Chi è davvero Zelensky?

Volodymyr_Zelensky

E’ apparso, via streaming, in molti parlamenti del mondo, anche in quelli italiano, israeliano e statunitense, perfino in una piazza di Firenze. Fino a pochi mesi fa, però, Volodymyr Zelensky era, almeno per noi, un personaggio totalmente sconosciuto: chi è davvero Zelensky, viene quindi naturale domandarsi.

Forse è meglio sapere qualcosa in più dell’ex attore comico e produttore Zelensky, dell’uomo che vuole coinvolgere l’Europa nella III guerra mondiale, della sua tanto improvvisa quanto esplosiva discesa in politica: da quasi signor nessuno a presidente dell’Ucraina, in quattro mesi.

I registi e pupari di Zelensky sono l’oligarca Kolomoisky e gli USA

Lo scrittore Roberto Vallepiano ( lui si definisce “agitatore culturale” ) ha pubblicato sul proprio profilo Facebook lo scorso 16 marzo 2022 un post, piuttosto documentato, intitolato “Chi è davvero Zelensky?“.

Roberto Vallepiano, in un successivo post sul suo profilo Facebook del 19 marzo 2022, aggiunge, a conferma, che « Anche la Repubblica involontariamente conferma ciò che abbiamo ricostruito nei giorni scorsi. Zelensky è un attore che interpreta una parte, quella del Presidente, scritta per lui da altri ».

« I suoi registi e pupari sono oligarchi ucraini del calibro di Igor Kolomoisky e il Dipartimento di Stato Americano. Ogni sua parola, movenza, espressione, capo di vestiario è parte di una sceneggiatura hollywoodiana costruita su misura per lui. Un format con cui stanno ipnotizzando e abbindolando il pubblico occidentale. Per colpa di una classe dirigente oscena, costituita da politicanti inetti e servili, dopo il collasso economico rischiamo di essere fagocitati tutti in una guerra che avrebbe ripercussioni devastanti ».

Nulla di nuovo, tutto confermato da giornali quali “Il Messaggero” che scrive di un vero e proprio «  format, quasi un copione » [1].

Zelensky, produttore e attore della serie tivù “Servitore del Popolo”

Quindi ritorniamo alla domanda di partenza: « Chi è davvero Zelensky, il comico ucraino divenuto beniamino della stampa occidentale e decantato come un’ eroe sulle copertine dei nostri settimanali e nei nostri Telegiornali? » .

Spiega ancora lo scrittore Roberto Vallepiano: « Sceglie la carriera di attore e comico, fonda il Kvartal 95 Studio e produce la Telenovela “Sluha Narodu” (Servitore del Popolo) [ la serie ha debuttato il 16 ottobre 2015 e si è conclusa a marzo 2019, NdR ] in cui lo stesso Zelensky interpreta l’uomo qualunque che stanco della corruzione politica che imperversa in Ucraina, viene inaspettatamente eletto presidente » .

Pare, sostiene Vallepiano, che « a Igor Kolomoyskyi – potente uomo d’affari dal triplo passaporto ucraino, cipriota e israeliano, fiduciario degli USA e principale oligarca di Ucraina – guardando la popolare telenovela venga la magnifica idea di trasformare la fiction in realtà e di far interpretare all’attore comico Zelenzky la parte del Presidente non soltanto in video ma anche nella realtà » .

In merito, si potrebbe pure giungere a credere che ciò fosse già stato deciso in precedenza e che la serie tivù non sia stato altro che un furbo sistema di lancio di una campagna elettorale.

Zelensky, fondatore e leader del partito populista “Servitore del Popolo”

Comunque sia, « Subito dopo Zelensky annuncia la fondazione di un partito [ 2 dicembre 2017, NdR ] che porta lo stesso nome della popolare telenovela: “Servitore del popolo” e, all’apice della sua popolarità televisiva [ 31 dicembre 2018, NdR ], annuncia la propria candidatura alle elezioni presidenziali dell’anno successivo [ meno di quattro mesi dopo, il 21 aprile 2019, NdR ] » .

