Francesco esalta il “Fratello Universale”, la Lega alza i muri
Sabato a Catania s’è svolta l’immaginabile carnevalata : i leader della Destra populista italiana si sono radunati davanti il Tribunale etneo per contestare il diritto di essere giudicati da un magistrato.
Antonio Tajani ( Forza Italia ), sul social Twitter, ha reclamato il « diritto della politica di prendere decisioni » e sostenuto che « il potere giudiziario non può sostituirsi a quello esecutivo e legislativo ». Il leader xenofobo Matteo Salvini ( Lega Nord ), aggiungeva le sue surreali conclusioni : « Ogni italiano sapeva che, votando Salvini e la Lega, avremmo controllato sbarchi e chiuso i porti ».
Affermazioni che vorrebbero far passare l’idea, palesemente fascista, di un Potere politico al di sopra della Legge e di una Legge che si deve piegare, di volta in volta, al voto elettorale in una sorta di continuo scrutinio di piazza “Gesù o Barabba”.
Allucinante !
E i commenti social condividono questa mia sensazione.
Il leghista : Gli immigrati sono un tumore!
E, mentre il centro-sinistra ricordava nella stessa giornata l’anniversario nero della morte, nei pressi di Lampedusa, di 389 migranti eritrei avvenuta sette anni fa, nel 2013, l’altra leader neo-fascista, Giorgia Meloni ( Fratelli d’Italia ) cinicamente pubblicava il post : « difendere i confini, proteggere gli italiani ». Gli faceva eco il sindaco leghista di Ferrara, Alan Fabbri, che così dicendo infanga la sua città : « i clandestini sono il tumore da sradicare ».
Disumani !
Affermazioni postate sui social l’indomani del 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza voluta per ricordare l’azione politica coraggiosa e pacifica di Gandhi.
Con ciò, non voglio difendere un centro-sinistra ipocrita.
Il 3 ottobre 2013 morivano 389 eritrei nel Mediterraneo: cosa è cambiato?
L’accusa di Beatrice Brignone, segretaria nazionale di Possibile, è pesante : dalla tragedia nel Mediterraneo « sono passati sette anni […], nei giorni successivi sia era chiesta l’abolizione della Bossi-Fini, mai più discussa ». Le fa eco Gregorio Di Falco (ex M5S), l’ufficiale della capitaneria che tentò di riprendere, invano, il famoso Schettino : quello della politica è una « ipocrisia immonda e criminale ».
Laura Boldrini (Liberi e Uguali) ammette : in assenza di provvedimenti, « in mare si muore ancora, oltre 200 vittime solo a settembre ».
Pietro Grasso (Liberi e Uguali) ancora oggi twitta : « dobbiamo cancellare i decreti Salvini […] perché soccorrere e accogliere chi è in pericolo in mare non è una scelta, ma un dovere morale e giuridico ». Ma cosa è disposto a fare per imporre al governo Conte questa sua opinione? Anche far cadere l’esecutivo? Non credo proprio.
L’enciclica di Francesco ricorda il beato de Foucauld e “il fratello universale”
Per fortuna, domenica 4 ottobre è arrivato Papa Francesco che, nella giornata che ricorda il santo patrono d’Italia, ha diffuso una nuova enciclica dal titolo che dice tutto: “Fratelli tutti” al fine di far « porre attenzione ad alcune tendenze del mondo attuale che ostacolano lo sviluppo della fraternità universale ».
« Le questioni legate alla fraternità e all’amicizia sociale sono sempre state tra le mie preoccupazioni », scrive il Papa poi precisando che è beato colui che « ama ogni persona al di là della vicinanza fisica, al di là del luogo del mondo dove è nata o dove abita ».
Tra l’altro, al punto 37 Francesco scrive : « Tanto da alcuni regimi politici populisti quanto da posizioni economiche liberali, si sostiene che occorre evitare ad ogni costo l’arrivo di persone migranti. […] Non ci si rende conto che […] molti fuggono dalla guerra, da persecuzioni, da catastrofi naturali. Altri, con pieno diritto, sono alla ricerca di opportunità per sé e per la propria famiglia. Sognano un futuro migliore e desiderano creare le condizioni perché si realizzi ».
Quindi il Santo Padre lamenta come : « in alcuni Paesi di arrivo, i fenomeni migratori suscitano allarme e paure, spesso fomentate e sfruttate a fini politici. Si diffonde così una mentalità xenofoba, di chiusura e di ripiegamento su se stessi ».
L’enciclica termina con un ricordo del Beato Charles de Foucauld ( fratel Carlo di Gesù ), monaco, eremita e missionario in Algeria, e del suo ideale di « fratello universale ».
« Che Dio ispiri questo ideale in ognuno di noi », conclude Francesco.
Chissà che qualcuno l’ascolti.
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Note :
Dalla biografia di Charles de Foucauld : « Voglio abituare tutti gli abitanti della terra, a considerarmi come loro fratello, il fratello universale… Iniziano a chiamare la mia casa la “Fraternità”, e questo è dolce …».
Credits : Photo by Ashwin Vaswani on Unsplash
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