Decide il Popolo: domenica 5 referendum in Svizzera

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Non sarà quello sulla “Legge Covid-19” l’unico referendum a svolgersi in Svizzera domenica 13 giugno.

In un Paese, quale quello della Confederazione elvetica, dove il ricorso alla democrazia diretta e quindi al voto referendario è la normalità, saranno infatti cinque i temi sui quali sono chiamati i quasi otto milioni di elettori.

Qui, bastano 50.000 firme per proporre una legge o proporne l’abrogazione. Non poche, comunque, in proporzione agli abitanti. Ma la partecipazione popolare di certo ne agevola l’effettuazione.

I cittadini svizzeri si sono recati alle urne per i referendum 315 volte dal 1848, vale a dire in media due volte l’anno [1].

Quindi, su cosa altro – oltre che sulla “legge covid” – si vota il 13 giugno?

Al voto per fermare l’agricoltura intensiva: stop pesticidi e antibiotici

Una legge di iniziativa popolare in discussione chiede di « proteggere meglio l’ambiente e l’acqua potabile. Chiede pertanto che i contributi statali destinati alle aziende agricole siano assegnati unicamente alle aziende che non utilizzano pesticidi, che non fanno un uso regolare e profilattico di antibiotici negli allevamenti e che sono in grado di nutrire i loro animali esclusivamente con il foraggio di produzione propria » [2].

In proposito, il Consiglio Federale, ovvero il governo svizzero, ha chiesto ai cittadini di votare negativamente.

Ciò perché, a loro parere, « l’accettazione dell’iniziativa potrebbe determinare una diminuzione della produzione agricola in Svizzera. In questo caso, per garantire l’approvvigionamento della popolazione sarebbe necessario aumentare le importazioni di derrate alimentari ». L’ipotesi che, invece, si possa decidere di consumare meno cibo ma più sano e sicuro non sfiora il pensiero del governo elvetico. Per fortuna, oltre il 40% dei componenti il Parlamento sostiene la proposta.

Referendum per vietare produzione e importazione di cibo con pesticidi

Anche una seconda iniziativa popolare si inserisce nel solco della tutela della salute dei cittadini.

« L’iniziativa – infatti – si prefigge di vietare i pesticidi sintetici in Svizzera. Il divieto concernerebbe l’agricoltura, la produzione e la trasformazione di derrate alimentari, la cura di aree verdi pubbliche e di giardini privati, nonché la protezione di infrastrutture quali i binari ferroviari ».

L’iniziativa popolare politicamente indipendente “Per una Svizzera senza pesticidi di sintetici” [3] è stata presentata nel 2018 da un gruppo di persone impegnate, tra cui viticoltori, medici e scienziati, con oltre 120.000 firme valide.

Anche in questo caso il governo suggerisce agli elettori di votare no. Per il Consiglio Federale, infatti, « il divieto violerebbe inoltre accordi commerciali internazionali ». Il 33% dei parlamentari, tuttavia, è favorevole alla proposta.

Il Governo difende la legge che tassa i voli che decollano dalla Svizzera

Al contrario, il Consiglio Federale chiede che i cittadini accettino la nuova legge sul CO2 , che, tra l’altro, prevede l’istituzione di una nuova tassa su tutti i voli aerei che decollano dalla Svizzera. L’imposta oscillerebbe tra i 30 ed i 120 franchi per ogni passeggero ( 27 – 110 euro ). Inoltre, nelle offerte dei voli, le compagnie dovrebbero impegnarsi a « riportare le probabili emissioni dei voli indicandole in CO2 equivalenti » [4].

Due Comitati referendari, tuttavia, s’oppongono perché ritengono che il complessivo provvedimento risulti inutile e costoso.

Referendum per difendere la libertà di pensiero dagli abusi della polizia

L’ultimo referendum per il quale si voterà il prossimo 13 giugno è quello sulla “Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT)” [5].

I promotori del referendum per l’abrogazione della legge, « sostengono che i nuovi mezzi a disposizione non porteranno maggiore sicurezza: al contrario, oltre a violare i diritti dell’uomo e dei bambini ( alcune misure potranno essere prese contro bambini già a partire dai 12 anni ) metterebbero a rischio la separazione dei poteri, permettendo alla polizia di ordinare ed eseguire misure senza l’intervento di un giudice, sulla base di un semplice sospetto. Inoltre, sottolineano il carattere arbitrario di questa legge che può a loro avviso definire “terroristica” ogni attività politica non gradita dal governo ».

Oltre il 40% dei parlamentari condivide l’idea dei Comitati referendari ed è contro la norma.

Ancora una volta, propaganda governativa permettendo, sarà il Popolo svizzero a decidere.

Fonti e Note:

[1] Cancelleria Federale, “Indice cronologico (per scadenza)”.

[2] proposta di “Decreto federale concernente l’iniziativa popolare «Acqua potabile pulita e cibo sano – No alle sovvenzioni per l’impiego di pesticidi e l’uso profilattico di antibiotici»”.

[3] Comitato contro i pesticidi sintetici.

[4] Consiglio Federale, “Legge federale sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (Legge sul CO2)”.

[5] Consiglio Federale, “Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT)”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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Una risposta

  1. Giacomo ha detto:

    La Svizzera è una democrazia compiuta,
    Arriveremo noi italiani a questi livelli di partecipazione popolare ?
    Ci spero, ma ho i molti dubbi.

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