« Da quel momento la sua società, la Kvartal 95, – sostiene lo scrittore Roberto Vallepiano – registrerà un anomalo flusso di finanziamenti, gestiti attraverso società off-shore con sedi in paradisi fiscali, per un ammontare di 40 milioni di dollari. Il principale sovvenzionatore della campagna di Zelensky è proprio il discusso oligarca Kolomoyskyi, proprietario di PrivatBank ».

Il 31 marzo 2019 Volodymyr Zalensky, a sorpresa, è il vincitore del primo turno elettorale ( 5 714 034 voti, il 30.24% ) e va al balloggio col miliardario e presidente uscente Petro Porošenko (3 014 609 voti, il 15,95% ). Resta fuori dal ballottagio un’altra miliardaria, Julia Tymoshenko [4] ( 2 532 452, il 13,40% ).

Di seguito i risultati pubblicati dal sito ufficiale dell’Ucraina [5].

Ballottaggio_elezioni_ucraina_2018

Al secondo turno, il 21 aprile 2019, recandosi al voto solo il 62,09% degli aventi diritto, Volodymyr Zalensky sbaraglia il presidente uscente Petro Porošenko: 13 541 528 voti ( 73,22% ) contro 4 522 450 ( 24,24% ).

La BBC così commenta l’esito del voto: « I suoi critici sono scettici sulle sue credenziali, con molti che esprimono preoccupazione per i suoi stretti legami con l’oligarca miliardario Ihor Kolomoisky » [6].

Kolomoyski, infatti, « possedeva il 70% del 1+1 Media Group il cui canale televisivo 1+1 trasmetteva ” Servant of the People “, la serie comica di Volodymyr Zelensky » [7] [8].

Ihor Kolomoyskyi finanziatore delle milizie naziste ucraine

« 𝗜h𝗼𝗿 𝗞𝗼𝗹𝗼𝗺𝗼𝘆𝘀𝗸𝘆 è 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝗹𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗻𝗲𝗼𝗻𝗮𝘇𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗲𝗱 𝘂𝗹𝘁𝗿𝗮-𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶 che nel 2014 hanno prodotto il colpo di stato che ha rovesciato il legittimo governo del Presidente Janukovic innescando 8 anni di instabilità e guerra civile nella regione », sostiene sempre lo scrittore Roberto Vallepiano nel suo post Facebook.

Ed ancora: « L’oligarca Igor Kolomoysky, presidente di Parlamento ebraico europeo, padrino e finanziatore di Zelensky, ha forti interessi economici sul Donbass, motivo per cui il suo esercito privato di organizzazioni neonaziste, in parte inquadrate nell’Esercito ucraino, dal 2015 𝗵𝗮 𝘀𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟭𝟲 𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗿𝘂𝘀𝘀𝗼𝗳𝗼𝗻𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 ».

Invenzioni? Assolutamente no.

« Amnesty International ha riferito che il battaglione Aidar, anch’esso parzialmente finanziato da Kolomoisky, ha commesso crimini di guerra, inclusi rapimenti illegali, detenzioni illegali, rapine, estorsioni e persino possibili esecuzioni », scrive nel 2016, ad esempio, l’agenzia di stampa internazionale Reuters [9].

Nell’articolo, si precisa come « Il battaglione Azov, parzialmente finanziato da Taruta e Kolomoisky, usa il simbolo nazista Wolfsangel come logo e molti dei suoi membri sposano apertamente opinioni neo-naziste e antisemite » [9].

finanziamento_Zelensky

Ihor Kolomoyskyi finanziatore della campagna elettorale di Zelensky

Ufficialmente, Zelensky dichiara di aver versato nel “fondo elettorale” 156,4 milioni di hryvnia ( 4.800.000 di euro ) per la campagna elettorale del 2019. Di questa somma, 65,8 milioni di hryvnia sono stati ottenuti tramite fondi del partito ( 2.000.000 euro ), 7,1 milioni di hryvnia da fondi propri del candidato ( 220.000 euro ) e, infine, 71,7 milioni di hryvnia da contributi individuali di sostenitori ( 2.200.000 euro ).

