Dal 2015, il Kyiv Post accusava Europa d’indifferenza

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« Le accresciute tensioni [ tra Ucraina e Russia in Donbass, NdR ] hanno già spinto l’Unione Europea a rilasciare una dichiarazione di condanna delle continue violazioni del cessate il fuoco », scriveva sette anni fa il Kyiv Post [1].

Le giornaliste del giornale ucraino lamentavano, tuttavia, come « l’Occidente si attiene al suo mantra di essere “profondamente preoccupato”, che molti in Ucraina vedono come nient’altro che l’indifferenza che favorisce l’aggressore russo ».

La sostanziale indifferenza dell’Unione Europea nei confronti del conflitto “a bassa intensità” [2] che ardeva ai propri confini è quindi una delle cause della guerra attuale.

Kyiv Post: dopo accordi “Minsk II” la gente continua a morire!

Un’indifferenza rispetto ad accordo siglato dalle parti in conflitto, il Minsk II [3], e mai attuato. Da nessuna delle parti.

Le giornaliste del Kyiv Post erano esplicite nella loro denuncia: « Sei mesi dopo l’ultimo accordo di Minsk … più di 1.000 persone sono state uccise da quando Russia e Ucraina hanno firmato l’accordo di “pace” [ il Minsk II, NdR ] ».

« E ci saranno molte altre morti a venire. Coloro che osservano da vicino la guerra dicono che non c’è fine al conflitto in vista », avvisavano sin dal 2015 le giornaliste ucraine.

Fonti e Note:

[1] Kyiv Post, 13 agosto 2015, “Deadlock: Six months after Minsk II, Kyiv stymied by ‘peace’ deal as death toll rises”.

[2] Unimondo, 24 aprile 2016, “Guerre a bassa intensità (ma non meno tragiche)”.

Per come riportava nel 2016 Unimondo, « Secondo il sociologo messicano Adrián Galindo de Pablo i conflitti a bassa intensità si sviluppano lungo tre principali fronti:

  • quello militare, che privilegia interventi militari di tipo chirurgico;
  • quello delle istituzioni militari e civili, … infiltrandosi nelle comunità per minare le basi d’appoggio ai movimenti contro-egemonici;
  • infine il fronte dell’opinione pubblica, che mira a gettare discredito sul nemicoattraverso un controllo massivo dei mezzi di comunicazione ».

[3] Wikipedia,Protocollo di Minsk II”,

Il testo del protocollo era composto da 13 punti, di seguito quelli più significativi:

  • Assicurare un cessate il fuoco bilaterale immediato dal 15 febbraio 2015;
  • Effettuare la liberazione e lo scambio di tutti i prigionieri e di coloro che sono stati illegalmente arrestati;
  • Effettuare la riforma costituzionale in Ucraina che preveda una legislazione permanente sullo status speciale delle aree autonome delle regioni di Donetsk e Lugansk e  il diritto all’autodeterminazione linguistica;
  • Deliberare la conduzione delle elezioni locali, con l’osservanza degli standard OSCE;
  • Ritiro di tutte le formazioni armate straniere, inclusi i mercenari, e dei veicoli militari.
  • Disarmo di tutti i gruppi illegali.

Ogni punto successivo era chiaramente conseguente del precedente. Nessuno è stato attuato, o comunque attuato del tutto.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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