FAI: dalla mozione, l’invito alla lotta antimilitarista il 24 febbraio

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Con quattro “no” si conclude la mozione antimilitarista adottata dal Congresso della FAI – la Federazione Anarchica Italiana – svoltosi a Carrara lo scorso 10 febbraio: « No all’invio di armi per la guerra, No alle missioni militari all’estero, No alle spese militari, No alla militarizzazione delle scuole e delle città ».

La mozione sostiene la giornata di lotta antimilitarista che è stata programma, in tutt’Italia, per il prossimo sabato 24 febbraio.

Il documento adottato come « guerre e conflitti insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine » e, di conseguenza, avvisa come « il rischio di una guerra su scala planetaria è una possibilità concreta ».

Esaminando nello specifico la guerra in Ucraina, l’analisi antimilitarista rileva che essa « ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata », come, peraltro, aveva già riconosciuto Sinistra Libertaria nella propria “posizione” sul tema.

« Il prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine e russe. Lo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento », ricordano gli anarchici.

Il documento non si esime, quindi, dal denunciare, il pieno coinvolgimento nel conflittoNato-Russia del governo italiano che « si è schierato in questa guerra inviando armi, arrivando a schierare 3.500 militari nelle missioni in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero. La spesa bellica è arrivata 104 milioni di euro al giorno. Un dispendio enorme di risorse ».

« Come se non bastasse – prosegue il documento – il ministro della Difesa […] il governo italiano lancia nuove missioni militari come quella navale nel Mar Rosso, approva un nuovo invio di armi all’Ucraina, incrementa gli effettivi delle forze armate e […] ha annunciato la costituzione di una “riserva”, un corpo di 10.000 militari volontari in addestramento perenne che possono essere richiamati per far fronte a qualsiasi “emergenza” interna ».

Come già pure denunciato nell’incontro di Trapani con l’attivista pacifista Antonio Mazzeo, « la guerra è ormai arrivata anche nelle scuole, dove i militari fanno propaganda per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze ».

Naturalmente, gli anarchici « rifiutano la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche ».

La mozione adottata conclude con un invito alla riflessione: « per opporsi alla guerra non basta l’indignazione, occorre un ampio fronte di lotta. Provate ad immaginare quante scuole, ospedali, trasporti pubblici di prossimità si potrebbero finanziare se le la ricerca e la produzione venissero usate per la vita di noi tutti, per la cura invece che per la guerra ».

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Fonti e Note:

[1] Umanità Nova, 13 febbraio 2024, “Dal Convegno FAI: mozione antimilitarista”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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