Conte boccia il Viminale : No bambini in strada, Sì nei supermercati!
Giuseppi ha detto che « Sì, c’è stata questa circolare interpretativa del Viminale del 31 marzo, [ma] noi non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio coi bambini. Questo lo vorrei chiarire. In fase di interpretazione, abbiamo semplicemente detto che, se ci sono dei bambini, figli minori, quando un genitore va a fare la spesa siccome i bambini sono gli unici che non possono uscire si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma questo non deve essere l’occasione per il genitore di andare a spasso e di avere, come dire, un allentamento delle misure restrittive ».
Con queste sue parole, il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte è intervenuto lo scorso 1 aprile – fish day – fornendo la sua personale interpretazione della circolare del Ministero dell’Interno che, ad opera di un altissimo Dirigente, appena poche ore prima aveva esposto ai Prefetti … etc. l’interpretazione ufficiale del DPCM dello stesso Conte.
Mi sia consentita la libertà di pensiero per io pronunciare, o meglio scrivere, le parole che seguono : IL GOVERNO HA DIFFICOLTÀ DI RESPIRO, giusto per restare nel linguaggio diffusamente pandemico.
Il povero signor Giuseppe Conte, volendo restare ancora attaccato alla poltrona presidenziale, accetta di essere tirato dal bavero della giacchetta, oppure strattonare da un gruppetto di “MATTEI”, i noti strillatori abituali, in primis ad esempio il buon Matteo Renzi e l’ottimo Matteo Salvini.
In conseguenza di tanto il PROF in aspettativa ha perso – se mai l’ha avuto – il controllo della situazione.
La Circolare del Ministero dice tutt’altro, i concetti sono inequivocabili, le parole sono chiare e scritte nere su bianco: bambini in strada a camminare, purchè vicino casa. Pertanto il presidenziale chiarimento non era assolutamente urgente e necessario; anzi è erroneo e ingenera confusione.
Ovviamente, sempre nel rispetto delle altrui convinzioni, oppure per coloro che non si fidano delle mie parole, ed aggiungo, di quei servi che più velocemente della luce cancellano i miei post, a loro consiglio di rileggere il mio articolo dove commentavo la circolare e la riportavo nella sua originaria interezza, scaricabile.
La lunga notte dei bambini in strada Sì, bambini in strada No
Dimostro, con documenti pubblici, che il prof. Conte e lo stesso Viminale con la ministro Lamorgese, andarono nel pallone: quella sera, durante la notte del 31 marzo, infatti, il testo della nota illustrativa della Circolare, comparsa sul sito web del Ministero, seppur scritta col classico stile dell’orwelliano libro 1984, venne cambiato ben 4 (quattro) volte :
- alle 20:45 [vedi screeshot sotto] del 31 marzo;
- alle 1:00 della notte che seguiva;
- alle 10:03 della mattina;
- infine (?) ancora alle 13:25 del 2 aprile.
Jogging No, ma forse Sì, Ma resta No
Come se non bastasse, un tweet del Ministero inizialmente lanciò l’indicazione dell’ulteriore allentamento delle misure restrittive tale da consentire lo jogging (seppur vietato in circolare) !
CHE GRANDE AUTOGOL !
Tanti i giornali che frettolosamente si sperticarono ad amplificare la lieta novella:
- La Gazzetta dello Sport,
- Avvenire,
- il Giornale di Sicilia, salvo poi a rettificare dopo il messaggio a reti unificare del signor Giuseppe Conte.
Virus Orwell si diffonde sempre più tra i media di regime, viene da dire !
Oggi scadono i termini di vigenza delle circolari e dei decreti emanati dai presidenti di quattro regioni che limitano il suddetto allentamento.
Salvo novità o colpi da maestri, in Italia e quindi anche in Sicilia, l’ora d’aria o passeggiata nei dintorni di casa, in favore bambini reclusi ai domiciliari, seppur accompagnati da un genitore, è consentita.
Perché è consentita ?
I luminari della medicina la considerano salutare necessità, al pari ed anche di più dell’accompagnare il genitore maturi al supermercato dove il rischio di impattare il virus invece c’è !
Ormai lo sappiamo in tantissimi, i virus (da non confondere con i vairus) sono presenti nell’aria nei locali chiusi ed essendo il supermercato un ambiente chiuso è un pericolo soggiornarvi coi nostri figli minori (lo ha già spiegato e rispiegato chiaramente Paolo Barnard) !
Insomma, il signor Giuseppe Conte, quando prova ad ubbidire al più forte, non ne azzecca una!
Don Conte personaggio manzoniano
Condivido, coi miei pochi lettori di quest’epoca fatta di strilloni e di associati al popolo bue, questa prosa del Manzoni che mi sovvenne ascoltando don Giuseppe Conte:
« Il nostro Abbondio non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s’era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d’essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro. Aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai parenti, che lo vollero prete. Per dir la verità, non aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava: procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita e forte, gli eran sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. […] Il suo sistema consisteva principalmente nello scansar tutti i contrasti, e nel cedere, in quelli che non poteva scansare. Neutralità disarmata in tutte le guerre […]. Se si trovava assolutamente costretto a prender parte tra due contendenti, stava col più forte, sempre però alla retroguardia … ».
(I Promessi Sposi, capitolo I)
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