Il benaltrismo dei comunisti difronte al conflitto novax
La nostra società è malata di “benaltrismo”. Quando qualcuno pone all’attenzione del dibattito politico pubblico un tema, una preoccupazione, una sofferenza, una proposta, l’interlocutore è portato spesso ad eludere l’argomento sostenendo che altre siano le priorità.
Qual è il pensiero della sinistra e dei neo comunisti sull’obbligo, più o meno esplicito, di vaccino anti-covid, sul green pass, sulle sospensioni dei lavoratori non vaccinati specie nel mondo della scuola e della sanità?
Sono scarse, in proposito, le opinioni da loro espresse sui media, e sulle pagine web e social ufficiali. Più spesso, invece, si sono individuati commenti in stile “benaltrismo”.
Il benaltrismo di Steri contro l’ossessiva rivendicazione della Liberta!
E infatti così scrive Bruno Steri direttore di una rivista comunista: « A proposito dell’ossessiva rivendicazione NoVax “Libertà! Libertà!”, viene da chiedersi ad esempio come mai non la sentiamo gridare quando muore un lavoratore » [1].
Questo proprio mentre migliaia lavoratori della scuola venivano sospesi dal lavoro senza stipendio!
E’ vero che mai, erroneamente, nelle proteste novax, è apparsa « una lettura di classe » delle limitazioni ai diritti umani imposte dai governi Draghi e Conte.
Ma la colpa è proprio da addebitare ai dirigenti comunisti che mai hanno notato e fatto notare che le limitazioni anti-Covid furono imposte a studenti, lavoratori, piccoli commercianti e pensionati e mai alle grandi fabbriche, come mai furono imposte alle banche, alle imprese di assicurazione, cioè alla finanza.
Pergolo (PRC): troppa magnanimità contro il fenomeno novax!
Anche Gianluigi Pergolo, della direzione nazionale di Rifondazione Comunista, risulta contagiato da “benaltrismo”.
Scrive, infatti, come « non credo che quest’atteggiamento prepolitico sia utile » proprio riferendosi al « fenomeno no vax ». Secondo lui erroneamente « si è guardato con una certa magnanimità quando si scagliava contro il governo » [2].
Anziché inserirsi nel conflitto contro il governo dei capitalisti, i comunisti hanno spesso preferito la strada della critica e del sarcasmo.
Come quando – sempre Bruno Steri – raccontò sul giornale da lui diretto « la manifestazione “apartitica” di sabato 5 settembre scorso [che] ha radunato a Roma un migliaio di persone che hanno protestato contro la cosiddetta “bufala della pandemia” e contro il “colpo di stato politico-sanitario” con cui il governo avrebbe ristretto le libertà democratiche » [3].
« Quali sono oggi, dunque, i nodi di una battaglia di opposizione? », si domanda nell’articolo lo stesso Pergolo.
Benaltri, ovviamente!
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Fonti e Note:
[1] Ragioni & Conflitti – periodico d’informazione del PCI, 8 gennaio 2022, “Buona lettura e buon congresso”.
[2] Ragioni & Conflitti – periodico d’informazione del PCI, 5 aprile 2022, “Opposizione sociale, sinistra di alternativa e ruolo dei comunisti”.
[3] Il Partito Comunista Italiano, 12 settembre 2020, “Quando un’iniziativa che si dichiara apartitica assume un carattere reazionario”.
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