Covid-19, Vienna: in 15.000 per dimissioni governo
Sfidando i divieti di riunione imposti dal governo austriaco, al motto “Democrazia, diritti fondamentali e libertà“, sabato circa 15.000 persone [1] hanno sfilato nel centro di Vienna per protestare contro le restrizioni imposte dal governo austriaco per arginare l’epidemia di Covid-19.
Benché formalmente vietate, « le manifestazioni contro le restrizioni e il loro impatto economico sono aumentate negli ultimi mesi nel paese », ha fatto notare il giornale Courrier International [2] riportando la notizia.
« I manifestanti protestano contro misure ancora in vigore come la chiusura di ristoranti e caffè e i test obbligatori per gli alunni fisicamente presenti nelle loro scuole », ha spiegato ancora il periodico francese.
Tra i tanti cittadini, erano presenti moti membri dell’estrema destra.
Vienna, l’FPÖ in piazza per chiedere il rispetto delle libertà fondamentali
« Qui si può davvero parlare solo di dispotismo totalitario ». Così aveva commentato [3], venerdì scorso, proprio il portavoce del partito FPÖ alla notizia dell’ennesimo divieto di manifestare imposto dalle autorità austriache.
Il portavoce aveva poi incalzato: « privare migliaia di cittadini che vogliono esprimere le loro preoccupazioni, paure e anche proposte di soluzioni, del loro diritto democratico fondamentale di libertà di espressione e di riunione è indegno della Repubblica d’Austria ».
Infine ha accusato il cancelliere Sebastian Kurz di sentirsi un « sovrano assolutista » tanto da sospendere « le libertà fondamentali e della Costituzione federale austriaca ».
Vienna, Kickl (FPÖ): il cancelliere Kurz si dimetta e vada a casa!
Non è parso quindi strano che poi, durante un discorso pronunciato al parco del Prater nel corso della manifestazione, per come riporta il giornale austriaco Die Press [4], Herbert Kickl, leader del partito FPÖ, abbia accusato il governo essere affetto da mania di potere, di dividere il Paese, e chiesto le dimissioni dello stesso cancelliere di centro-destra Sebastian Kurz [“Kurz muss Weg”]. Accuse sono state rivolte verso i media austriaci, accusati in particolare di fare propaganda e non informazione.
« Kurz sta agendo con “numeri casuali” e giochi di prestigio, a cui attribuisce misure sproporzionate, distruggendo arbitrariamente la coesione sociale, l’economia, il mercato del lavoro e il futuro dei nostri figli », ha dichiarato Kickl [5].
Quindi ha avvertito: « il governo vuole darsi carta bianca per poter rinchiudere tutta l’Austria in qualsiasi momento come meglio crede » e parlato di cittadini « ostaggi » di Kurz e si è detto preoccupato per « la repressione statale » contro le « libertà fondamentali » dei cittadini.
Presenti alla manifestazione anche quelli che ancora il giornale Die Press chiama “teorici della cospirazione”.
La polizia, presente in forze con circa 1.500 operatori, ha effettuato alcuni non precisati arresti per la violazione delle norme sul porto obbligatorio della mascherina e sul divieto di assembramenti. Altri manifestanti sono stati invece solo identificati.
Benché l’ambiente era chiaramente teso, la manifestazione si è svolta in maniera pacifica e non si ha notizia di alcun grave incidente salvo qualche isolato scontro con alcuni giovani di sinistra che, in circa 200, si erano indirizzati contro i manifestanti.
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Fonti e Note:
[1] Il dato dei partecipanti è fornito dal Kronen Zeitung, nell’articolo “Festnahmen und Anzeigen bei Corona-Demos in Wien” del 6 marzo 2021.
[2] Courrier International, 6 marzo 2021, “Autriche: des milliers de manifestants à Vienne contre les restrictions”.
[3] FPO, 5 marzo 2021, “Demo-Verbote: Totalitäre Willkür!”.
[4] Die Presse, 6 marzo 2021, “Anti-Corona-Demo: Aggressive Stimmung, rechtsextreme Mitmarschierer”.
[5] FPO, 7 marzo 2021, “FPÖ – Kickl: Kurz ist auf einem Zerstörungstrip”.
Credits: Photo by sito web FPO.
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