Facebook istiga all’odio e alla violenza contro i russi
Meta ( Facebook e Instagram ), « la società di social media, sta permettendo alcuni post che invocano la morte del presidente russo Vladimir Putin o del presidente bielorusso Alexander Lukashenko ».
Lo si apprende tramite una agenzia della Reuters [1].
« Abbiamo temporaneamente permesso forme di espressione politica che normalmente violerebbero le nostre regole, come discorsi violenti come “morte agli invasori russi”. Gli appelli alla morte dei leader saranno consentite … », si leggerebbe in alcune mail interne di Meta cui ha avuto accesso Reuters.
Insomma, « le regole della società sulla violenza e l’incitamento all’odio » varrebbero a tutela di alcuni ma non di altri, a seconda delle scelte politiche dell’azienda statunitense, spiega Reuters.
La risposta della Russia a Meta ( Facebook )
« I proprietari di queste piattaforme non hanno il diritto di determinare i criteri di verità e mettere le nazioni una contro l’altra », ha commentato l’Ambasciata russa negli Stati Uniti.
Anton Gorelkin, vice capo della commissione per la politica dell’informazione della Duma ( il parlamento russo ), ha dichiarato all’agenzia di stampa TASS che l’azione messa in atto da Facebook « è qualificata dalla legislazione della Federazione Russa come estremismo ».
Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, – riporta ancora la TASS – ha invece affermato di « preparare una denuncia all’ufficio del procuratore generale e al comitato investigativo della Russia e adottare misure di risposta immediata dell’accusa contro Meta per incitamento all’odio contro i cittadini della Federazione Russa ».
Le stesse piattaforme social, incluso Twitter e Telegram, hanno da alcuni giorni censurato all’interno dell’Unione Europea alcuni giornali, quali RT e Sputnik, perché diffondevano il punto di vista ufficiale russo.
Siamo al Pensiero Unico: Facebook decide cosa dobbiamo leggere
Non sia mai! Gli utenti di tivù e giornali devono ascoltare il Pensiero Unico ucraino, col presidente Zelens’kyj che imperversa ad ogni ora su ogni canale.
Tutto ciò rientra nella “caccia alle streghe” europea, e quindi NATO, contro le presunte “ingerenze straniere”.
« Le e-mail hanno anche mostrato che Meta avrebbe permesso l’elogio del battaglione nazista ucraino Azov », aggiunge l’Agenzia.
La condotta di Meta ( Facebook e Instagram, cioè ) è significativa della manipolazione da sempre attuata nei confronti degli utenti. Oggi contro la Russia, ieri per cancellare i post no vax, domani per condizionare la democrazia sostenendo una parte politica nelle elezioni che siano esse locali o nazionali.
I cittadini dovrebbero abbandonare questa “socialità” mediata e manipolata e tornare a quella originale, “di presenza”. Perdere meno tempo davanti allo smartphone e andare a trovare gli amici più spesso a casa.
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Fonti e Note:
[1] Reuters, 11 marzo 2022, “Facebook allows Ukraine war posts urging violence against invading Russians, Putin”.
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