Italia, sicurezza, l’ISTAT: solo 322 omicidi nel 2022

In Italia, politica e informazione, per motivi strumentali, agitano il tema sicurezza. Insinuare nei cittadini la paura è il miglior modo per manipolarli e far accettare loro provvedimenti sempre più restrittivi delle libertà e delle garanzie individuali, o … per vendere più copie di giornale.

Ma l’Italia è veramente un Paese pericoloso?

La risposta la fornisce l’ISTAT ed è negativa: No, l’Italia, è uno dei posti più sicuri – almeno per la propria vita – dove vivere.

Nel nostro Paese, infatti, il tasso di omicidi ogni 100 mila abitanti è, dati 2022 alla mano, dello 0,51% ( valore medio UE 0,83% ). Gli estremi della forbice sono rappresentati, da un lato, da Malta (0,39%) e dall’altro dalla Lettonia, caratterizzata dalla situazione più critica (5,18 omicidi per 100 mila abitanti), seguita a grande distanza da Lituania e Finlandia (2,50 e 1,70 rispettivamente) [1].

In numeri reali, in l’Italia, 2022 si sono verificati 322 omicidi: 126 donne e 196 uomini. Si tratta di un dato in lieve aumento rispetto al recente passato (315 nel 2019, 286 nel 2020 – anno lockdown -, 303 nel 2021). Le vittime straniere costituiscono il 22,4% delle vittime.

L’omicidio è un atto prevalentemente maschile: « l’autore è quasi sempre un uomo, cui sono attribuiti il 93,7% degli omicidi », rivela l’ISTAT. Quando ad uccidere sono le donne, tuttavia, queste non fanno discriminazioni: « le 18 donne autrici di omicidio hanno ucciso nove uomini e nove donne ». Interessante rilevare come in netta prevalenza (87,7%) gli omicidi avvengano all’interno dell’etnia: gli italiani uccidono gli italiani, gli stranieri uccidono gli stranieri.

L’omicidio è spesso un “impulso” non prevedibile

In merito alle motivazioni dell’estremo gesto criminale, l’ISTAT riporta che:

  • la voce “liti, futili motivi, rancori personali” è il primo movente per omicidio (45,3%);
  • seguono i “motivi economici” (inclusi gli omicidi a scopo di rapina), che costituiscono il 14% del totale;
  • viene attribuito a uno stato di “follia” dell’autore una parte non indifferente degli omicidi (11,2% in totale).

Il primo e il terzo posto sommano oltre il 56% degli eventi e rispecchiano il caso del gesto non premeditato ma scaturito da un “impulso”, da una rabbia, improvvisa. Si tratta di casi estremamente imprevedibili dove non funziona l’autocontrollo imposto dal timore di una pena.

L’anno precedente, nel 2021, nel triste podio delle spiegazioni dell’omicidio erano presenti anche i “motivi passionali” (11,6% degli omicidi) [2].

L’arma da fuoco quella più usata per uccidere in Italia

« Le armi da fuoco sono state, nel 2022, il mezzo più utilizzato per l’omicidio, impiegate nel 37% dei casi, seguite dal 32,6% delle armi da taglio », c’informa ancora l’ISTAT. Nei restanti casi si usano le “armi improprie” ( un oggetto contundente, percosse, soffocamento, etc ).

Indubbiamente la facile e diffusa circolazione di armi da fuoco ( per difesa personale, caccia, uso sportivo, per motivi di lavoro ) rappresenta lo strumento che agevola l’evento aggressivo e ne aggrava l’esito. « Gli omicidi di criminalità organizzata, 30, sono stati tutti commessi con armi da fuoco », in proposito aggiunge l’ISTAT.

Si è scritto prima che sono 126 su 322 le donne vittime di omicidio ( il 39% ). Tra queste 126, nel 2022 sono stati 106 i presunti omicidi di genere, i cosiddetti femminicidi, ovvero uccisioni di donna in quanto donna. In questi casi, è noto, il pericolo è rappresentato da chi ci sta vicino: « sono 61 le donne uccise nell’ambito della coppia, dal partner o ex partner; sono 43 le donne uccise da un altro parente », scrive l’ISTAT nel rapporto. La “famiglia” è un ambito comunque pericoloso, anche se in minor percentuale, comunque anche per l’uomo: nel 2021 furono 39 gli uomini uccisi da partner o da un familiare [2].

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Fonti e Note:

[1] ISTAT, 24 novembre 2023, Report “Le vittime di omicidio sono più numerose tra gli uomini giovani e le donne adulte o anziane”: scarica da qui il PDF ISTAT, 24 novembre 2023, Report “Omicidi 2022"

[1] ISTAT, 24 novembre 2022, Report “In famiglia quasi la metà degli omicidi, tra questi le vittime sono soprattutto donne”: : scarica da qui il PDF ISTAT, 24 novembre 2022, Report “Omicidi 2021"

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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