Il cancro colpisce sempre più i giovani: è allarme alimentazione
« Negli ultimi trentanni c’è stata una crescita improvvisa dei cosiddetti tumori ad insorgenza precoce nelle persone sotto i cinquantanni. Alcuni autorevoli epidemiologici parlando di una epidemia. […] L’incidenza del cancro nei paesi industrializzati del G20 è cresciuta rapidamente fra le persone tra i 25 e i 29 anni, rispetto a qualunque altra fascia d’età: il 22% dal 1990 al 2019 » [1].
L’allarme della scienza è stato recentemente rilanciato dalla rivista Internazionale ma l’informazione gira da anni sulle riviste scientifiche: « ogni anno negli Stati Uniti vengono effettuate quasi 70.000 nuove diagnosi di cancro negli adolescenti e nei giovani adulti (AYA) »[2].
Nature, ad esempio, in proposito, sostiene essere « fondamentale sarà anche la sensibilizzazione del pubblico e degli operatori sanitari » [3]. Il cancro, infatti, è considerato una malattia dove « l’età rimane il principale fattore predittivo del rischio tumore, con il 90% di tutte le neoplasie che colpisce chi ha più di cinquant’anni e la metà chi ne ha più di 75 » [1]. Ciò però causa l’effetto di una sottovalutazione del rischio e quindi degli accertamenti diagnostici anti-tumorali: quindi «nei giovani spesso i tumori raggiungono uno stadio avanzato prima di essere diagnosticati » [1].
Cancro: cause e tempi di sviluppo
In merito alle possibile cause, « l’evidenza suggerisce un ruolo eziologico dell’esposizione a fattori di rischio nei primi anni di vita e nella giovane età adulta. Dalla metà del XX secolo si sono verificati sostanziali cambiamenti multigenerazionali nell’esposoma (compresi cambiamenti nella dieta, nello stile di vita, nell’obesità, nell’ambiente e nel microbioma, che potrebbero tutti interagire con suscettibilità genomiche e/o genetiche) » [3]. In altre parole, « il consumo di alimenti con alto contenuto di grassi saturi e zuccheri potrebbe alterare la composizione del microbiota [4], danneggiando la salute umana. Anche l’uso di antibiotici e più in generale di farmaci può intervenire sul microbiota di una persona. I ricercatori si stanno concentrando sulla possibilità che i cambiamenti del microbiota … aumentino la predisposizione al cancro » [1].
«I tumori – spiega l’articolo divulgativo di Internazionale – spesso impiegano decenni a svilupparsi, è possibile covare un tumore a crescita lenta per anni. Quindi chi riceve la diagnosi di tumore tra i venti e i cinquant’anni potrebbe essere stato esposto a fattori di rischio quando era piccolissimo o addirittura ancora nell’utero » [1].
Se è vero, infatti, che i tumori sono sempre più curabili, è anche vero che « chi sopravvive ad un tumore è esposto a un maggiore rischio di avere problemi a lungo termine come infertilità, malattie cardiovascolari e tumori secondari, dicono i ricercatori » [1].
Curare, quindi, una dieta sana, sin dalla gravidanza e dalla prima infanzia è fondamentale, così come, dopo, evitare una vita sedentaria. « Se non si prenderanno iniziative per incoraggiare uno stile di vita e una dieta più sani […] – conclude l’articolo – possiamo ipotizzare che nel prossimo futuro i casi » [1]. Ora sta a vedere, però, se debba essere la politica o l’industria a decidere nella prevenzione del cancro.
Unisciti alla conversazione …
Hai idee o esperienze da condividere su questo argomento? Il tuo punto di vista è unico e importante. Condividilo nell’area commenti più giù e aiutaci a vedere le cose da una nuova angolazione.
—
Fonti e Note:
Credits: Photo by National Cancer Institute on Unsplash
[1] Internazionale, settembre 2023, da Financial Times, Sarah Neville e Amy Borrett,“Rischio precoce”.
[2] Pubmed, CA Cancer J Clin., novembre 2019, Allison G Close – Children’s Hospital of Pittsburgh, Pittsburgh, Pennsylvania -, Alexandra Dreyzin, Kimberly D Miller, Brittani K N Seynnaeve, Louis B Rapkin, “Adolescent and young adult oncology-past, present, and future”.
[3] Nature Reviews Oncologia clinica, 6 settembre 2022, Tomotaka Ugai – Brigham and Women’s Hospital e Harvard Medical School, Boston, MA, USA -, Naoko Sasamoto, Hwa-Young Lee, Mariko Ando et al.,“Is early-onset cancer an emerging global epidemic? Current evidence and future implications”.
[4] il “microbiota” sono « i circa centomila miliardi di microbi che vivono dentro di noi, per lo più nell’intestino … [che] ci proteggono dai batteri patogeni e ci favoriscono nella produzione delle vitamine essenziali » [1].
Giuste informazioni, necessarie e utilissime, per sostenere un processo di cambiamento delle abitudini alimentari e non solo che possa servire a diminuire l’incidenza della malattia…
…speriamo bene!!!