Italia impreparata, eppure il rischio epidemia andava previsto
Se lo dice la stampa di regime allora non può che essere dogmaticamente vero, come nel caso del Corriere della Sera e di Il Giornale che ci informano di uno studio di Matteo Villa, attento analista di … politica europea (!).
Pertanto, per i media mainstream (NdR: della corrente principale, per quanti non parlano il dialetto di Tangeri), è competente in virologia (!).
« ll tasso di letalità di COVID-19 in Italia (9,9% al 24 marzo 2020) è un dato molto discusso », scrive Matteo Villa sul sito web del “Istituto per gli Studi di Politica Internazionale” .
« Se paragonata ai principali paesi del mondo, la letalità del virus in Italia è nettamente la più alta, ma utilizzare questo dato sarebbe un errore. Esso infatti non dice quasi nulla circa la letalità reale del virus, che studi recenti stimano nello 0,7% per la Cina, mentre ISPI stima in 1,14% per l’Italia ».
« La differenza tra questo dato realistico e quello “fuori scala” è riconducibile al numero di persone che sono state contagiate ma non sottoposte al tampone per verificarne la positività. ISPI stima infatti che le persone attualmente positive in Italia siano nell’ordine delle 530.000, contro i circa 55.000 “casi attivi” ufficiali ».
Quando, qualche settimana fa lo scrissi io, sia come considerazione personale sulla base dell’esame dei dati diffusi dal WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) e/o riportando le dichiarazioni dell’epidemiologo dottor Leopoldo Salmaso, allora apriti cielo !
Erano, per i critici doc, solo criminali Fake News, mentre secondo certi soloni di Facebook e della stampa immateriale un simil-alternativo !
Tradotto in termini correnti, solo per quanti ne hanno bisogno : il virus SARS-Cov-2 non è così mortale come è stato fatto credere dai politici incompetenti al governo e dai mass-media alla ricerca dello scoop sensazionalisto e di tante letture da vendere all’inserzionista pubblicitario !
Ancora più interessante appare quel che dichiarava pochi giorni fa a Il Giornale la direttrice del laboratorio di microbiologia dell’ospedale “Sacco” di Milano, Maria Rita Gismondo.
Stessa musica quella del dottor Stefano Montanari, finito nell’occhio del ciclone per le sue precedenti dichiarazioni, impietosamente trafitto dagli strali dell’associazione Patto per la Scienza.
Partito il countdown verso la prossima pandemia, stavolta il governo si faccia trovare preparato
« Passata la pandemia Covid-19 comincerà il countdown verso la prossima pandemia. Se tutto andrà bene avremo otto, dieci anni di tregua, ma impieghiamoli al meglio. Non è stato così dall’ultima pandemia (la suina del 2009) », ha sostenuto la Gismondo.
«La virologa – scrive ancora Il Giornale – ha anche spiegato che, proprio per prepararsi a scenari di emergenza sanitaria, in passato ci sono state diversi addestramenti. “Event 201” è stata l’ultima delle quattro esercitazioni relative a uno scenario di pandemia ».
Event 201 si è svolta il 18 ottobre 2019 a New York (sic ! non a Viterbo e neppure a Bergamo) con una pandemia da coronavirus simulata.
« Se queste esercitazioni non fossero rimaste documenti [alias cartacce impolverate, NdR] sulle scrivanie dei burocrati e dei portavoce del mondo, non saremmo qui a elemosinare materiale necessario tra Stati, oppure a bloccarli alle frontiere d’incanto rivitalizzate, come pure non avremmo necessità delle decine di tavoli tecnici inventati (adesso) con all’O.d.G “come organizzare l’emergenza sanitaria” ».
Accuse, quella della dottoressa Gismondo, evidentemente rivolte tanto al Ministero della Salute quanto alla Protezione Civile nazionale, forte e senza peli sulla lingua.
Qualcuno, passata l’emergenza, dovrà rendere conto dei morti, dell’irrecuperabile danno economico e sociale al Paese.
Le semplici dimissioni del signor Giuseppe Conte – oramai nell’aria, dato che tante trombe annunciano l’arrivo di Mario Draghi -, non basteranno più.
Ben altri Organi dovranno intervenire e le loro pronunce, si dice, dovranno essere rispettate.
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Credits : Photo by National Cancer Institute on Unsplash
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