End Fossil occupa l’Uni Pisa e discute di decrescita

Un dibattito, dal titolo “Decrescita: la soluzione?” e promosso da End Fossil, s’è tenuto, negli scorsi giorni, all’Università di Pisa, al Polo Carmignani.

L’evento si è associato ad una breve occupazione dei locali promossa dagli stessi studenti aderenti ad End Fossil e finalizzata, tra l’altro, a richiedere all’autorità universitaria la cessazione di ogni relazione con le aziende del fossile.

End Fossil Italia sostiene d’identificare « la responsabilità in un modello di sviluppo dominato dalla continua ricerca del profitto a discapito delle classi oppresse » [1].

Tornando al dibattito, Decrescita ne ha pubblicato alcuni stralci.

Decrescita: se occorre passare dalle parole ai fatti, quali spreco tagliare?

Tra gli intervenuti, riporta il sito Decrescita, v’è stato quello di Simone D’Alessandro, docente di economia dell’Università di Pisa. Questi ha affermato come « la transizione non si possa realisticamente attuare semplicemente sostituendo i combustibili fossili con le rinnovabili ma mantenendo lo stesso livello di consumi, anche perché abbiamo una scarsità di risorse per le rinnovabili » [2].

Anche per Riccardo Mastini, del Politecnico di Milano, « uscire dal fossile non deve voler dire soltanto decarbonizzare ma passare a un minor utilizzo di energia. Del resto la crescita, oltre a rendere impossibile la decarbonizzazione, non elimina la povertà, come a volte banalmente si sostiene, ma anzi fa diventare i ricchi ancora più ricchi ».

In altre parole: produrre meno, consumare meno.

L’ultimo intervento è stato quello di Letizia Molinari, classe 1998, laureata in psicologia e studentessa alla Sciences Po di Parigi, appartenente all’associazione Alter Kapitae, un’associazione per la decrescita prospera. Dalla sua prospettiva europea, Letizia ha suggerito che « la decrescita dovrebbe andare a costituire il framework per tante battaglie ».

Una di queste battaglie potrebbe essere, perchè no, quella di una “decrescita digitale” dato l’enorme consumo energetico delle aziende ad alta tecnologia, incluso le piattaforme social. Ma siamo capaci di abbandonare “servizi” quali Facebook o Instagram, tanto per citare due tra i più grandi ed energivori ?

Da tutti gli interventi, in sostanza, è chiaramente emersa la consapevolezza del fatto che il termine “crescita sostenibile” è solo un ossimoro e che quindi effettivamente la decrescita è l’unica strada per difendere l’ambiente di vita.

Fonti e Note:

Credits: Photo by Li-An Lim on Unsplash

[1] End Fossil Italia: sito web.

[2] Decrescita, 23 novembre 2023, “Decrescita: la soluzione?”.

Natale-Salvo-BN

Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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