Costituzione: No a riforma voluta da un Parlamento illegittimo
«La questione del “referendum costituzionale” del prossimo 4 dicembre 2016, necessario per l’insufficiente maggioranza con cui è stata approvata la Legge di riforma della Costituzione, sta scaldando il dibattito politico in piazze, teatri, salotti tv (magari meno qui a Trapani che altrove).
A trenta giorni circa dal voto – per la validità del quale non serve un “quorum” minimo di votanti -, si susseguono attacchi fra le parti, insulti, violente cariche di polizia su manifestanti, insomma si è diviso un Paese, quando, invece, la Costituzione dovrebbe essere quel “Contratto” supremo che unisce un Popolo», sostengono quelli del Movimento civico cittadino “A Misura d’Uomo”.
«Prepotenza della maggioranza e divisione dell’elettorato sono, dunque, i doni di un Parlamento illegittimo. Infatti la cosiddetta riforma costituzionale Renzi-Boschi è stata deliberata da un Parlamento eletto sulla base di una Legge, “il porcellum”, dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale con la nota sentenza n. 1 del 2014», spiega il movimento civico trapanese.
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, «il Parlamento avrebbe dovuto essere sciolto, per ottenerne, con le elezioni, uno nuovo che fosse Costituzionalmente legittimo – prosegue la dichiarazione di “A Misura d’Uomo” – e in ogni caso non avrebbe dovuto legiferare in materia di riforme e ancor più in materia di riforme Costituzionali».
«Quindi una riforma non condivisa, che innalza il livello della tensione sociale, e che è priva della necessaria legittimazione Costituzionale da parte di chi la propone. Una riforma pessima».
«Per questo, ed altri motivi, il movimento civico trapanese “A Misura d’Uomo” voterà, ed invita a votare, “NO” al referendum del 4 dicembre».
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