Monza, repressione: polizia sgombera spazio occupato
Alle 6 di mattina di martedì scorso camionette della questura, funzionari della digos e perfino un’autoscala dei pompieri si sono presentati a Monza davanti uno stabile abbandonato per procedere allo sgombero del compagno che occupava l’immobile per conto del collettivo della FOA Boccaccio [1].
Il ministero dell’interno ha dato la notizia in maniera più pomposa: « la polizia dello stato ha liberato un immobile occupato abusivamente il 21 settembre scorso da militanti del collettivo “FOA Boccaccio” », ha scritto su Twitter [2].
L’indomani quasi 150 persone nel centro di Monza, fuori dal palazzo del Comune, hanno svolto un’assemblea che « si è espressa sull’impronta repressiva di Giunta e Polizia » [3].
Monza, Foa Boccaccio: Meloni vuole colpire l’autorganizzazione
Si sono smontate pure « le ridicole “giustificazioni” della questura sull’urgenza dello sgombero di via Val d’Ossola per “motivi di sicurezza”». « Sappiamo che “l’ammaloramento” delle strutture è un pretesto di cui Polizia e Giunta Pilotto », hanno sostenuto.
Questo spazio era diventato « un luogo accogliente per dare forma ai propri progetti e a nuove forme di vivere insieme », spiega il collettivo FOA Boccaccio; che poi denuncia: « il governo Meloni, dal fantomatico decreto “anti-rave”, sta provando a colpire il mondo dell’autorganizzazione, con una ostilità particolare verso gli spazi occupati ».
Il collettivo, tuttavia, non si piega e « reclama a gran voce la necessità di occupare e vivere i pochi spazi di socialità libera rimasti in città ».
—
Fonte e Note:
[1] Boccaccio NoBlogs, 26 settembre 2023, “Nuovo sgombero della Foa Boccaccio, si torna in piazza!”.
[2] Twitter, profilo Viminale, 26 settembre 2023.
[3] Boccaccio NoBlogs, 29 settembre 2023, “A molto presto!”.
Commenti più recenti