre 2020
Commenti più recenti