Kenobit e il Livello Segreto: Mastodon vs Facebook

Fabio Bortolotti, in arte “Kenobit”, oltre che un musicista molto particolare suonando come strumento il … “Game Boy”, è editore di un vero e proprio Social Network che prende un nome che non appare strano se si sa che il nostro è anche un incallito gamer: “Livello Segreto”.

Livello Segreto” gira su Mastodon, un software open source tedesco quindi europeo. Mastodon ha però la particolarità di essere di essere “decentralizzato”; ciascuno di noi, con poche decine di euro al mese, può aprire una propria “istanza”, cioè un proprio social, che a sua volta “dialoga” con gli quelli delle altre “istanze”. Ma, ovviamente, ognuno può semplicemente e gratuitamente iscriversi all’istanza di un altro: in Italia di istanza Mastodon ne esistono diverse.

« I social network hanno assunto un’importanza cruciale nelle nostre vite, pervadendone quasi ogni aspetto. Li usiamo per comunicare, informarci, svagarci e spesso anche per lavorare o promuovere le nostre attività », spiega Kenobit [1].

Tuttavia nei social commerciali qualcosa non funziona.

« Nonostante il ruolo centrale che rivestono, sono in mano a una manciata di aziende private che li utilizzano per aumentare i loro profitti », spiega.

Facebook e gli altri social fanno tutt’altro che farci socializzare

Soprattutto, aggiunge, « in barba alla promessa della parola “social”, realtà come Instagram, TikTok, Facebook e Twitter non sono ottimizzate per farci socializzare. La collettività diventa così una galassia iperindividualizzata e competitiva, nella quale sempre più persone si sentono sole, insoddisfatte e inadeguate ».

Anzi ci sono ripetute prove che Facebook istiga all’odio e alla violenza, quando vuole.

Questo perché l’algoritmo dei social commerciali « privilegia i contenuti divisivi, perché i battibecchi online aumentano a dismisura l’engagement e le interazioni con i post. I litigi portano commenti, insulti e condivisioni, fino a innescare un circolo vizioso per il quale trascorriamo sempre più tempo sulle app ». E quindi davanti la pubblicità.

« Tutto questo non è complottismo. Lo sappiamo con certezza grazie ai “Facebook papers” », spiega Kenobit. Sì, “Facebook papers” [2], quei documenti interni giunti fino al Congresso degli Stati Uniti grazie alla denuncia dell’informatico Frances Haugen, un ex product manager di Facebook.

Livello Segreto un pezzo di Mastodon e dei tanti social del Fediverso

C’è poi il secondo problema dei social centralizzati: « gli stessi algoritmi imparano a conoscerci, accumulando immani quantità di dati sulle nostre vite personali ». Dati che poi in qualche maniera usano, rivendono.

Kenobit così conclude la propria riflessione: « rimuovendo la pubblicità dall’equazione, il Fediverso [l’insieme di Mastodon, PeerTube, Pixelfed, Friendica, Funkwhale, Lemmy, Mobilizon, e degli altri software “decentralizzati”, NdR] mette al centro la socialità, il confronto, le sfumature. Usarlo e diffonderlo è molto più potente che lamentarsi della povertà dell’ultimo trend dei reel di Instagram » [3].

Iscriversi a Mastodon è facile: basta seguire, ad esempio, questo link.

Fonte e Note:

[1] Livello Segreto, 1 ottobre 2023, Kenobit, “Il problema”.

[2] NPR, 25 ottobre 2021, “The Facebook Papers: What you need to know about the trove of insider documents”.

I dipendenti di Facebook hanno avvertito i loro leader sugli effetti della società e della politica negli Stati Uniti. E dicono che la sua incapacità di moderare efficacemente i contenuti ha amplificato quei pericoli, sia negli Stati Uniti che all’estero. Questi sono due dei principali takeaway da migliaia di documenti interni di Facebook che NPR e altre agenzie di stampa hanno esaminato.

Haugen sostiene che il tesoro di dichiarazioni e dati dimostra che i leader di Facebook hanno ripetutamente e consapevolmente messo l’immagine e la redditività della società davanti al bene pubblico, anche a rischio di violenza e altri danni.

Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha anche ripetutamente insistito sul fatto che Facebook è semplicemente una piattaforma, non l’”arbitre della verità”.

Ma i documenti suggeriscono che la politica di Facebook di trattare le persone influenti in modo diverso è stata creata in gran parte per prevenire un contraccolpo di pubbliche relazioni da parte di celebrità e altri utenti di alto profilo.

[3] Livello Segreto, 18 ottobre 2023, Kenobit, “Ma il Fediverso è complicato!”.

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Natale Salvo

Nato e cresciuto nella terra del “Gattopardo”, la Sicilia. Ha dedicato la propria esistenza all'impegno sociale. Allenatore di una squadretta di calcio di periferia, presidente del circolo di Legambiente, candidato sindaco per il Partito Umanista. Infine blogger d’inchiesta; ha pagato le sue denunce di cattiva amministrazione con una persecuzione per via giudiziaria. E' autore del libro "La rivoluzione copernicana chiamata Reddito di Base", edito da Multimage, Firenze.

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