L’oligarchia controlla la massa: 3) la fabbrica dell’opinione
« Plasmare il pensiero delle masse è un processo lungo in cui l‘oligarchia eccelle. Per consolidare il suo dominio e conservare i suoi privilegi, ha inventato, istituito e orchestrato:
– e la fabbrica dell’opinione.
E purtroppo questi tre verbi non vanno coniugati solo al passato, anzi … ».
Il mensile anarco-comunista francese “Le Monde Libertaire” ha dedicato spazio al tema su due distinti numeri [1].
* * *
« Per il dominante, l’opinione è tanto un enigma da risolvere quanto un rischio da addomesticare. Han cercato, allora, di misurare e sondare l’opinione, per poterla domare, o meglio ancora, costruirla », rivela “Le Monde Libertaire”.
In questo senso, « sondaggi e indagini d’opinione quindi appaiono rapidamente come uno strumento formidabile agli occhi degli oligarchi perché, se usati bene, dispongono dell’immenso potere di plasmare le opinioni pubbliche ».
Questi “sondaggi”, cosa ancor più grave, « si sono imposti come componente principale delle società moderne, pretese democratiche, e ancor più, come l’unica maniera legittima per misurare l’opinione pubblica ».
“Le Monde Libertaire” cita una serie di esempi di manipolazione dei sondaggi: « Perché dovrei votare per questo candidato quando i sondaggi dicono che lui non ha alcuna possibilità di vincere? Non rappresentano quasi nulla secondo i sondaggi, quindi, non li dobbiamo invitare. Se la maggioranza la pensa così, perché dovrei pensarla diversamente? ».
In sostanza, « mentre modellano il pensiero delle popolazioni, danno l’illusione che si venga ascoltati. Possiamo quindi sostenere che i sondaggi di opinione sono parte di un processo di standardizzazione delle opinioni ».
Ma i mass media, per costruire opinioni, s’affidano anche ad altre tattiche.
Per esempio, « tragedie, ingiustizie e tutti gli eventi nocivi la cui responsabilità ricade sulle minoranze, avversari, anticonformisti, i nemici saranno amplificati e affrontati abbondantemente, a differenza di quelli la cui responsabilità ricade sulle persone ordinario, per la persona media, al potere imperante, agli alleati ».
« I media, asserviti all’ordine dominante, competono in servilismo per presentare al pubblico una visione del mondo conforme alle esigenze delle classi dominanti e, di conseguenza, deformano la realtà, che sia politica, sociale, economica o ambientale. Più in generale, l’obiettivo è quello di imporre alla popolazione una certa percezione del mondo ».
Ma il processo manipolatorio è ancor più ampio e cinico e coinvolge « la scelta dei programmi, che siano film, trasmissioni, documentari, reportage, persino i videogiochi », « la selezione delle immagini che saranno trasmesse e di quelli che non lo saranno », « la gamma di vocaboli utilizzati » ad esempio per fabbricare insicurezza e quindi spostare le preferenze di voto verso chi promette “ordine e sicurezza”.
In conclusione, « stiamo assistendo a un vero e proprio indottrinamento della popolazione, in modo tale che l’opinione delle masse converge con l’ideologia dominante, circoscritta e delimitata da chi detiene il potere e la ricchezza. Si crea una “maggioranza” in modo da poter legittimare il proprio dominio sulla “minoranza” ».
Unisciti alla conversazione …
Un post è solo l’inizio di una conversazione! Partecipa attivamente con un tuo commento nell’area più giù e costruiamo insieme nuove idee e questa Comunità.
—
Fonti e Note:
[1] “Le Monde Libertaire”, n. 1856 dicembre 2023 [ PDF pag. 1, 26 e 27] – “Le Monde Libertaire”, n. 1857 gennaio 2024 [PDF pag. 1, 20, 21], Alexandre Kaspar du Faouët, Fédération anarchiste, Moselle/Luxembourg, “Les trois fabriques qui façonnent la pensée des masses”.
Commenti più recenti