Argentina, il piano-elettroshock del presidente Milei
Javier Milei, il neo-eletto presidente dell’Argentina, non si è fatto attendere e ha immediatamente iniziato la sua “cura” economica per il Paese: « Mega-svalutazione, inflazione incontrollata, aumento della povertà, minacce di repressione e di estrattivismo ricaricato ».
Il quotidiano online Pressenza non è per nulla ottimista del futuro dell’Argentina e della “dottrina dello shock” che sembra voler applicare Javier Milei.
« In forma molto semplificata – spiega il giornalista Dario Aranda – , fa riferimento alla vecchia “terapia dell’elettroshock” che veniva effettuata sulle persone e a come queste scosse elettriche facessero perdere loro la capacità di reagire, paralizzandole ».
Più in dettaglio, « il sistema politico-economico egemone applica una scossa alla popolazione (può essere una dittatura, una guerra o il momento di un disastro naturale) e quindi attua un piano di politiche estreme, che altrimenti non possono essere accettate dalla popolazione. È fondamentale eseguire queste misure in modo molto rapido, il che non consente la reazione popolare ».
« Come se non bastasse, per completare il suo pacchetto di misure ha a disposizione lo strumento della violenza », aggiunge Dario Aranda. Strumento che, durante la compagna elettorale, ha provocato già la morte di un pacifico manifestante.
L’obiettivo, però, di tale “trattamento” è già chiaro: « rendere sempre più ricco un piccolo gruppo di aziende e società. E che il popolo diventi sempre più povero. Una concentrazione di ricchezza ancora maggiore », conclude l’edizione spagnola di Pressenza.
Nulla di nuovo, vien da commentare: questo è il miniarchismo, il libertalismo di destra che vuole lo stato presente con tribunali, forze armate e forze di polizia e la privatizzazione di tutto il resto. Tutto il contrario di ciò che promuoveva il filosofo sudamericano Silo.
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Fonti e Note:
Credits: foto da sito Casa Rosada Presidencia Argentina.
[1] Pressenza, 17 dicembre 2023, Dario Aranda, “Doctrina del shock, más pobreza y una casta que viene por todo”.
Ho letto bene che sta facendo. La svalutazione della moneta era inevitabile, il pagamento degli stipendi in altre valute ( non era proprio in natura ) abbastanza scontato, il taglio dei sussidi , pure. Senza essere ultra liberista , sono manovre fatte dai nostri governi tecnici con situazioni molto meno drammatiche.
Indubbiamente … la situzione non era delle migliori … ma che a pagare siano i poveracci … e che gli oligarchi invece si compreranno a prezzi da strenna le aziende pubbliche ( dove poi licenzieranno la qualunque … ) … non è che sia la ricetta “giusta”, credo. 🤮
La solita strategia usuale del neocolonialismo del ventunesimo secolo. Ci si impadronisce di una nazione prima sfruttando retorica e propaganda populista, arrivato al potere il candidato cambia obiettivo e impone le misure drastiche. Ma tutto a favore della strategia del neocolonizzatore di turno(in questo caso, e come al solito, Stati Uniti e anche Israele, viste le conclamate ammirazioni di Merei per queste 2 nazioni)