Coronavirus : qualcuno sta dando i numeri. Allarmismo: “cui prodest” ?

Incompetenza, incoscienza, o semplice calcolo di convenienza politica ?

Perché i giornali main-stream s’affannano a dare numeri sempre più allarmistici sul problema sanitario della diffusione del nuovo coronavirus SARS-CoV-2 (che c’è) ?

Perché il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte non li smentisce e, sia pure usando toni pacati, contribuisce ad accrescere il clima di paura nel Paese ?

Cui Prodest ?

E, a Messina, il sindaco Cateno De Luca prepara l’ordinanza che prevede il coprifuoco !

C’è gente, non considerando altra gente più vicina a noi, come il populista sindaco di Messina Cateno De Luca [1] che reclama oggi il coprifuoco !

« Le misure straordinarie del Premier Conte sono acqua fresca perché non garantiscono un contenimento drastico del virus – dichiara alla stampa – e soprattutto risultano contraddittorie. Ribadisco il concetto essenziale di coprifuoco, quello che invece Conte non utilizza, rendendo il suo provvedimento monco ».

Ma i fatti e le riflessioni che voglio portare alla vostra attenzione sono altre.

In Italia abnorme percentuale di decessi rispetto al numero dei contagiati ? Dato allarmistico ?

In Italia, ad ieri 11 marzo, si contavano – dati ufficiali WHO, cioè l’Organizzazione Mondiale della Sanità [2] (a cui ovviamente li comunica lo Stato italiano, magari con lieve ritardo), – 10.149 casi confermati di infezione da SARS-CoV-2 (popolarmente denominato solo “coronavirus”) e 631 casi di morte. Si tratterebbe di un incredibile rapporto del 6,2 % di esito mortale della malattia rispetto al numero degli infetti.

In verità, l’aggiornamento delle ore 17:00 di ieri 11 marzo, a cura del Ministero della Salute [3], risulta ancora più allarmante : 12.462 casi totali di infezione in Italia (di cui però 1.045 soggetti sono già guariti) e 827 morti (ovvero 6,6% di morti su infetti).

La comunicazione main-stream non evidenzia questa percentuale e la diversa, e notevolmente più bassa, percentuale presente in altri Paesi.

Vediamo il dato di qualche altro Paese dalla stessa fonte WHO, a titolo d’esempio:

  • In Cina è il 3,9% il rapporto tra contagiati e deceduti (80.955 casi positivi, 3.162 morti);
  • Iran 3,6% (8.042, 291);
  • Corea del Sud 0,77% (7.755, 60);
  • Francia 1,8% (1.774, 33);
  • Spagna 2,2% (1.639, 36);
  • Germania 0,15% (1.296, 2);
  • Stati Uniti d’America 3,6% (696, 25);
  • Giappone 2,1% (568, 12);
  • Svizzera 0,6% (491, 3);
  • Belgio 0% (267, 0).

L’italico allarmante dato del 6,2% (o addirittura 6,6%) appare subito anomalo, fuori media. E’ dunque credibile che la Sanità italiana sia peggiore di quella iraniana nell’affrontare il SARS-CoV-2 (coronavirus) ?

La risposta la fornisce il dott. Angelo Borrelli, Commissario all’Emergenza coronavirus, in un’intervista riportata sempre ieri 11 marzo, sia su Repubblica che su Il Fatto Quotidiano [4] ma poco evidenziata.

« L’Istituto Superiore della Sanità è al lavoro sui decessi – dichiara -. Per ora non abbiamo dati certi, bisognerà acquisire le cartelle cliniche » per confermare in che misura il coronavirus SARS-CoV-2 abbia un ruolo diretto nelle morti.

Un modo abbastanza chiaro per dire che il numero 631 morti (rettificato ora in 827) non è, al momento, attendibile.

Perché ne viene consentita la diffusione incontrollata, allora ?

Repetita iuvant: perché dare in pasto al pubblico predetti numeri allarmistici se non verificati ?

Cui Prodest ?

In Italia abnorme numero di ospedalizzazioni ? La Sanità Pubblica deve collassare ?

« 1 malato su 5 è ospedalizzato », dichiara ancora il WHO, cioè l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ovvero il 20%.

Una dettagliata ricerca di Tomas Pueyo su “Medium” [5], che pur sostiene la necessità del “distanziamento sociale”, conferma : « Circa il 20% dei casi richiede il ricovero in ospedale, il 5% dei casi richiede l’Unità di terapia intensiva (ICU) e circa l’1% richiede un aiuto molto intensivo, con elementi quali ventilatori o ECMO (ossigenazione extracorporea) ».

Perché in Italia la percentuale di “ospedalizzazioni per sintomi” è più che doppia (46,8%, 5.838 su 12.462 infetti all’11 marzo) ?

Perché mettere a rischio concreto di collasso il Sistema Sanitario Pubblico Nazionale ?

Cui Prodest ?

Note:

[1] E, questa sera a partire dalle ore 19.00, in diretta dalla pagina Facebook De Luca Sindaco di Messina, si affronterà l’argomento (!!!).

Credits : Photo by Lucrezia Carnelos on Unsplash

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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