Dopo gli zainetti, ora la Folgore è Sector No Limits

Dopo che coi contestati zainetti scolastici, il brand delle forze armate si associa a un nuovo prodotto: questa volta l’orologio da polso. Non ad un orologio qualsiasi ovviamente, bensì al “Sector No Limits”.

A Milano, ci fa sapere il sito dell’esercito italiano [1], è stato presentato « il nuovo cronografo in edizione limitata dedicato alla Brigata Folgore ».

« Alla base di questa importante collaborazione con l’Esercito italiano, la condivisione di elementi distintivi quali: Adrenalina, Precisione, Tempo, Performance, Audacia, Temperamento », spiega il comunicato dell’esercito, non senza un’abbondante retorica d’antico stampo.

« Dedicato alla celebre Brigata Paracadutisti Folgore – spiegano dalla difesa – , il nuovo segnatempo esprime appieno l’anima sportiva e lo spirito No Limits del brand » e, nello stesso tempo « celebra la forza e il coraggio di quello che può essere definito un corpo d’élite conosciuto in tutto il mondo ».

Il nuovo orologio “Sector Special Folgore” è stato realizzato grazie alla partnership della Sector con l’Esercito Italiano e Difesa Servizi Spa. Difesa Servizi Spa è una società in house del Ministero della Difesa a cui è affidata la valorizzazione dei brand delle forze armate.

Durante la presentazione di Milano, tuttavia, non è stato spiegato se tale “valorizzazione dei brand delle forze armate” abbia una meschina finalità economica, utile a finanziare l’attività della Brigata, ovvero abbia un fine più infido cioè la “normalizzazione” della guerra e la promozione tra i giovani dell’attività militare per giungere al loro reclutamento.

Però poi leggiamo che Fratelli d’Italia e Partito Democratico s’impegnano assieme, come logica tra due partiti di destra, per l’aumento della spesa militare, allora viene da propendere per la seconda ipotesi.

Fonti e Note:

[1] Esercito Difesa, 18 ottobre 2023, “Esercito e Sector No Limits presentano Sector Special Folgore”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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