Atene: chiuso il 6° Forum della Sinistra Europea
Il 21, 22 e 23 ottobre scorso si è svolto ad Atene il 6° Forum Europeo delle forze politiche della sinistra ed ecologiste.
La considerazione finale del Forum era scontata: « i popoli d’Europa stanno soffrendo un deterioramento riduzione della qualità della vita e peggioramento tutti i tipi di diritti sociali, civili e del lavoro … [che] è il terreno migliore per l’avanzata fascismo e coalizioni politiche sotto l’influenza dell’estrema destra ».
Il Forum non poteva non prendere atto della guerra tra Ucraina e Russia e delle sue conseguenze sulla popolazione dell’intero continente.
In proposito, come soluzione, la sinistra propone di « utilizzare mezzi diplomatici per porre fine alla guerra in Ucraina e garantire il rispetto del diritto internazionale e la sicurezza di tutti gli Stati della regione », ed in particolare l’indizione di « una conferenza internazionale sotto l’egida dell’ONU ».
Ma questa sinistra riunita ad Atene, che includeva anche Rifondazione Comunista, non è certamente anti-militarista. Lo dimostra la contemporanea richiesta di « un modello di sicurezza continentale condivisa ».
Altro tema caldo affrontato dal Forum è stato quello delle migrazioni. In proposito, il risultato collettivo del Forum ha individuato la soluzione del problema con una « gestione dei flussi di rifugiati e migranti [che] avvenga nel pieno rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, [e con] un’equa distribuzione dei migranti nell’UE con meccanismi di ricollocazione e che gli Stati membri alle frontiere del l’Ue non diventi i “guardiani” di una “fortezza Europa” ».
Sul piano internazionale, la Sinistra Europea :
- « chiede la riunificazione dell’Irlanda come stabilito nell’Accordo del Venerdì Santo,
- condanna il blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba da 60 anni,
- sostiene la lotta del popolo palestinese per porre fine all’occupazione e quella del popolo saharawi che rivendica il diritto all’autodeterminazione,
- respinge il divieto di attività politica imposto dalla Turchia al partito HDP [Partito Democratico del Popolo, NdR ]».
Il 6° Forum Europeo delle Forze di Sinistra, Verdi e Progressisti si è concluso stabilendo un piano d’azione 2022-23 che si incentri sul:
- « lottare per i diritti delle donne, sfidando il patriarcato come ideologia che sfrutta, punisce e reprime le donne;
- sostenere la lotta per il salario minimo e il reddito minimo;
- partecipare alle attività alternative che si svolgeranno in occasione della COP 27;
- sostenere le campagne a favore del disarmo nucleare, in particolare a favore della firma da parte del maggior numero possibile di Stati del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TIAN);
- fare dell’8 maggio (Giornata della vittoria sul nazismo) una giornata di protesta nei campi di concentramento nazisti dedicata alla lotta contro il fascismo e l’estrema destra ».
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Fonti e Note:
[1] Forum europeo, Dichiarazione finale [PDF, EN].
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