Lo dicono le statistiche: Conte ha sbagliato a gestire il Covid
Lockdown, spostamenti solo per motivi giustificati con apposita autocertificazione lasciapassare, check-point delle forze dell’ordine e militari per verificare i lasciapassare, coprifuoco notturno.
Siamo in guerra, ha sempre ripetuto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte mentre imponeva misure sempre più liberticide, che ricordano più la seconda guerra mondiale che, piuttosto, misure sanitarie per arrestare la diffusione del coronavirus Covid-19.
E poi ancora : quarantena per chi arriva da alcuni paesi esteri, mascherine facciali anche all’aperto, zone rosse ed arancioni, scuole e biblioteche chiuse, test PCR, sierologici e rapidi, e, infine, l’app Immuni.
Queste – DPCM dopo DPCM – sono state le azioni di risposta del governo PD-M5S guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a partire dallo scorso mese di marzo.
Azioni cui la Blavatnik School of Government di Oxfort ha assegnato un “indice di severità” pari a 79,6 ( la scala massima arriva a 94 ), in linea con le peggiori “democrazie” mondiali [1].
I numeri condannano Conte: tra i peggiori tre al mondo per decessi
E questo è il risultato: terzo peggior paese al mondo per numero di decessi in rapporto agli abitanti [2].
Dopo i 1.548 del Belgio, e i 1.108 del Perù, infatti, l’Italia, con 1.059 decessi con Covid-19 per milione di abitanti è sul podio di questa lugubre classifica. Dietro di loro stanno la Spagna con 1.019, e quindi Bosnia e Nord Macedonia, rispettivamente, a 1.006 e 1.005.
Paesi avanti per numero assoluto di decessi (USA, Brasile, India, e Messico), tenuto conto del rapporto per abitante, mostrano una situazione meno drammatica di quella diffusa dai media italiani. Hanno, rispettivamente, “solo” 886, 849, 104 e 877 decessi con Covid-19 per milione d’abitanti.
Il dato della reietta e bistrattata Svezia – unico paese europeo a non aver vietato, nella lotta al Covid-19, l’esercizio dei Diritti Umani – si ferma 744 decessi per milione d’abitanti.
Per comprendere la gravità del numero italiano è possibile rivolgere lo sguardo all’Africa. In questo continente, il paese con maggior numero di decessi risulta essere il Sudafrica (390 morti per milione di abitanti). Altri paesi mediterranei, quale l’Algeria (59 decessi per milione), lamentano situazioni meno preoccupanti.
Diciamolo chiaramente : i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) sono impietosi con la gestione dell’Italia dell’epidemia:
- bocciano il primo ministro Giuseppe Conte,
- bocciano il ministro della sanità Roberto Speranza,
- bocciano la gestione emergenziale della protezione civile.
Continua a non funzionare la gestione del Covid di Conte e del PD
L’Italia è bocciata non solo nella gestione “storica” del coronavirus Covid-19, ma, soprattutto, in quella attuale : il report dell’Organizzazione della Sanità mette l’Italia al quinto posto assoluto nel mondo come decessi nelle ultimi 24 ore : 674 morti [3].
Evidentemente il governo Conte – ed i partiti che lo sostengono, dal PD ad Italia Viva, dal M5S a Liberi & Uguali – ha sbagliato, le sue misure non han funzionato. Si è concentrata nel sopprimere o limitare pesantemente i Diritti Umani degli individui, e non nell’assicurare la sicurezza dentro i retrobottega delle attività imprenditoriali o nel potenziare i servizi sanitari, sia territoriali che ospedalieri.
Forse servivano meno “ristori” alle attività commerciali e più “investimenti” nella sanità. In un paese democratico, dove la stampa è libera, questa avrebbe rinfacciato i pessimi risultati di governo dell’epidemia. In Italia, invece, le colpe sono dei cittadini che si permettono di legittimamente uscire di casa.
Se i cittadini hanno una colpa, è quella di stare ancora zitti difronte ai Diritti Umani calpestati dal regime PD-M5S.
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Fonti e Note:
[1] Blavatnik School of Government di Oxfort, “Relationship between number of COVID-19 cases and government response”
Più severi dell’Italia, la Malesya, il Bangladesh, l’Azerbaijzan – tutte con 80 punti -, la Libia (83), l’Honduras (87) ed il Venezuela (88 punti). Tutti paesi, questi ultimi, dove credo sia noto il livello di “democrazia”. Per nostra fortuna, dal 15 dicembre, a questo gruppo di paesi si è aggiunta la Germania (82,4 punti), per permetterci di “salvare la faccia”.
Secondo l’indice “Oxford COVID-19 Government Response Tracker (OxCGRT)”, invece, il Perù si colloca a 67,59, il Belgio a 60,19 e – a sorpresa – la Svezia a 71,3 punti di “severità” delle azioni repressive delle libertà.
[2] WHO, 15 dicembre 2020, “Weekly epidemiological update”.
[3] WHO, 19 dicembre 2020, “WHO Coronavirus Disease (COVID-19) Dashboard”
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