Non si conosce come, in appena un anno di vita, il “Partito dei Servitori del Popolo” abbia potuto raccogliere questi finanziamenti, né, tanto meno, chi siano i sostenitori individuali della campagna elettorale di Zelensky.

Certo è, però, che The Guardian nel 2021 ha scritto [13] « durante la campagna, gli oppositori di Zelenskiy hanno affermato che 41 milioni di dollari riferibili a Kolomoisky sono passati, tra il 2012 e il 2016, in società offshore appartenenti a Zelenskiy e alla sua cerchia, tra cui Film Heritage » .

Zelesky e il suo partito-azienda, il “Kvartal 95 Studio”

« Anche come candidato alla presidenza, Volodymyr Zelensky aveva promesso che una volta diventato capo di stato, non avrebbe permesso il “nepotismo” nella politica del personale », raccontava il giornale “Pravda Ucraina” (“La Verità” ) [10].

Invece, rivelava lo stesso giornale, « tra le persone che aiuteranno il nuovo capo di Stato in carica, i suoi colleghi del “Kvartal 95 Studio“, l’avvocato dell’ oligarca Igor Kolomoisky ».

Quest’ultimo è Andriy Bohdan, nominato capo dell’amministrazione presidenziale. Tra i colleghi della tivù, promossi nel suo staff, invece:

  • Sergei Trofimov, produttore esecutivo dello studio Kvartal 95, oggi promosso vice capo dell’amministrazione presidenziale;
  • Serhiy Shefir, co-fondatore dello studio Kvartal 95 e uno dei leader del quartier generale elettorale, è stato nominato primo aiutante del presidente, insomma il suo portavoce ufficiale;
  • Yuriy Kostyuk, uno degli sceneggiatori e produttori creativi della serie “Servant of the People” e responsabile dei media e della creatività durante la campagna elettorale di Zelensky, anch’egli nominato vice capo dell’amministrazione presidenziale.

« Ivan Bakanov, già Amministratore Delegato della società, diventa il capo dei Servizi Segreti », svela inoltre lo scrittore Roberto Vallepiano.

Effettivamente, Ivan Hennadiyovych Bakanov è un amico d’infanzia di Volodymyr Zelensky, hanno studiato assieme, e, assieme al futuro presidente ha lavorato alla creazione della Kvartal 95 Studio. Dal 2017 al 2019 è stato il leader del Partito Servitori del Popolo e, infine, ha fatto parte della squadra di Volodymyr Zelensky durante la campagna presidenziale del 2019. Altro ancora accumuna i due uomini: I Pandora Papers dell’ottobre 2021 hanno rivelato che Bakanov, Zelensky e il suo assistente capo, Serhiy Shefir, gestivano una rete di società offshore nelle Isole Vergini britanniche, a Cipro e in Belize [11].

In ogni caso, una “laurea in relazioni sociali e del turismo” non sembra un titolo idoneo a ricoprire un incarico delicato quale quello di capo dei Servizi Segreti ucraini.

Tutto l’agire di Zelensky, ricorda tanto Silvio Berlusconi e il suo partito-azienda Mediaset.

Zelensky milionario evasore: i suoi depositi nei paradisi fiscali

« Il 3 ottobre l’ International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) ha svelato i Pandora Papersuna gigantesca inchiesta basata su 11,9 milioni di documenti su beni registrati offshore, cioè in territori dove vigono legislazioni particolarmente permissive per quanto riguarda il fisco, di alcune delle persone più ricche e potenti del pianeta », spiega il giornale Internazionale [12]. 

