Trovan, lo scandalo del farmaco killer di Pfizer

Il nome Pfizer oggi è legato al vaccino Comirnaty, usato contro il Covid-19. Un farmaco che ha scatenato polemiche, proteste no-vax, accuse di esperti come Geert Vanden Bossche e segnalazioni di gravi effetti collaterali, inclusi decessi.
Ma non è la prima volta che Pfizer mette il profitto davanti alla sicurezza dei pazienti. Il passato dell’azienda è segnato da scandali, sperimentazioni illegali e farmaci pericolosi. Uno dei casi più gravi è quello di Trovan (trovafloxacina), un antibiotico fluorochinolonico lanciato nel 1997 e presentato come una rivoluzione contro infezioni gravi come polmonite e setticemia.
Trovan, il farmaco “miracoloso” di Pfizer
Approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) per trattare infezioni respiratorie, urinarie e cutanee, Trovan venne subito prescritto su larga scala. Ma il sogno della “cura perfetta” si trasformò presto in incubo.
Già nei primi due anni d’uso, emersero centinaia di segnalazioni di epatite fulminante e insufficienza epatica. Alcuni pazienti morirono. Nel 1999, la FDA fu costretta a limitare drasticamente l’uso del farmaco, vietandolo ai pazienti con problemi epatici e permettendone la somministrazione solo in ospedale. L’Europa, ancora più prudente, non lo approvò mai per il commercio [1].
Ma la parte più oscura della storia si consumò in Nigeria, nel 1996, un anno prima dell’approvazione ufficiale.
Nigeria: gli esperimenti illegali di Pfizer sui bambini
«Nel 1996 scoppiò un’epidemia di meningite a Kano. La società farmaceutica Pfizer propose di fornire dei medicinali. Non per aiutare, ma per testare sui bambini e neonati un farmaco precedentemente non approvato» [2].
Secondo un rapporto del Ministero della Salute nigeriano, 100 bambini ricevettero Trovan.
«Secondo le accuse, i piccoli pazienti non ricevettero un’informazione adeguata e molti genitori non furono consapevoli che i loro figli stavano assumendo un farmaco sperimentale. Il risultato fu disastroso: almeno 11 bambini morirono, mentre altri riportarono paralisi, danni cerebrali e insufficienza epatica. Le famiglie denunciarono Pfizer, accusandola di avere condotto esperimenti illegali per ottenere rapidamente dati clinici utili all’approvazione del farmaco. Nel 2001, il governo nigeriano avviò un’indagine ufficiale, concludendo che Pfizer aveva violato le leggi internazionali sulla sperimentazione medica. La casa farmaceutica negò ogni accusa, ma nel 2009 accettò di pagare 75 milioni di dollari per evitare il processo» [2].
Solo nel 2011, «quattro famiglie ottennero un risarcimento di 175.000 dollari ciascuna» [4].
Il verdetto fu chiaro: «l’esperimento di Pfizer violò la legge nigeriana, la Dichiarazione internazionale di Helsinki che regola la ricerca medica etica e le Nazioni Unite» [4].
L’anziano deputato statunitense Tom Lantos, sopravvissuto all’Olocausto, definì il rapporto «assolutamente spaventoso», promettendo una legge per imporre più controlli sui test farmaceutici nei paesi poveri. Morì di cancro prima di poterla presentare [5].
Dopo questo scandalo, «Trovan non venne mai approvato per i bambini in Occidente» [2].
Le conseguenze dello scandalo criminale del Trovan
Oltre alle vittime dirette, il caso Trovan alimentò la diffidenza verso la medicina occidentale. A Kano, la popolazione credette a teorie secondo cui il test del 1996 faceva parte di «un complotto americano contro i musulmani africani». Di conseguenza, si diffusero boicottaggi contro le vaccinazioni, come quella contro la poliomielite [2].
E Pfizer? Dopo il ritiro di Trovan, Pfizer ha continuato la sua corsa ai miliardi, senza che alcun dirigente venisse processato.
Il caso Trovan dimostra come le multinazionali farmaceutiche possano sacrificare vite umane per il profitto. Nei paesi poveri, dove le leggi sono più deboli, la salute delle persone diventa merce di scambio per il guadagno.
Quanto vale la vita di un paziente rispetto ai miliardi guadagnati con un nuovo farmaco?
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Fonti e Note:
Credits: Foto di Christina Victoria Craft su Unsplash
[1] Wikipedia, “Pfizer”.
[2] Welt, 5 giugno 2007, “Pfizer wegen Versuchen an Kindern verklagt”.
[3] Il Post, 12 agosto 2011, “La casa farmaceutica Pfizer è stata condannata a risarcire le vittime del Trovan”.
[4] CNN – Money, 6 maggio 2006, “Paper: Pfizer’s Nigeria drug test illegal”.
[5] Wikipedia, “Tom Lantos”.
Questa orrenda storia m’ha ricordato come l’IBM abbia utilizzato il sistema dei campi di concentramento per migliorare alcune sue tecnologie.
Il libro d’inchiesta si chiama”IBM e l’olocausto”.
Grazie. Approfondiremo questa vicenda. Questa rubrica vuole scavare queste storie nascoste, anche.
Per il nostro sistema capitalistico la vita non è sacra, lo è il denaro , la vita e la volontà delle persone contano sempre di meno, se mai sono contate qualcosa, l’unica cosa che conta è il guadagno e la parola “progresso” ha ormai, da parecchio tempo, perso il suo reale significato, non esprimendo più il concetto di una evoluzione per l’umanità, ma invece il concetto di “ulterore possibilità di guadagno”, per la retorica dell’ideologia capitalistica questi due concetti corrispondono, ma nella realtà, invece, non corrispondono affatto. E così il progresso capitalistico passa sopra la vita degli esseri umani per portare nuove opportunità di guadagno di cui non possono beneficiare tutti, sacrificando la vita di molti.
Il “nuovo” paganesimo: dio denaro! Questa è l’educazione che fornisce la “società”: denaro, potere, “merito”.