Il vaccino Covid dopo 6 mesi non protegge da morte
Un nuovo studio svedese pubblicato in preprint sulla rivista medica inglese The Lancet confermerebbe la necessità della « somministrazione di una terza dose di richiamo » dei cosiddetti vaccini anti Covid.
Il lavoro è stato condotto, in maniera retrospettiva, su oltre un milione e seicentomila persone, per metà vaccinate con doppia dose ( Pfizer, Moderna o AstraZeneca ) e per metà non vaccinati.
Di queste persone sono stati analizzati « i casi di infezione sintomatica e grave Covid-19 ( ospedalizzazione o mortalità di 30 giorni dopo l’infezione confermata ) raccolti dal 12 gennaio al 4 ottobre 2021 ».
Il “vaccino” Pfizer protegge infezione 7 mesi, l’AstraZeneca solo 4
I ricercatori Peter e Anne Nordström e Marcel Ballin dell’università di Umea hanno rilevato che:
- « l’efficacia del vaccino BNT162b2 [ il “Cominarty” della Pfizer, NdR ] contro l’infezione è diminuita progressivamente dal 92% al giorno 15-30 al 47% al giorno 121-180, e dal giorno 211 (7 mesi) in poi non è stata rilevata alcuna efficacia »;
- « l’efficacia è diminuita leggermente più lentamente per mRNA-1273 [ lo “Spikevax” di Moderna, NdR ], essendo stimata al 59% dal giorno 181 in poi »;
- « al contrario, l’efficacia del ChAdOx1 nCoV-19 [ il “Vaxzevria” di Astraneca, NdR ] era generalmente più bassa e scemava più velocemente, con nessuna efficacia rilevata dal giorno 121 (4 mesi) in poi ».
I ricercatori dell’università svedese di Umea hanno pure verificato gli effetti della cosiddetta vaccinazione “eterologa”. « L’efficacia del ChAdOx1 nCoV-19 / mRNA eterologo veniva mantenuta dal giorno 121 in poi (66%) », scrivono.
Tuttavia, per tutti i vaccini, in maniera inspiegabile, la ricerca ha rilevato che « l’efficacia del vaccino era più bassa e diminuiva più velocemente tra gli uomini e gli individui più anziani ».
In buona sostanza, il “vaccino” immunizzerebbe, e solo per un breve periodo, le donne giovani e sane!
Dopo 6 mesi, è possibile che i vaccinati contraggano il Covid in forma grave o mortale
Per quanto riguarda, infine, « l’efficacia contro la malattia grave sembra rimanere alta fino a 9 mesi, anche se non per gli uomini, gli individui più anziani e fragili, e gli individui con comorbidità ». In particolare, la ricerca avrebbe calcolato un’efficacia media del solo 42% contro il rischio di infezione grave dal 181° ( 6 mesi ) successivo al completamento della vaccinazione.
I dati raccolti, oltre che ha suggerire – per chi vuole, ovviamente – la necessità di una terza dose, cancellano ogni residuo dubbio sulla assenza di validità “scientifica” dell’estensione del green pass a oltre 4 – 6 mesi per i vaccinati.
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Fonti e Note:
[1] The Lancet, 25 ottobre 2021, Nordström, Peter and Ballin, Marcel and Nordström, Anna, “Effectiveness of Covid-19 Vaccination Against Risk of Symptomatic Infection, Hospitalization, and Death Up to 9 Months: A Swedish Total-Population Cohort Study”.
una volta si diceva che i vaccini proteggevano contro una specifica malattia, erano sperimentate, provati prima di uscire nel mercato al meno durante 4 anni, I vaccini anticovid, non proteggono contra la malattia, dicono che solo la attenuano n una percentuale assai bassa, sono inefficaci e improvvisati, non sicuri,, non si sa cosa possano provocare al futuro. Sono tanto inefficaci che dopo la profusa vaccinazione ormai in Europa intorno al 80% della popolazione è vaccinata, ma secondo i dati delle autorità sanitarie che i contagi salgono, Di casa servono allora i vaccini? forse io sono ignorante e non lo capisco