« Dai Pandora Papers emergono parecchie informazioni sull’economia offshore globale, che permette a miliardari, politici e criminali di riciclare denaro, nascondere l’entità della propria ricchezza e pagare poco o nulla di tasseSecondo il Fondo monetario internazionale, il ricorso ai paradisi fiscali equivale a una perdita di almeno 600 miliardi di dollari di tasse all’anno », aggiunge ancora Internazionale.

L’indagine porta alle dimissioni dei primi ministri di Islanda e Pakistan, anch’essi coinvolti nell’inchiesta.

Non si dimette Zelensky, benchè « i documenti Pandora Pampers, … suggeriscono che Zelenskiy è piuttosto simile ai suoi predecessori », precisa Il Guardian [13].

« I file rivelano che Zelenskiy ha partecipato a una rete tentacolare di società offshore, in comproprietà con i suoi amici di lunga data e partner in affari televisivi », denuncia il giornale inglese.

Una di queste aziende, registrata in Belize, è la Film Heritage, in comproprietà con la moglie Olona, anch’essa ex scrittrice di Kvartal 95 Studio. Questa, come una matrioska, è proprietaria al 25% di Davegra, una holding di Cipro. « Davegra a sua volta possiede Maltex Multicapital Corp, un’entità precedentemente sconosciuta registrata nel paradiso fiscale delle Isole Vergini Britanniche (BVI) ». 

Zelensky, e i suoi soci in Kvartal 95 Studio, detenevano ciascuno una partecipazione del 25% in Maltex.

« I sostenitori di un altro ex presidente, Petro Poroshenko hanno accusato Zelensky di evasione fiscale », riporta il giornale Al Jazeera subito dopo. In particolare, spiega il giornale arabo: « “Lui e i suoi complici hanno impiegato fondi offshore senza pagare tasse al bilancio ucraino”, ha scritto su Facebook Iryna Gerashchenko, una deputata della fazione di Poroshenko » [14].

Solo nel 2021, gli Stati Uniti scaricano l’oligarca Ihor Kolomoyskyi

Il segretario di stato americano Anthony Blinken nel 2021 scarica però Ihor Kolomoyskyi: « Desidero esprimere preoccupazione per gli sforzi attuali e in corso di Kolomoyskyy per indebolire i processi e le istituzioni democratiche dell’Ucraina, che rappresentano una seria minaccia per il suo futuro » [15].

Blinken aggiunge: « Nella sua qualità ufficiale di governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk in Ucraina dal 2014 al 2015, Kolomoyskyy è stato coinvolto in atti di corruzione che hanno minato lo stato di diritto ». 

Vallepiano: Zelensky non un eroe, ma solo un turpe personaggio

I legami tra il presidente Zelensky e l’oligarca Ihor Kolomoyskyi, che come scritto ha notevoli interessi economici sul Donbass, sono « anche il motivo per cui Zelensky alle trattative di pace rifiuta le richieste russe di riconoscimento delle Repubbliche Popolari del Donbass ed è disposto a continuare la guerra con ogni mezzo, cercando in tutti i modi di coinvolgere la NATO e allargarla al resto d’Europa », ipotizza sempre nel suo post Facebook lo scrittore Roberto Vallepiano.

« Viene da chiedersi se il presidente ucraino sia davvero l’eroe che i mass media europei stanno rappresentando, se i politici e i mezzi di informazione occidentali si rendano si rendano conto di quale grumo di affarismo e corruzione si celino dietro questo turpe personaggio », conclude.

Fonti e Note:

[1] Il Messaggero, 22 marzo 2022, “Zelensky, chi scrive i discorsi al presidente ucraino? Ecco il team di sceneggiatori dietro il successo del leader-attore“.

« Parole appassionate e d’impatto ma mai casuali. (…) Un format, quasi un copione riadattato di volta in volta in base all’audience e studiato nei minimi dettagli che il presidente ed ex-attore recita magistralmente davanti ai parlamenti di tutto il mondo e sui social dove ormai è una star da milioni di followers. 

