DDL 1660 – Stato di polizia, opposizioni assenti
«Questa sera la Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza [162 voti a favore e 91 contro, NdR] il Ddl 1660, col quale senza troppi giri di parole, si istituisce in Italia lo stato di polizia». Così scrive Medicina Democratica a commento della notizia [1].
A unificare le lotte contro il DDL 1660 in «Un movimento comune (come chiamarlo?) dentro e fuori». E’ l’invito del Collettivo “Il Rovescio”. L’oggetto della lotta, stavolta, è quella «legge “elmetto-manganello”» [2], come la chiamano loro, che il governo Meloni ha fatto approvare alla Camera e s’appresta a trasferire al Senato per l’adozione definitiva. Per “Il Rovescio”, si tratta di «un attacco senza precedenti al conflitto sociale». In particolare, il collettivo contesta «l’aumento drastico delle pene (gli esempi forse più clamorosi: condanne fino a 20 anni di carcere se si entra in modo “minaccioso” in un cantiere delle Grandi Opere; il reato di “terrorismo della parola” con cui colpire la pubblicazione di testi di “istigazione” a pratiche di sabotaggio)».
«La maggioranza non si è fatta mancare un ordine del giorno che impegna il governo a istituire un tavolo tecnico per l’introduzione della castrazione chimica in Italia in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali. È la ciliegina sulla torta panpenalista, che contiene altre forzature allo stato di diritto», commenta Osservatorio Repressione [3], sempre a proposito del DDL 1660.
La denuncia di Osservatorio Repressione accusa pure le finte-opposizioni del PD e dei M5S: «Al di là di un voto contrario puramente di bandiera non hanno mosso un dito per contrastare realmente le nuove leggi “fascistissime”. Anzi: su circa 160 parlamentari, al momento del voto a Montecitorio l’”opposizione” ne aveva in aula soltanto 91!!!».
Secondo Pungolo Rosso [4], poi «l’altra faccia della medaglia è costituita da un insieme di norme che assicurano, oltre l’aumento dei loro poteri, la totale impunità per le forze di polizia mettendole al riparo da ogni responsabilità per i loro comportamenti, inclusi i casi sempre più frequenti di “abuso in divisa”, punendo duramente ogni forma di resistenza al loro operato, e attribuendogli il diritto di portare armi anche fuori servizio».
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Fonti:
[1] Medicina Democratica, 19 settembre 2024, “Cento anni fa, non cominciò tutto in modo analogo ?”.
[2] Il Rovescio, 18 settembre 2024, “Blocchiamo il DDL “elmetto-manganello”. Una proposta”.
[3] Osservatorio Repressione, 19 settembre 2024, “Ok al Ddl 1660 sulla sicurezza”.
[4] Pungolo Rosso, 16 settembre 2024, “Il DDL 1660: vivisezione di una legge liberticida”.
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