CUB, sciopero generale: in cento contro il green pass
Neanche una pioggia a tratti torrenziale ha scoraggiato il centinaio di persone recatesi in piazza Martiri d’Ungheria, a Trapani, per partecipare alla manifestazione cittadina a difesa delle libertà costituzionali così violentemente limitate dai governi Conte e Draghi.
Davanti al cippo eretto dall’ANPI, l’associazione erede dei partigiani anti-fascisti, si sono alternati, nei propri interventi, rappresentanti dei sindacati autonomi ( CUB e SGB ), della politica anti-fascista ed anti-capitalista ( Rifondazione Comunista ), e docenti.
« Un luogo, quello di piazza Martiri d’Ungheria, scelto appositamente – ha spiegato il rappresentante del sindacato della scuola Natale Salvo – perché simbolo di quella libertà che fu conquistata dai partigiani con la resistenza contro un regime e oggi è sotto attacco, e perché il luogo più visibile in città: chi lotta per il rispetto dei diritti previsti dalla Costituzione, ovvero da quel “contratto sociale” che lega cittadini e stato non deve nascondersi nei social, deve venire fuori allo scoperto ».
Nonostante pioggia, in 100 hanno risposto alla chiamata dei sindacati autonomi CUB e SGB
Davanti ad un nutrito gruppo di docenti e collaboratori scolastici, e ad una delegazione di medici e infermieri sospesi dal lavoro dall’Ospedale San Antonio Abate di Trapani, Salvo ha ricordato che la vaccinazione anti Covid non è obbligatoria, che il diritto alla scelta di cura è previsto dalla legge sul “consenso libero e informato” non va discriminato e i cittadini non possono essere né ricattati al motto “disoccupazione o vaccino” né torturati spingendo il tampone sul nel naso fino al cervello come ha dichiarato il ministro Brunetta.
Il bersaglio della manifestazione è stato chiaramente il governo Draghi, sostenuto dal Partito Democratico e dalla Lega Nord, e le lobby finanziarie e industriali che lo manovrano. A dichiararlo chiaramente Davide Licari, rappresentante del circolo di Rifondazione nel proprio intervento: « La gestione della pandemia ha accentuato le conseguenze di trent’anni di attacco al lavoro e ai ceti popolari fatto di riduzione dei salari, aumento della precarietà tagli alla sanità, alla scuola, ai servizi e a tutte le protezioni sociali ».
Di precarietà ha parlato anche Giovanni Oliva, rappresentante sindacale dell’SGB, raccontando il successo delle lotte per l’internalizzazione nelle scuole del personale di pulizia che prima lavorava in appalto, e la nuova lotta che vede il sindacato contro il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida (PD), che, in nome di presunte esigenze di bilancio, si è messo di traverso rispetto ad altri lavoratori precari della scuola.
Dopo l’intervento del docente universitario Gandolfo Dominici e della docente trapanese Valeria presente sabato alla manifestazione di piazza del Popolo a Roma che ha condiviso la grande e pacifica presenza di cittadini – almeno in 80.000 – la manifestazione s’è conclusa più volte ripetendo la parola d’ordine “Resistenza”.
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