Dietro le parole del presidente c’è la firma del team di sceneggiatori professionisti di Kvartal 95 studio, la casa di produzione cinematografica fondata nel 2003 dallo stesso presidente. Molti di loro sono gli autori della serie comica cult “Servant of the People” prodotta da Netflix in cui Zelensky interpreta un professore di liceo che viene eletto al governo e inizia una “rivoluzione” per il bene del popolo.

Nel format Zelenskyche appare in videoconferenza da Kiev sui maxi schermi dei parlamenti di tutto il mondo nulla è lasciato al caso. Il presidente è rigorosamente vestito di verde militare richiamando immediatamente l’idea di un leader che combatte in prima persona accanto al suo popolo, in opposizione a Putin che si mostra sempre in giacca e cravatta (…)».

[2] Wikipedia,Kvartal 95 Studio“.

[3] Wikipedia, Partito politico “Servitore del Popolo“. Sito ufficiale del Partito: “Servitore del Popolo” (EN, RU, UA).

[4] Biografieonline, ricorda che « il 28 luglio del 2005 infatti, la rivista statunitense Forbes ha inserito Julia Tymoshenko al 3° posto tra le donne più influenti e potenti del pianeta, subito dopo l’allora segretario di stato americano, Condoleezza Rice, e la vice-primo ministro cinese Wu Yi, […] che è una delle donne più ricche del mondo. Il 24 gennaio del 2005, dopo aver guidato la cosiddetta Rivoluzione Arancione, Julija Tymoshenko viene nominata per la prima volta Primo Ministro dal neo eletto presidente Viktor Juščenko. [candidata alle presidenziali], perde al ballottaggio del 7 febbraio del 2010, contro l’eterno rivale Viktor Janukovič; quest’ultimo ottiene la vittoria con un rotondo 48,95%, rispetto al 45,47% della Tymoshenko ».

[5] Elezioni presidenziali Ucraina.

[6] BBC, 22 aprile 2019, “Ukraine election: Comedian Zelensky wins presidency by landslide“.

[7] Wikipedia,1+1 Media Group“, è una rete ucraina di 8 canali televisivi.

[8] Wikipedia,Ihor Kolomoyskyi“. Nel marzo 2012 Forbes lo ha collocato 377° degli uomini più ricchi del mondo con 3 miliardi di dollari, nonché come la terza persona più ricca in Ucraina.

[9] Reuters, 5 maggio 2015, “In the battle between Ukraine and Russian separatists, shady private armies take the field“.

[10] Pravda Ucraina, 22 maggio 2019, “Зе!Банкова. Кого Зеленський призначив в Адміністрацію президента“.

Sempre secondo questo giornale ucraino, tra i componenti dello staff del presidente Zelensky, troviamo:

  • Kyrylo Tymoshenko, giornalista televisivo, fondatore e produttore di “Good Media“. Secondo i giornalisti investigativi, è stata GoodMedia a creare i contenuti video per Zelensky e lo stesso Tymoshenko sarebbe stato sotto l’influenza di Igor Kolomoisky. Oggi anche lui è vicepresidente dell?Amministrazione Presidenziale;
  • Mikhail Fedorov, consigliere del presidente. Si è occupato della creazione e promozione dei canali di Zelesnkysu tutti i social network: YouTube, Instagram e Facebook, Telegram.

[11] Wikipedia, “Ivan Bakanov“.

[12] Internazionale, 6 ottobre 2021, “Cosa sono e chi coinvolgono i Pandora Papers“.

[13] The Guardian, 3 ottobre 2021, “Revealed: ‘anti-oligarch’ Ukrainian president’s offshore connections“.

[14] AlJazeera, 4 ottobre 2021, “Pandora Papers: Ukraine leader seeks to justify offshore accounts“.

[15] Dipartimento di Stato Stati Uniti, 5 marzo 2021, “Public Designation of Oligarch and Former Ukrainian Public Official Ihor Kolomoyskyy Due to Involvement in Significant Corruption“.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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