Covid: Per Gimbe, Draghi inefficiente come Conte

Mario_Draghi

« A pagare il conto più salato, come sempre, è la scuola », così conclude Nino Caltabellotta, presidente della fondazione Gimbe, il nuovo periodico report [1] sull’andamento nel nostro Paese dell’epidemia influenzale Covid-19 presentato stamani.

La fondazione esprime una chiara delusione rispetto alle decisioni del nuovo governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi che – spiega il tecnico – « non segna affatto il cambio di passo auspicato ».

Gimbe, 2 milioni di dosi restano in frigo per l’incapacità delle Regioni

Da un canto, Caltabellotta sottolinea come i fatti mettano in evidenza che « la campagna vaccinale stenta a decollare non solo per i noti ritardi di produzione e consegna delle dosi, ma anche per difficoltà organizzative di molte Regioni ».

In proposito, segnala che « quasi 2 milioni di dosi [ dei vaccini consegnati rimangono ] ancora inutilizzate ». Si riferisce, in particolare, ai vaccini Moderna e AstraZeneca forse « per rinunce selettive a questi vaccini ».

Autore Tabella: Fondazione Gimbe

Dall’altro però, e questa è invece una responsabilità del Governo, « il sistema delle Regioni “a colori” resta di fatto immutato, così come le misure per la maggior parte delle attività produttive e commerciali ».

Gli unici quindi a pagare l’incapacità del Governo di disubbidire ai dettati dei “sindacati” Padronali ( Confindustria, etc ) sono coloro cui non sarà assegnato alcun ristoro per il diritto umano all’istruzione di fatto per molti cancellato: gli studenti. Gli unici, altresì, senza un padrino politico o sindacale che li rappresenti e difenda.

La fondazione Gimbe avvisa: No all’uso off-label dei vaccini!

Il presidente della fondazione Gimbe, inoltre, nel comunicato bacchetta il Governo sulla ventilata ipotesi di somministrare un’unica dose di vaccino Pfizer o Moderna al fine di accelerare la campagna vaccinale: « si tratterebbe di un uso off-label del vaccino, con risvolti sul consenso informato e sulle responsabilità medico-legali ».

Benché i dati dei decessi classificati “con Covid” siano in calo ( 1.940 nel periodo 24 febbraio – 2 marzo contro i 2.177 della precedente, -11% ), i ricoveri in terapia intensiva risultano in aumento ( 2.327 contro 2.146, + 8% ) e Nino Caltabellotta continua a lanciare inascoltati allerta alle Autorità.

E che problema c’è per il Governo?

Tanto basta proclamare zone rosse e chiudere le scuole e il problema è mediaticamente risolto ! D’altro canto, le scuole non sono un “servizio essenziale” come lo sono i tabaccai, le chiese, i cinema, i live-club, le scuole guide, ad esempio !

Quelli sì che devono restare aperti, lì no che si diffonde l’influenza Covid-19 !

Fonti e Note:

[1] Fondazione Gimbe, 4 marzo 2021, “Coronavirus: parte la terza ondata. Zone rosse locali in ritardo e campagna vaccinale che non decolla”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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