Drin Drin: Le proposte shock del nuovo movimento

Camera - Movimento Drin Drin

Uscire dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare, dotarsi di testate atomiche da acquistare dal Pakistan, ridurre la spesa pensionistica, cancellare il dibattito sul salario minimo e anzi liberalizzare ulteriormente il mercato del lavoro abolendo la contrattazione nazionale. Sono alcune delle proposte avanzate da Alberto Forchielli e Michele Boldrin durante la conferenza stampa di presentazione del movimento Drin Drin, tenutasi giovedì scorso alla Camera dei deputati.

Tra le idee avanzate, anche l’ingresso di 300.000 immigrati l’anno per garantire manodopera giovane alle aziende, concedendo loro la cittadinanza in linea col referendum cui a breve saremo chiamati al voto, e, al tempo stesso, il blocco militare dell’immigrazione illegale.

Le posizioni espresse dai fondatori non sono provocatorie: sono, dicono, coraggiose ma ovvie rispetto ai problemi del Paese. Tuttavia sollevano preoccupazioni, soprattutto per la visione dell’uomo ridotto a semplice forza produttiva a basso costo e per l’approccio aggressivo su economia e difesa.

Di seguito la clip sulla scioccante dichiarazione sul nucleare militare.

L’organizzazione interna del movimento

Drin Drin, non è ancora un partito, ma un “incubatore politico” di orientamento centrista e liberale, attivo dallo scorso settembre. «Vogliamo rappresentare un’Italia giovane e produttiva, che rifiuta il declino e cerca crescita concreta», hanno dichiarato i fondatori.

Se il movimento raggiungerà 15.000 iscritti, verrà organizzato un congresso per definire una piattaforma politica strutturata. L’obiettivo è collaborare con formazioni esistenti come Più Europa e Azione, senza perdere autonomia.

Al momento, il movimento conta 10.000 iscritti, di cui 240 impegnati ogni giorno nella gestione dell’associazione. Il team di comunicazione è composto da 50 volontari, che sviluppano strategie per diffondere il messaggio. Un ruolo centrale lo ha la piattaforma Discord, dove sostengono avere 5.000 utenti registrati (il canale è “segreto”), e dove si svolgono dibattiti e si elaborano proposte.

Il lavoro programmatico è affidato a 16 gruppi tematici, nei quali 400 membri elaborano documenti su temi nazionali, confrontandosi sia online, su Discord, che in incontri settimanali dal vivo. Inoltre, 70 persone sono impegnate sul territorio per promuovere l’iniziativa e radicarla nelle province.

Chi sono i fondatori di “Drin Drin”

Il movimento nasce da un’idea di Alberto Forchielli, consulente finanziario settantenne e opinionista del vlog Inglorious Globastards, attivo dal 2018 con oltre 23.200 iscritti. Il secondo fondatore, Michele Boldrin, economista italo-americano di 69 anni, è noto per i suoi interventi su giornali e YouTube, dove il suo canale conta 72.600 iscritti.

Boldrin in passato è stato coordinatore del movimento “Fare! Per Fermare il Declino”, nato nel 2012 e dissoltosi nel 2014. Tra i motivi del fallimento, il caso del presidente Oscar Giannino, che fu costretto a dimettersi dopo essere stato smascherato per aver millantato titoli accademici inesistenti. Lo scandalo penalizzò il risultato elettorale del 2013, quando “Fare!” ottenne solo l’1,12% alla Camera. Successivamente, il movimento confluì senza successo nella lista di Mario Monti per le elezioni europee.

Le proposte del movimento su economia e difesa, così come la visione del lavoro e dell’immigrazione, delineano un’idea di società fortemente divisiva. Se Drin Drin riuscirà a imporsi come forza politica strutturata o rimarrà un fenomeno di nicchia, lo diranno i prossimi mesi.

Unisciti alla conversazione …

Un post è solo l’inizio di una conversazione! Partecipa attivamente con un tuo commento nell’area più giù e costruiamo insieme nuove idee e questa Comunità.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *