Brignone (Possibile) : i poliziotti che uccisero Aldrovandi ancora in servizio
Il referendum è alle spalle, ma, a parte la richiesta estemporanea di Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) di reintrodurre le preferenze nel testo della conseguente nuova legge elettorale, questo dibattito benché urgente non riscalda i cuori dei leader politici sui social.
Anche per la Meloni, d’altro canto, è stato solo un fuoco di paglia. Oggi su Twitter semplicemente si lamenta che « da giorni TV e giornali di regime parlando di vittoria PD alle regionali » contro la realtà ( il PD ha perso le Marche ).
La Sinistra ricorda Aldrovandi. La Destra tace, proteggono gli assassini
Essendo oggi l’anniversario dell’uccisione del giovane ferrarere Federico Aldrovandi ad opera di alcuni poliziotti violenti, la Sinistra lo ricorda. Ma solo Beatrice Brignone (Possibile) scrive qualcosa di sensato lamentando che gli assassini, i poliziotti, « sono ancora in servizio ».
Penso che il 25 settembre debba essere una data da non dimenticare e fa bene a sottolinearlo la Brignone.
I radicali propongono che i cittadini propongano come salvare il Clima
Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo) oggi si dedica allo « sciopero degli studenti per una scuola pubblica, sicura e giusta ». « Basta tagli e chiacchiere » della ministra Azzolina (M5S), conclude.
Finalmente giunge su Twitter una proposta concreta, sia pure di dubbio esito. E’ quella dei radicali Marco Cappato e Mario Staderini e riguarda la appena depositata « legge di iniziativa popolare per istituire la Assemblee di cittadini anche in Italia » [come in Francia, NdR] nelle quali discutere di « emergenza climatica ».
Il tema del cambiamento climatico è ricordato anche da Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo) che plaude « l’impegno storico del presidente della Cina XI Jinping per zero emissioni per il 2060, mentre l’EU è paralizzata da veti su obiettivo 2050 ».
Marco Cappato (Radicali) twitta, altresì, a favore del diritto ad « aiutare un malato che desidera morire ».
Salvini è oramai noioso con la sua xenofobia, la Vinci chiede lo Ius Culturae
Naturalmente non può mancare il tema che si lega, in qualche modo, al fenomeno dell’immigrazione.
Matteo Mauri (Partito Democratico) si lamenta che la nuova proposta della Commissione Europea sull’immigrazione ancora « non è sufficiente » per l’Italia. Lo Ius Culturae è indicato come « priorità » da Federica Vinci, di Volt Italia, che denuncia : « ci sono ragazzi nati e cresciuti in Italia che non possono diventare cittadini italiani ». « Perché discriminare un inestimabile capitale umano ? Che temiamo ? », si domanda e domanda.
La risposta è semplice, Federica.
Sulla pelle degli immigrati di seconda generazione fanno “politica” spregevole esseri come Matteo Salvini (Lega Nord) che continua giornalmente a strillare al lupo : « perché una nave tedesca […] con 125 clandestini a bordo sta sbarcando proprio ora in Italia, a Olbia ? ».
Lo stesso Salvini poi piange che il giorno 3 ottobre sarà chiamato dal Tribunale di Catania a rispondere della sua attività di ostacolo allo sbarco di alcuni immigrati. « Ho posto fine ad una vergogna », si vanta salvo poi a correggersi, per timore di una condanna : « le politiche sull’immigrazione non furono decise da un solo ministro [Lui, NdR] ma da tutto il governo ».
Insomma, coraggiosamente : i meriti solo a lui ed i demeriti sono condivisi. Da vergogna !
Ovviamente tutto il contrario il tema social espresso della Sinistra. Nicola Fratoianni lamenta che « adesso il governo [e lui non fa parte del governo?, NdR] blocca le navi delle #ong prima ancora che queste partano ». Dovrebbe trarne le conclusioni politiche e far dimettere il ministro Speranza, no? Il leader di Sinistra Italiana lamenta, altresì, che « siamo in ritardo clamoroso » nel superare i Decreti Sicurezza « frutto di una stagione fondata sulla propaganda ».
Sulla stessa stregua Erasmo Palazzotto (Sinistra Italiana) : « Ma non avevamo cambiato ministro degli interni ? », domanda sarcasticamente.
Più degna d’attenzione sembra il post di Mariastella Gelmini (Forza Italia) che, commentando il duplice accoltellamento di Londra di presunta matrice islamica, chiede di « accertare il motivo di tanta ferocia ».
De Falco ricorda i pescatori di Mazara prigionieri in Libia
Trasversalmente al tema dell’immigrazione, l’appello del parlamentare ex cinquestelle Gregorio de Falco : « da oltre tre settimane 18 pescatori di Mazara del Vallo sono prigionieri a Bengasi, arrestati dalla Guardia Costiera » contemporaneamente denunciando che, nel frattempo, « il ministro degli esteri italiani [Luigi Di Maio, NdR] è impegnato nella campagna elettorale ».
De Falco ha ragione. Ma cosa suggerisce ? Un attacco militare a Bengasi ?
Mi sembra che i parlamentari usino Twitter solo come muro del pianto. Ma non sono loro quelli demandati dal voto a trovare la soluzione ?
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