In tutt’Italia, altro sabato di proteste contro il green pass
Per il secondo sabato consecutivo decine di migliaia di italiani hanno marciato in tutt’Italia per protestare contro il regime guidato dall’ex banchiere Mario Draghi.
Nonostante la censura dei media filo governativi, trattandosi di decine di manifestazioni nell’intero Paese, parte della stampa non ha potuto evitare di non darne conto.
Avvenire tuttavia, ad esempio, non dedica neanche una riga alle proteste, né a quelle italiane né a quelle francesi.
Open [1], il giornale fondato dal direttore de La 7, Mentana, riferisce che « “No al nazi-pass”, “Giù le mani dai bambini”, “Green pass = ricatto morale”, “No alla dittatura sanitaria”, “No al TSO sperimentale”, sono i cartelli visti nelle piazze. Tanti gli omaggi al dottor De Donno ».
Ottanta manifestazioni no green pass, da Milano, a Roma, a Marsala
« Da nord a sud Italia centinaia di dimostranti hanno sfilato in cortei non autorizzati, protestato contro le forze dell’ordine, insultato il governo Draghi, i virologi, la scienza e i giornalisti ».
Racconta però Open che, a Milano, i manifestanti, inizialmente qualche centinaio, sono giunti ad essere un migliaio. Stesso numero all’incirca a Torino, mentre appena 400 persone erano a Firenze e qualche centinaio a Napoli (300-500).
Repubblica [2], invece, ammette che a Milano « con il passare dei minuti è cresciuta a vista d’occhio l’adesione al corteo del popolo milanese dei “No Green pass” che è arrivata a sfiorare le 10 mila unità ».
In 500 sono invece scesi in strada a Roma, secondo Il Fatto Quotidiano. Il quotidiano di Travaglio e Gomez racconta che a Genova è stato contestato pure il presidente della repubblica Sergio Mattarella. Inoltre, « pesante contestazione all’indirizzo dei giornalisti presenti ai quali sono state lanciate delle monetine. I cronisti hanno ricevuto minacce e insulti da una frangia del corteo. “Pennivendoli, andate a vendervi. Fate un mestiere onesto” » [3].
Un migliaio di manifestanti a Padova – « dimostranti di tutte le fasce d’età, in particolare giovani famiglie con bambini » – e circa 400 a Vicenza, per Il Gazzettino [4].
Centinaia erano anche a Bologna contro il green pass. In 200 a Ferrara. Un centinaio di « membri del Comitato Liberi Pensatori » ha contestato il Capo del governo Mario Draghi a Monza. Centinaia di persone han protestato a Varese, pur sotto la pioggia. Un centinaio a Catanzaro.
A Livorno, dove la polizia ha identificato 53 persone trattandosi di manifestazione non autorizzata, « erano 300 circa i partecipanti all’iniziativa, anche con bambini al seguito » [5].
Quanto sopra per dare qualche numero, ma le piazze no green pass erano oggi 80, fino giù a … Marsala.
Lo Stato perseguiterà penalmente i cittadini che manifestano contro lo Stato
Anche Open conferma la mano dura del governo contro i manifestanti: a Firenze, ad esempio, « la Digos ha già identificato una trentina di partecipanti per denunciarli per manifestazione non preavvisata » [1].
Ci sembra assurdo che, in democrazia, il governo provi ad intimorire semplici cittadini che, senza bandiere di partito, scendono in piazza in pieno spontaneismo.
Sarebbe ora di abrogare gli articoli 18, 20 e 21 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza.
Essendo stato approvato con Regio Decreto legge n. 773 del 18 giugno 1931 mostra chiaramente tutte le proprie radici anti-democratiche e, anzi, proprio fasciste.
Ma sarebbe come chiedere al lupo salva la vita della pecora.
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Fonti e Note:
Credits: le foto di quest’articolo sono state pubblicate su Twitter e le si ritiene di “Pubblico Dominio“. La foto di copertina è relativa alla manifestazione di Napoli.
[1] Open, 31 luglio 2021, “Da Milano a Roma, proteste contro il Green pass in molte città italiane: cortei e slogan contro il governo, i virologi e i giornalisti”.
[2] Repubblica, 31 luglio 2021, “Green pass, corteo no vax non autorizzato: sfilano in migliaia”.
[3] Il Fatto Quotidiano, 31 luglio 2021, “No Green Pass, da Roma a Genova fino alle migliaia di persone di Milano: in piazza i manifestanti contro il lasciapassare vaccinale”.
[4] Il Gazzettino, 31 luglio 2021, “No green pass, un migliaio in corteo, tante famiglie a Padova. In 400 a Vicenza”.
[5] Alto Adige, 31 luglio 2021, “’No Green pass’ in piazza a Livorno, 53 identificati”.
[6] Testo Unico Pubblica Sicurezza (Regio Decreto legge n. 773 del 18 giugno 1931) :
- « I promotori di una riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico devono darne avviso, almeno tre giorni prima, al Questore. […] I contravventori sono puniti con l’arresto fino a sei mesi e con l’ammenda da lire 200.000 a 800.000 (1). Con le stesse pene sono puniti coloro che nelle riunioni predette prendono la parola » (art. 18);
- In caso di « grida sediziose o lesive del prestigio dell’autorità […] e gli assembramenti possono essere disciolti » ( art. 20 );
- « E’ sempre considerata manifestazione sediziosa l’esposizione di [simboli] … di vilipendio verso lo Stato, il governo o le autorità » ( art. 21 ).
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