Cub Scuola: docenti no vax avevano ragione
« Le ultime recenti ordinanze dei Tribunali di Palermo, Catania, Brescia mostrano formalmente quel che già sapevamo: era probabilmente incostituzionale il Decreto del governo che, da un lato, imponeva l’obbligo vaccinale per il personale scolastico e, dall’altro, comminava la sanzione della sospensione del lavoro per i renitenti, ai docenti no vax », dichiara il sindacato CUB Scuola, Università e Ricerca in un comunicato stampa.
« Il Decreto Legge n. 24 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 marzo, quindi, giunge in ritardo a riparare, in parte, il danno in precedenza fatto dallo stesso governo. Il personale sospeso, ridottosi ad una aliquota di 3.812 docenti in tutta Italia, può rientrare al lavoro e tornare a percepire lo stipendio », prosegue il sindacato autonomo.
CUB: Ai docenti no vax ora le scuse e gli stipendi arretrati!
Per Natale Salvo, segretario del CUB Scuola, Università e Ricerca di Trapani, tuttavia restano insolute due questioni:
- « occorre sanare il danno economico subito dagli docenti no vax, dal personale scolastico in generale, restituendo loro le retribuzioni di febbraio e marzo ,
- e, ancor di più, occorre restituire l’immagine che merita al personale scolastico non vaccinatosi: non erano questi degli irresponsabili come additati, ma soggetti che esercitavano una legittima scelta »!
Il sindacato CUB, pertanto, denuncia come irricevibili le dichiarazioni stampa di Antonello Giannelli, presidente dell’associazione nazionali presidi, che ha sostenuto che ai docenti non vaccinati che rientrano « gli si paga lo stipendio per non lavorare ».
Al preside Giannelli il CUB risponde: « il personale scolastico, sin dal giorno 25 marzo, data di entrata in vigore del Decreto n. 24, è a disposizione dei dirigenti scolastici per svolgere le previste “attività di supporto alla istituzione scolastica”. Sta alla sua capacità individuare i compiti da assegnare al personale ».
Commenti più recenti