Byoblu : l’intervista a Montanari cancellata da Youtube
Tanto tuonò finché piovve !
Quindi, è successo che il social americano YouTube, il più importante ramo della famiglia Google, ieri ha cancellato la video intervista al medico Stefano Montanari.
Il video era stato pubblicato sul canale di Byoblu. Per fortuna, al momento, non è stato invece cancellato l’intero canale.
Ricorderete che la cancellazione del canale, o almeno del video, era stata pubblicamente richiesta da Patto per la Scienza che aveva ritenuto destituite di fondamento medico le dichiarazioni rilasciate da Montanari in merito all’epidemia del coronavirus Covid-19.
Non avremmo mai creduto, però, che la richiesta potesse avere seguito. Tanto generiche ed errate erano le prove presentate dall’associazione richiesta, fondata tra gli altri anche dall’onnipresente personaggio dei talk show, medico ed informatore sanitario Roberto Burioni e dal meno noto scienziato nostrano, l’italo-americano Guido Silvestri.
I timori, tuttavia, erano nell’aria, oltretutto da settimane si succedevano dichiarazioni di taluni vertici dell’ONU, della Commissione Europea, di importanti esponenti del Governo Italiano e perfino dell’AGCOM, che inducevano a credere che potesse succedere qualcosa di grave.
L’ordine che arrivava dall’alto era quello di dare più spazio all’informazione autorizzata dal Governo e di ridimensionare, o addirittura cancellare, quelle date dai media cosiddetti alternativi.
In cuor nostro speravamo però che non succedesse.
Anche la denuncia-appello di Massimo Mazzucco su ControTv, con il lungo elenco di giornalisti, blogger e scrittori che lo avevano sottoscritto faceva sperare bene invece ieri la video intervista di Stefano Montanari è scomparsa da YouTube.
Youtube si difende : il video di Byoblu viola i Termini di Servizio
Al suo posto uno schermo nero con sovra impresso : “Questo video è stato rimosso per aver violato i Termini di Servizio di YouTube”.
Quale regola violata, in particolare ?
Youtube prevede la rimozione di video che possano rappresentare :
- una molestia o una diffamazione verso qualcuno,
- la violazione della privacy di qualcuno pubblicando informazioni o immagine personali,
- una violazione delle normative sui copyright, i diritti d’autore,
- il tentativo di vendita o promozione di merci contraffatte.
Non sembra che alcuna di suddette ipotesi possa ascriversi al caso in esame, al video registrato e pubblicato da Byoblu o alle dichiarazioni di Stefano Montanari. Cioè non crediamo proprio che il video cancellato violasse i “Termini di Servizio” imposti ai propri clienti del colosso americano YouTube.
Claudio Messora : credibile che l’ordine arrivi dal Governo
Claudio Messora, il video-blogger proprietario del canale e del sito web Byoblu avanza un’altra ipotesi.
« Appare credibile si tratti del primo atto (informale?) della Task Force di Governo ». Insomma Messora, senza peli sulla lingua, accusa chiaramente il Governo PD-M5S, presieduto da Giuseppe Conte, il sottosegretario all’editoria Andrea Martella (PD) e la Commissione anti-Fake News da questi istituita lo scorso 4 aprile, composta da diversi giornalisti vicini alla stampa filo-governativa.
Una cosa del genere, se fosse vera, ma vorremmo essere sicuri che non lo sia, sarebbe grave.
Non dimentichiamo infatti che l’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana afferma esplicitamente, tra l’altro, che : « La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o CENSURE ».
E’ stata la Magistratura a richiesta di Burioni & co. ? Improbabile.
Speriamo, invece, che si tratti di un atto a carattere temporaneo e precauzionale che discende proprio dalla dichiarazione denuncia dell’associazione Patto per la Scienza di Roberto Burioni e Guido Silvetri.
In tal caso, l’azione dell’oscuramento avrebbe forse una copertura costituzionale. Un altro comma dello stesso articolo 21 della Costituzione, infatti, prevede che, in merito alla stampa : « Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria ». E’ ammessa, per i casi d’urgenza, anche l’intervento della semplice « polizia giudiziaria », salva la convalida nelle successive 24 ore da parte della Magistratura.
Tuttavia nessun comunicato inneggiante alla vittoria al momento appare sul sito web di Patto della Scienza, d’altro canto non risulta rimosso neanche l’altro video denunciato dall’associazione alla Magistratura.
Video di Byoblu cancellato da YouTube a semplice segnalazione ?
Resterebbe un’ultima ipotesi. Una cancellazione propria sponte da parte dell’azienda YouTube dopo la segnalazione della video intervista a Stefano Montanari da parte di … qualcuno ipoteticamente ignoto (il Governo, l’AGCOM, Burioni & Co., un utente qualsiasi del Social ?).
Una tale azione condurrebbe però a riflessioni sul potere di tali aziende globali (Google-YouTube, Apple, Facebook, Microsoft, ect) e sulla eccessiva dipendenza da tali strumenti da parte del mondo della comunicazione, specie dell’informazione.
Domani, appena svegliatosi, si potrebbe alzare dalla ricca poltrona il padrone dell’azienda di turno per cancellare un’identità digitale, virtualmente uccidere la proiezione pubblica di un’azienda o di una persona.
Da questo punto di vista dichiariamo tutta la nostra solidarietà a Claudio Messora ed al suo canale d’informazione alternativa Byoblu.
Byoblu sbaglia difesa : contano la legalità, non le visualizzazioni
Tuttavia non possiamo sottacere come lo stesso Messora replichi all’accaduto con un post che si può così semplicemente commentare : « che ragionamento idiota » !
Byoblu, infatti, difende il proprio video sostenendo che, prima della cancellazione, « c’erano ben 30.651 likes contro 3.705 dislikes. Se il 90% di chi ha visto il video l’ha apprezzato (e parliamo di 2.200.000 persone), che titolo ha un ristretto gruppo di individui, scelti con criteri a me ignoti, per dire che 2.200.000 persone non hanno diritto di ascoltare quel che vogliono ? ».
Caro Claudio Messora, se il tuo video avesse inneggiato alla violenza, ad uccidere l’intera popolazione nera del Pianeta, oppure a discriminare la popolazione di religione musulmana o di etnia rom dell’Italia, il fatto che una botta di fascisti avesse apprezzato il video non era una scusa valida per non cancellarlo !
I tuoi sono discorsi alla Salvini, permettimi.
Non ci interessa quanti iscritti ci siano al canale o quante visualizzazioni hai. Ci interessa che i tuoi video abbiano contenuti legali. E, per noi, i tuoi video rispettano questo sostanziale principio.
Quindi atteggiarsi a vittima ci sta e ti siamo vicini, ma per favore, cambia l’avvocato difensore con altro di fiducia.
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