Draghi e Figliuolo vogliono vaccinare a forza i bambini
Il Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB), un organo del governo, ha pubblicato, lo scorso 29 luglio, un proprio parere dove sostiene che « la vaccinazione sugli adolescenti può salvaguardare la loro salute e contribuire a contenere l’espansione del virus nell’ottica della salute pubblica, in particolare in vista del rientro a scuola » [1].
In tale ottica, per accelerare la vaccinazione dei bambini, il Comitato presieduto dall’ottantenne Lorenzo d’Avack, fu professore universitario di filosofia del diritto, sostiene che « se la volontà del grande minore di vaccinarsi fosse in contrasto con quella dei genitori, […] la sua volontà debba prevalere ».
Curioso sapere che la volontà degli adolescenti dovrà essere indirizzata da « azioni di sensibilizzazione e di educazione degli insegnanti, con attivazione di specifiche iniziative nella scuola ».
Secondo il Comitato dei professoroni di filosofia e di diritto, « per gli adolescenti con patologie e rientranti nelle categorie identificate dal Ministero della Salute (in una lista aggiornata), per le quali la vaccinazione è raccomandata », si potrà giungere a come « extrema ratio, al giudice tutelare » ovvero a togliere la patria potestà genitoriale.
Non è dato capire sulla base di quali dati scientifici si basino le affermazioni del Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB).
In verità, i fatti sono ben altri.
I fatti: i bambini non si ammalano gravemente e l’immunità di gregge non esiste
Qualche sia il fine di questa “vaccinazione di massa” dei bambini non è dato sapere. Non certo la loro personale salute, dato che dall’influenza Sars-Cov-2 non han nulla da temere.
Ammontano solo a trenta ( 14 0-9 anni più 16 10-19 anni) i casi di decessi imputati al Covid-19 di giovani sotto i 20 anni d’età, infatti, ammontano – secondo l’Istituto Superiore di Sanità [2].
Su una popolazione italiana di 10.596.502 under 20 [3], stiamo parlando di una percentuale del 0,0002831%.
Se poi si indaga su questi 30 casi, si conterebbero che sulle dita di una mano i sani ovvero coloro che non avevano patologie pre-esistenti.
Allora la “vaccinazione di massa” dei bambini serve almeno a contribuire alla cosiddetta “immunità di gregge”?
« Questo il concetto non è perseguibile. Ma non lo è stato fin dall’inizio. Non solo adesso”, assicura Stefania Salmaso, epidemiologa dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie), ospite di ‘Agorà Estate su Rai3 », per come riporta l’agenzia di stampa AdnKronos [4].
Illegale il parere dei professori di Bioetica: viola la legge sul consenso informato
Non si può non rilevare, infine, che quanto statuito dai professoroni del Comitato per la Bioetica è totalmente illegale. L’articolo 3 della legge n. 219/2017, infatti, recita espressamente che « il consenso informato al trattamento sanitario del minore è espresso o rifiutato dagli esercenti la responsabilità genitoriale» sia pure anche « tenendo conto della volontà della persona minore ».
Eppure, il Comitato per la Bioetica insiste: « la vaccinazione rimane un dovere morale e civile, come autorevolmente sottolineato dal Presidente Mattarella » [5].
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Fonti e Note:
[1] Comitato Nazionale per la Bioetica, 30 luglio 2021, “Vaccini e adolescenti”.
[2] Epicentro, Istituto Superiore di Sanità, “Epidemia COVID-19 Aggiornamento nazionale 28 luglio 2021”.
[3] Tuttitalia, “Popolazione per età, sesso e stato civile 2020”.
[4] AdnKronos, 2 agosto, “Covid, Salmaso: Immunità gregge non c’è, protetti solo i vaccinati”.
[5] FronteAmpio, 28 luglio 2021, “L’incoerente appello alla vaccinazione di Mattarella”.
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