Coronavirus : prove tecniche soft di dittatura ?

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Ieri il nemico era il coronavirus.
Per battere questo nemico invisibile i sapienti ci dissero e ripetereno, fino alla nausea, che serviva il nostro confinamento ai domiciliari, pur senza il braccialetto elettronico.

La durata stabilita per la quarantena era di 14-21 giorni, sino al 3 aprile, ma l’emergenza sanitaria, vera o presunta, non è cessata anche dopo cotanta restrizione.

In buona sostanza, il confinamento non ha risolto il problema.

Oggi il nemico è l’irresponsabile, precisamente è colpa sua se la quarantena non ha risolto il problema. E’ colpa sua se lo stato di emergenza ed il confinamento, viene prorogato, prima fino al 13 aprile e poi fino al 16 maggio, insomma sine die.

Per battere questo nemico, i sempre più numerosi sapientoni ora ci dicono che è necessario fare scendere in campo (NdR : Silvio docet) l’esercito per dare forza concretamente all’intimidazione, militarmente !

I falsi dilemmi, la scelta obbligata, sono tipici di una dittatura

Nessuna scelta, l’uno o l’altro : ammalarsi o il confinamento, gli irresponsabili o l’esercito.

Un interessante video dello psicoterapeuta Roberto Ruga del 17 febbraio 2019 – quindi evidentemente non registrato in risposta all’attuale situazione – sostiene : « quali sono i trucchi più diffusi per manipolare la mente delle persone e indurle in errore ? […] abbiamo i cosiddetti falsi dilemmi che consistono nel far credere che esistano solo due alternative costringendo la vittima a scegliere tra queste due alternative, a sceglierne una. Quando, in realtà, avrebbe la possibilità di scegliere più alternative ».

« Questo è tipico delle dittature – prosegue il dottor Ruga – è tipico dei dittatori che chiedono alla gente se sono dalla loro parte o dalla parte del nemico, come se la scelta possibile fosse solo tra queste due alternative ».

C’erano alternative al confinamento tout court dell’intera popolazione ?

C’erano, ci sono e ci saranno alternative tra l’ipotetico nemico ( il coronavirus, l’irresponsabile ) e l’obbedire ciecamente allo sceriffo, al dittatorello, di turno ?

  • Confinamento dei soli malati, se certificati da sintomi e tamponi positivi ?
  • Confinamento dei soli soggetti a rischio ( anziani, ipertesi, uomini e lombardi ) ?
  • Obbligo di tampone per i lavoratori ?
  • Aumento dei posti di terapia intensiva ?
  • Divieto di assembramento in luoghi chiusi, quali sono i supermercati, gli uffici postali, le banche e le fabbriche ?
  • Fermo dei mezzi di trasporto pubblico a causa del pericoloso assembramento al chiuso ?
  • Obbligo di mascherine e guanti per uscire ?

Le opzioni possibili erano e sono tantissime. A quelle su esposte se ne potevano e possono aggiungere certamente diverse tante altre.

Si è scelta, anzi si è imposta, la più dura, quella che incide sui diritti umani e sui diritti costituzionalmente garantiti : diritto di movimento, di riunione, di culto, di educazione, di attività economica.

Perché ? La garanzia è scaduta ?

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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