Chiusi alcuni social network: censurano, manipolano, spiano

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La Turchia blocca Instagram. Il Venezuela blocca Twitter. La Russia blocca Signal. Sono solo gli ultimi casi di censura dei social da parte di governi nazionali? Si tratta di tre casi diversi l’uno dall’altro. In nessun caso, però, sembra che si possa parlare di “censura di stato”. Piuttosto il contrario, si vogliono tutelare i cittadini dallo strapotere delle aziende private proprietarie dei media.

Nel caso di Signal, ad esempio, la Russia, su RT [1], informa che « il divieto è dovuto […] è necessario per prevenire l’uso del messenger per scopi terroristici ed estremistici ».

« Signal è stata a lungo promossa come messaggeria sicura, ma i critici hanno avvertito che è stata sviluppata e tenuta in vita con i finanziamenti dell’intelligence statunitense », avverte pure RT.

Il giornale, infine, rivela come già « nel 2017, WikiLeaks ha rivelato che le crittografie di Signal potevano essere facilmente aggirate dalla CIA, usando gli strumenti di hacking descritti nelle divulgazioni di Vault7 » [2] [3]. Citando preoccupazioni sulla protezione dei dati, anche TV Svizzera [4] ha da tempo spiegato come in base « al cosiddetto Cloud Act, la legge statunitense in vigore dal 2018 che costringe i fornitori di servizi con sede negli USA a fornire – se richiesto – i dati relativi alle comunicazioni elettroniche ». Per tale motivo, in Svizzera, si suggerisce l’uso dell’app di messaggistica Threema, software di programmazione elvetico e i cui server sono residenti sempre in Svizzera.

Qui il servizio video della RSI.

Per quanto riguarda il “caso” Instagram che è sorto in Turchia, spiega sempre Wired [5], « il blocco di Instagram sia legato alla scelta di Meta di rimuovere dalla piattaforma i post di cordoglio condivisi dagli utenti per la morte di Ismail Haniyeh, il leader di Hamas ucciso a Teheran la scorsa settimana ». Si tratterebbe, insomma, di un forte messaggio del governo turco al signor Mark Zuckerberg, proprietario di Meta – Instagram oltreché di Facebook e Whatsapp: « difenderemo la libertà di parola contro queste piattaforme che hanno dimostrato più volte di essere principalmente al servizio di un sistema globale di sfruttamento e di ingiustizia », avrebbe affermato il presidente Erdogan.

Ciò non avviene invece in Italia, dove i social possono spesso impunemente chiudere “profili” o “canali”, cancellare o penalizzare “post”, in barba all’articolo 21 della Costituzione che tutelerebbe la libertà di espressione. Basta fare l’esempio più clamoroso: la cancellazione del canale youtube Byoblu ( al di là di cosa ognuno pensi, nel bene o nel male, dei suoi contenuti informativi ).

Infine, nel caso del Venezuela, il presidente Maduro in persona avrebbe tuonato contro la piattaforma Twitter sospendendone l’uso nel Paese per dieci giorni: « Twitter “X fuori per 10 giorni! Elon Musk fuori!”». Ciò accusando il suo proprietario, il miliardario tecnologico Elon Musk, di aver « incitato all’odio, al fascismo, alla guerra civile, alla morte, allo scontro tra i venezuelani. “Ha violato tutte le leggi del Venezuela [la legge contro la diffusione di messaggi di odio del 2017, NdR], e in Venezuela esiste la legge” » [6].

Si tratta, quelli contro Signal, Instagram e Twitter, di casi che dovrebbero fare riflettere gli utenti. Quando un prodotto è gratis è l’utente ad essere il “prodotto” da vendere, alle aziende inserzioniste, ai servizi segreti o ai governi sovrannazionali.

Le alternative a tali app commerciali d’altro canto esistono ( Mastodon, ad esempio ) ed andrebbero quanto meno valutate.

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Fonte:

[1] RT, 9 agosto 2024, “Russia blocks CIA-linked messenger”.

[2] Wired, 7 marzo 2017, “WikiLeaks: ecco come la Cia spia il mondo”.

« Una documentazione che rivela scopi e portata di quello che viene definito un programma globale di hacking, perpetrato attraverso un arsenale di malware e contro una “vasta gamma di compagnie statunitensi ed europee” e che arriva a trasformare in “microfoni aperti” molti strumenti, dagli iPhone alle tv. Tra le tecniche di sorveglianza emblematiche di una crescente sofisticazione, emerge quella che viene definita “Weeping Angel”, sviluppata da un’unità chiamata Embedded Devices Branch (EDB) e in grado di infestare le tv smart. Sotto attacco anche i dispositivi mobili e nei programmi della Cia, a partire dal 2014, erano anche di interesse le modalità per assumere il controllo in remoto di macchine e mezzi, ai fini di incidenti simulati ».

[3] Wired, 8 marzo 2017, “Vault7, cosa c’è negli 8mila file della Cia pubblicati da WikiLeaks”.

« Hanno sviluppato dei tool per spiare gli smartphone. Nella sezione dedicata ai sistemi operativi ci sono le istruzioni su come violare i sistemi Windows, iOs e Linux. Avrebbero trovato anche il modo di hackerare le smart tv prodotte dalla coreana Samsung ».

[4] TV Svizzera, 5 gennaio 2022, “L’esercito svizzero vieta l’uso di Whatsapp”.

« Basta Whatsapp, Telegram, Signal o quant’altro. D’ora in poi i militari svizzeri dovranno utilizzare esclusivamente l’app elvetica Threema per tutti i messaggi che hanno a che fare con il servizio ».

[5] Wired, 2 agosto 2024, “Perché la Turchia ha bloccato Instagram all’improvviso”.

E’ probabile che questo provvedimento sia di breve durata dato che gli utenti di Instagram in Turchia sono 50 milioni su 85 milioni di abitanti!

[6] El Pais, 9 agosto 2024, “Maduro suspende “por 10 días” la red social X en Venezuela”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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