Contro l’aumento dei prezzi, le famiglie tagliano la spesa
« L’emergenza prezzi sta modificando profondamente le abitudini delle famiglie italiane, determinando non solo un drastico taglio della spesa, ma anche un cambiamento nei comportamenti dei cittadini », dichiara Assoutenti [1].
Che poi spiega: nel settore alimentare, « su base annua le vendite scendono del -3,1% in volume, a fronte di una spesa per cibi e bevande che sale in valore del 5,5%. Questo significa che, al netto degli effetti dell’inflazione, le famiglie tagliano la spesa alimentare per complessivi 4,4 miliardi ».
« La situazione di debolezza dei consumi », è confermata da Federdistribuzione.
Ciò evidenzia – commenta Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione – « una situazione economica che rimane complessa per le famiglie, nonostante il rallentamento dell’inflazione » [2].
E, infatti, scrive Il Fatto Quotidiano, « sempre peggio. Prosegue la discesa dei consumi delle famiglie italiane strette tra prezzi che corrono e stipendi immobili » [3].
Anche « per l’e-commerce si rileva della prima contrazione da oltre un anno, a partire da giugno 2022 », così come per informatica, telecomunicazioni e telefonia.
Il giornale poi riporta: « l’Istat segnala oggi che […] rispetto al settembre 2022 invece si è speso l’1,3% in più ma si è comprato il 4,4% in mendo in quantità », in sostanza dando conforto a questo dichiarato da Assoutenti.
Non pervenuti commenti in merito da parte del governo guidato dal leader conservatore Giorgia Meloni. E’ vero: ai ricchi non interessano i poveri !
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Fonti e Note:
[1] Assoutenti, 8 novembre 2023, “Italiani sempre più attratti dai discount alimentari, vendite +9,2% nel 2023”.
[2] Federdistribuzione, 7 settembre 2023, “Consumi ancora in negativo, Marca del Distributore difende il potere di acquisto”.
[3] Il Fatto Quotidiano, 8 novembre 2023, Mauro del Corno, “Cinghia sempre più stretta per gli italiani. Consumi, alimentari e non, in calo anche a settembre”.
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