Gli esperti: 2040, meno cibo e crollo della popolazione
La tivù francofona belga RTBF ha riportato alla luce, ieri, uno studio del 1972 che prevede orizzonti apocalittiche per l’umanità con l’avvicinarsi dell’anno 2040.
« Incendi devastanti, pandemie dilaganti di coronavirus, inondazioni massicce e altre perturbazioni climatiche legate al riscaldamento globale sono tutti flagelli che la maggior parte di noi non avrebbe mai immaginato di dover affrontare solo pochi anni fa. Eppure, nel 1972, un piccolo gruppo di ricercatori americani ha anticipato questo scenario catastrofico », spiega RTBF.
L’emittente poi precisa che l’opportunità di studiare con modelli matematici « l’evoluzione del mondo » fu decisa mezzo secolo fa dal “Club di Roma” – un’associazione di scienziati, economisti, uomini d’affari internazionali – al fine di « comprendere le sfide globali che l’umanità deve affrontare e di proporre soluzioni attraverso l’analisi scientifica, la comunicazione e la difesa ».
Nel loro libro “I limiti della crescita” [2], gli scienziati ( Meadows, Meadows, Randers et Behrens ) sostenevano che se l’umanità avesse continuato a crescere economicamente senza tener conto dei costi ambientali, sarebbe andata dritta contro il muro.
I quattro scenari previsti dai modelli sui limiti della crescita
Al termine della ricerca, erano pubblicati quattro possibili futuri scenari, recentemente aggiornati cogli ultimi dati disponibili.
Gli scenari « divergono significativamente dopo il 2020 ».
Tutti gli scenari sono certi che il già inarrestabile calo delle risorse ( minerarie, energetiche, idriche ) accelererà propria all’incirca nel 2020.
Due scenari ipotizzano una grave contrazione della produzione agricola e disponibilità di cibo.
Tre scenari ipotizzano un calo dell’inquinamento a partire dal 2040 – 2050.
In tutti gli scenari, nel 2040 la popolazione non cresce o diminuisce
Ma, soprattutto, gli scenari BAU e BAU2, prevedono un significativo calo della popolazione, mentre comunque i modelli CT e SW calcolano che la popolazione globale non cresca più, resti stabile.
« Lo scenario del “business as usual” (BAU), quello per cui nulla cambierà nei comportamenti, prevede in effetti un arresto dei livelli di benessere mondiale verso il 2020 e un crollo verso il 2040 ».
–
Fonti e Note:
Credits: Photo by Viki Mohamad on Unsplash
[1] RTBF, 30 luglio 2021, “En 1972, un modèle du MIT a prédit l’effondrement de notre civilisation pour 2040, et jusqu’ici il ne s’est (presque) pas trompé”.
[2] “I limiti della crescita” ( Meadows, Meadows, Randers et Behrens ) , PDF EN.
Commenti più recenti