Gaza: la Corte di Giustizia non ordina il cessate il fuoco
Pochi minuti fa la Corte di Giustizia Internazionale (ICJ), composta da diciassette membri, si è espressa sul procedimento avviato dal Sudafrica contro Israele per arrestare la carneficina commessa dall’esercito sionista contro il popolo di Palestina.
Grande la delusione di chi ha seguito la diretta nell’ascoltare il provvedimento d’emergenza richiesta dal Sudafrica nelle more di accertare l’esistenza o meno di un vero e proprio genocidio. La Corte, infatti, non ha ordinato ad Israele – come il Sudafrica aveva chiesto e come in molti speravano – alcun cessate-il-fuoco.
Il giudice presidente Joan Donoghue, nel leggere l’ordinanza, ha sì riconosciuto che « Israele ha lanciato un’operazione militare su larga scala a Gaza via terra, aria e mare, che ha causato massicce vittime civili, vasta distruzione di infrastrutture civili e lo sfollamento della stragrande maggioranza della popolazione di Gaza » e ha pure ammesso « la Corte è profondamente consapevole della portata della tragedia umana che si sta verificando nella regione » tuttavia si è fermata qui.
Il giudice Donoghue ha quindi affermato che la corte « ha giurisdizione per pronunciarsi sulle misure di emergenza nel caso » ma si è limitata a « ordinare a Israele di adottare misure per prevenire atti di genocidio nella Striscia di Gaza » nonché di che « Israele deve prevenire e punire l’incitamento al genocidio nella Striscia di Gaza ». Il riferimento, in questo caso, era alle parole di odio pronunciate da diversi esponenti del governo sionista.
Le uniche “concrete” aperture della Corte di Giustizia riguardano l’obbligo per Israele di « consentire gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza » e, genericamente, « adottare ulteriori misure per proteggere i [civili] palestinesi ». Israele, infine, entro un mese, dovrà fornire alla Corte una relazioni sulle sue iniziative in merito a quanto ordinato dalla Corte.
Si tratta chiaramente di una sentenza politica che non meriterebbe alcun altro commento.
Tuttavia dobbiamo registrare quello del Sudafrica che, tra l’altro, ha affermato «la propria intenzione di continuare ad agire all’interno delle istituzioni globali per proteggere i diritti dei palestinesi a Gaza ». Come risposta, il capo del governo sionista Netanyahu ha affermato in un video che Israele sta combattendo una “guerra giusta come nessun’altra”.
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Fonti e Note:
[1] Al Jazzera, 26 gennaio 2024, “ICJ first ruling on South Africa genocide case against Israel in Gaza”.
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