Germania, il vento cambia: rimonta Die Linke, crollo Wagenknecht
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Tra una settimana, il 23 febbraio, la Germania torna alle urne per le elezioni politiche e l’attenzione è puntata su Sahra Wagenknecht e il suo nuovo partito, Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW). Nonostante il clamore mediatico attorno alla sua figura, il movimento rischia di restare fuori dal Bundestag, a meno che non riesca a ottenere almeno tre seggi nei collegi uninominali, condizione necessaria per aggirare la soglia di sbarramento del 5% prevista per l’assegnazione proporzionale dei seggi. Secondo l’ultimo Politbarometer della ZDF, ripreso dall’agenzia Adnkronos [1], BSW è attualmente accreditato al 4%, al pari dei liberali dell’FDP.
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Il dato sorprendente è che gli elettori sembrano premiare le posizioni più nette. L’AfD, partito di estrema destra, si attesta al 20%, mentre la vera sorpresa è rappresentata dalla sinistra radicale: Die Linke, il partito da cui la Wagenknecht è fuoriuscita nel 2023 portandosi dietro dieci parlamentari [2], è ora stimato al 7%, ben sopra le previsioni di fine 2024, quando oscillava tra il 2,5% e il 4% [3].
Il ritorno di Die Linke: una campagna su temi concreti
Il recupero della Linke sembra legato a una campagna incentrata su questioni materiali, come la lotta al caro vita e agli affitti. Tra le proposte chiave del partito [4]:
✔ Tetto massimo agli affitti a livello nazionale e costruzione di alloggi popolari per calmierare il mercato.
✔ Esenzione dall’IVA su beni essenziali come alimenti di base, prodotti per l’igiene, trasporti pubblici.
✔ Tariffa energetica agevolata per i consumi medi di elettricità e riscaldamento.
✔ Salario minimo a 15 euro l’ora.
✔ Imposta patrimoniale per milionari e miliardari per finanziare il welfare.
✔ Sanità pubblica: gli ospedali non dovrebbero essere gestiti a scopo di lucro e dovrebbero essere in mani pubbliche.
✔ Pensioni: diritto alla pensione raggiunti i 40 anni di lavoro.
✔ Stop alle spese militari: riduzione dei finanziamenti agli armamenti e trasformazione della Bundeswehr in un esercito puramente difensivo.
Gli scenari post-elettorali: quale governo?
La frammentazione politica rende inevitabile la formazione di una coalizione di governo, con la CDU in testa nei sondaggi al 30%, seguita da SPD (16%) e Verdi (14%, ma in calo). Tuttavia, se Die Linke riuscisse a confermare il proprio exploit, potrebbe acquisire un ruolo di peso nella definizione dell’agenda politica.
Secondo un sondaggio, i temi più importanti per gli elettori sono pace e sicurezza (45%), economia (44%) e giustizia sociale (39%). In netto calo l’attenzione per la protezione del clima, che si ferma al 22%, solo al sesto posto tra le priorità.
Il 23 febbraio segnerà solo l’inizio di un nuovo scenario politico per la Germania, ma il verdetto delle urne dirà se l’ascesa di Wagenknecht sarà stata una meteora o se la vera sorpresa sarà la rinascita della sinistra radicale.
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Fonti e Note:
Credits: Foto di Mika Baumeister su Unsplash
[1] AdnKronos, 14 febbraio 2025, “Germania, nove giorni al voto: cresce Die Linke, spunta l’ipotesi di nuova coalizione”.
[2] Huffpost, 14 novembre 2023, “Die Linke addio, scissione nella sinistra tedesca”.
[3] EuroNews, 6 gennaio 2025, “Elezioni politiche in Germania: ecco cosa dicono i sondaggi a un mese e mezzo dal voto”.
[4] Die Linke, “Unser Kurzwahlprogramm. Du verdienst mehr”.
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