Canada: Il governo rinuncia alla vaccinazione obbligatoria
A una dozzina di giorni dalla seconda scadenza del 15 novembre, il ministro della sanità e dei servizi sociali, Christian Dubé, ha confermato la rinuncia al progetto della vaccinazione obbligatoria del personale sanitario.
Il solo annuncio della vaccinazione obbligatoria aveva comunque funzionato: il 97% del personale sanitario si è vaccinato contro il Covid. Hanno resistito solo in 8.000 su 290.000.
« La sospensione senza stipendio di 8.000 lavoratori a partire dal 15 novembre avrebbe causato potenzialmente 127 riorganizzazioni di servizi e 449 riduzioni di servizi in tutta la provincia. Regioni come Montreal, le Eastern Townships e Chaudière-Appalaches sarebbero state particolarmente colpite », spiega al giornale canadese La Presse una fonte ufficiale.
Canada, il governo: non potevamo sguarnire ospedali sospendendo 8.000 operatori sanitari!
« Stiamo passando dalla vaccinazione obbligatoria allo screening obbligatorio », ha dichiarato il ministro per spiegare il cambio di direzione.
« Il Québec farà quindi affidamento sullo screening tre volte alla settimana per i dipendenti non vaccinati sia nel settore pubblico che in quello privato. Le strutture sanitarie sono incoraggiate a riassegnare il personale non vaccinato ad aree dove la clientela è meno vulnerabile, “dove possibile”. Coloro che si rifiutano di sottoporsi al tampone saranno messi in congedo senza stipendio ».
Tuttavia, « il Quebec pagherà lo screening » spiega il governo. « Ma i dipendenti dovranno comunque farlo nel loro tempo libero », precisano.
Una decisione saggia quella del governo canadese. Tra la scelta di imporre il vaccino agli operatori ma tagliare i servizi sanitari ai cittadini e quella alternativa ha scelto quella più logica che garantisce sicurezza e servizi assieme.
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Fonti e Note:
[1] La Presse, 3 novembre 2021, “Québec renonce à la vaccination obligatoire”.
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