La copaganda della polizia ci manipola
« Non c’è alcun legame tra più poliziotti e diminuzione della criminalità ». « Le forme di crimine si dovrebbero combattere rendendo la nostra società più eguale invece di spendere soldi per polizia e carceri ».
Le affermazioni dell’avvocato Alec Karakatsanis [1], fondatore del “Civil Rights Corps”, che condivido, si potrebbero sintetizzare con uno slogan: meno poliziotti, più scuola, più reddito ai poveri.
In aumento la spesa delle Forze di Polizia, grazie alla Copaganda
Al contrario, mentre i governi
- di Estrema Destra ( Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ),
- e di Destra ( Partito Democratico, Italia Viva, Azione e Più Europa )
tagliano la spesa sanitaria, quella per la scuola, e annunciano voler abolire il Reddito di Cittadinanza, « i budget dei moderni dipartimenti di polizia sono incredibilmente alti e in continua crescita ».
Il difensore dei diritti umani denuncia, però, un qualcosa cui molti non han mai dato la giusta attenzione: « la polizia e i loro sindacati di destra ( che hanno i propri budget per le public relations ) vogliono fondi maggiori,
- più equipaggiamento di livello militare,
- più tecnologia di sorveglianza,
- e più straordinari ».
Per il corrente triennio, ad esempio, il Bilancio dello Stato prevede una spesa “corrente” di più di 12 miliardi di euro per l’ordine pubblico e sicurezza a cui si aggiungono oltre 3 miliardi di euro per l’amministrazione penitenziaria ( il costo per detenuto è stato tra i 116 euro e i 190 euro al giorno, in funzione popolazione carceraria, nel periodo 2001-2013 ; nel 2013, in particolare, il costo è stato fissato in 123,78 euro al giorno per ognuno dei quasi 66.000 detenuti, di cui 101,69 euro – 82% – per personale e solo 9,26 euro al giorno per il mantenimento ) .
Copaganda, un neologismo molto pericoloso per società
Il fenomeno è denominato “Copaganda”, un neologismo composto da mezzo tra “cop” ( poliziotto in inglese ) e “propaganda”.
« La funzione della copaganda è produrre [inesistenti] crisi o “impennate del crimine” ». Soprattutto, spendendo centinaia di migliaia di euro in “comunicazione”, « la polizia ci fa concentrare sui crimini commessi dalle persone più povere e vulnerabili della nostra società [2] e non sulle minacce più grandi alla nostra sicurezza causate da persone con ricchezza e potere » ( inquinamento, avvelenamento alimenti, evasione, violazione diritti e sicurezza sul lavoro, corruzione ).
In conclusione, il fine della copaganda è quello di « convincere il pubblico a spendere ancora più soldi per la polizia e le carceri ».
Le multinazionali delle armi dietro i budget dei sindacati di destra della Polizia
Dietro questa copaganda, denuncia ancora l’avvocato Alec Karakatsanis, « le aziende multimiliardarie [che] hanno privatizzato quasi ogni elemento di queste burocrazie a scopo di lucro, dai taser e i software di intelligenza artificiale venduti ai poliziotti ».
Si giunge quindi alla manipolazione della popolazione: « hanno bisogno che pensiamo che la polizia e le carceri ci rendano più sicuri », svela Karakatsanis.
Sbagliato assioma più polizia uguale più sicurezza
Nessuno, invece, ha interesse a spiegare che « affrontare le cause profonde dei danni interpersonali tramite alloggi sicuri, assistenza sanitaria, cure, alimentazione, inquinamento e educazione della prima infanzia è il modo più efficace per migliorare la sicurezza pubblica ».
Karakatsanis conclude la sua riflessione aggiungendo: « la copaganda non solo distoglie le persone da minacce esistenziali come l’imminente collasso ecologico e il fascismo insorgente, aumenta anche la sorveglianza e la repressione che vengono utilizzate contro i movimenti sociali che cercano di risolvere questi problemi ».
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Fonti e Note:
[1] Jacobin Italia, 22 luglio 2022, “Copaganda” di Alec Karakatsanis.
[2] Polizia di Stato, Ufficio stampa – Archivio comunicati stampa.
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