StreamYard: La Piattaforma facile per creare video e dirette

Una parte significativa degli utenti del web preferisce guardare video piuttosto che leggere testi per informarsi. Secondo vari studi, tra il 60% e il 75% delle persone sceglie i video anziché leggere articoli lunghi su giornali online.

Per aiutare i creatori di contenuti nella realizzazione di video o trasmissioni in diretta, esistono diverse piattaforme software, come Google Meet, MS Teams, Zoom, Skype e WhatsApp. Tuttavia, tutte queste piattaforme hanno una limitazione comune: bisogna registrarsi con un account o scaricare un’app.

Streamyard è una piattaforma innovativa che permette di registrare e trasmettere video e audio in modo professionale, senza dover scaricare software. Si può usare direttamente il proprio browser (anche se StreamYard consiglia Google Chrome e MS Edge per una maggiore compatibilità, funziona anche su Brave, disattivando alcune protezioni).

Streaming e registrazioni con ospiti a distanza

Come le altre piattaforme, Streamyard permette di fare dirette con ospiti da remoto. Però, offre un’esperienza di qualità superiore sia per l’audio che per il video (HD 720). Inoltre, è possibile non solo realizzare una video diretta ma anche registrare i video per condividerli successivamente.

Con StreamYard, invitare ospiti è facile: basta inviare un link e gli ospiti possono partecipare cliccando sul link dal loro browser, senza dover scaricare applicazioni o creare account. La piattaforma supporta fino a sei partecipanti nella versione gratuita e permette di condividere schermi e file video. L’host (la persona che organizza la diretta) ha sempre il controllo completo sull’audio e sulla disposizione dei partecipanti sullo schermo, grazie a vari strumenti personalizzabili.

Registrazioni di alta qualità

Un grande vantaggio di StreamYard rispetto a piattaforme come Zoom o Skype è la qualità delle registrazioni. Le registrazioni vengono salvate sia sul computer che nel cloud (con un limite mensile di 5 ore per la versione gratuita), per poterle utilizzare in post-produzione.

Streaming su più piattaforme contemporaneamente

StreamYard permette di trasmettere il contenuto contemporaneamente su diverse piattaforme – scegliendo tra due per la versione gratuita – tra Facebook, YouTube, LinkedIn, Instagram, Twitch, Twitter (X) e molte altre. Durante la diretta, è anche possibile mostrare i commenti del pubblico sullo schermo, per rendere l’interazione più coinvolgente. Inoltre, se si vuole un maggiore controllo sul contenuto, è possibile trasmettere video preregistrati, mantenendo comunque l’interattività tipica di una diretta.

Personalizzazione del brand senza competenze di design

Uno degli aspetti più interessanti di StreamYard è la possibilità di personalizzare l’aspetto grafico della piattaforma, ad esempio come disporre le immagini e i nomi degli ospiti. Nelle versioni a pagamento (piuttosto care: si parte da 35,99 dollari al mese), gli utenti possono aggiungere il proprio logo, cambiare i colori e inserire video di introduzione e conclusione per un tocco professionale, senza bisogno di competenze in design.

Qualità audio professionale

StreamYard offre anche funzionalità avanzate per migliorare l’audio delle trasmissioni e delle registrazioni. È possibile disattivare la cancellazione dell’eco per un audio più naturale, inserire musica di sottofondo senza diritti d’autore, e usare l’intelligenza artificiale per ridurre il rumore di fondo. Il bitrate audio può arrivare fino a 256 kbps, garantendo un suono cristallino.

Conclusione

StreamYard è una soluzione potente e facile da usare per chiunque voglia creare contenuti video professionali. È ideale per streaming in diretta, registrazioni di podcast, interviste e webinar, ed è perfetto per chi cerca qualità e interazione con il pubblico, senza complicazioni tecniche.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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