Tomic, Consiglio d’Europa: coi no-vax si viola il Codice di Norimberga
« È così triste che il virus ci divide in persone vax e antivax, anche amici e famiglie stanno cadendo a pezzi. Queste non sono teorie di cospirazione, questi sono fatti ».
A dichiararlo, giovedì scorso 27 gennaio nella plenaria del Consiglio d’Europa, Violeta Tomic deputata di Lubiana ( Slovenia ) del gruppo politico EPP/CD ( sinistra ) e, soprattutto, membro del “Comitato per l’Eguaglianza e la Non-Discriminazione”.
Il suo discorso rappresenta uno schiaffo esemplare rispetto a quanto dichiarato sinora da altri rappresentanti della politica più noti e potenti e della stampa asservita al potere.
« Il diritto comune europeo non permette la discriminazione sulla base di circostanze personali, in particolare il Codice di Norimberga, la Dichiarazione di Helsinki, e la Convenzione di Oviedo non permettono la sperimentazione umana, o interventi medici forzati. Anche la Dichiarazione di Ginevra dell’Associazione Medica Mondiale proibisce categoricamente l’uso della conoscenza medica per violare i diritti umani e le libertà ».
Violeta Tomic: Piuttosto che di vaccinazione obbligatoria, discutiamo di trattamento precoce della malattia da Sars-Cov-2
Violeta Tomic prosegue: « invece di forzare la vaccinazione obbligatoria, che spaventa la gente, dovremmo discutere e considerare il trattamento precoce di questa malattia ».
« Costringere la gente a vaccinarsi, e ancora di più la possibile introduzione ufficiale della vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19 – sottolinea – , sono in chiara e grave contraddizione con il diritto internazionale, l’ordine costituzionale dei molti stati membri, l’etica e la deontologia medica, la morale generale e il bene comune della gente ».
L’orazione di Violeta Tomic boccia senz’appello questi “vaccini”: « l’esperienza di un anno di vaccinazione contro il Covid-19 dimostra che i vaccini non sono sicuri e che la loro efficacia è limitata. Mentre attenuano la virulenza della malattia negli individui in certi casi, non proteggono la comunità, poiché non impediscono l’infezione o la trasmissione ».
E ancora: « questi vaccini sono ancora solo sperimentali da un punto di vista medico e legale e hanno ricevuto solo un’autorizzazione temporanea di commercializzazione nell’Unione Europea. Le persone che si vaccinano hanno ancora lo status di “volontari”. In questo modo, le autorità e i produttori di vaccini cercano di evitare la responsabilità legale per gli effetti nocivi della vaccinazione ».
Fatte queste premesse, per Violeta Tomic la bocciatura della vaccinazione obbligatoria anti Covid è naturale: « le vaccinazioni possono essere legalmente definite obbligatorie solo se i vaccini sono stati sviluppati in conformità con la legge applicabile, le procedure e le condizioni scientifiche stabilite, e i requisiti di etica medica e deontologia. Non è possibile dimostrare che i vaccini Covid-19 soddisfino tutte queste (pre)condizioni scientifiche e legali ».
Ma la deputata della sinistra respinge la narrazione sulla pericolosità della pandemia: « il Covid-19 non è dimostrabilmente e indiscutibilmente una malattia trasmissibile particolarmente pericolosa. A livello globale, il tasso di mortalità da Covid-19 è dello 0,15%, tre volte inferiore per la popolazione sotto i 70 anni e significativamente inferiore per la popolazione sotto i 45 anni ».
Attorno alle sue idee, però, l’Assemblea ha raccolto solo 13 voti; la maggioranza, in 85, han votato una Risoluzione, la n. 2424, che è di tutt’altro avviso.
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Fonte e Note:
[1] Consiglio d’Europa, intervento Violeta Tomic del 27 gennaio 2022 nel “Debate under urgent procedure: Beating Covid-19 with public health measures”.
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