La libertà di espressione preda di YouTube
Lo scorso 10 luglio ho ricevuto un “avvertimento” da YouTube. Un video da me caricato sulla piattaforma di condivisione di proprietà di Google è stato rimosso per presunte “Norme della community”. YouTube, inoltre, mi avvisa che in caso del raggiungimento di tre “avvertimenti” il mio canale sarebbe cancellato. Il 16 luglio la piattaforma ha respinto il mio ricorso.
Su questo tema occorre fare delle considerazioni.
YouTube censurando un video del Senato censura l’Italia
Una di merito. Il video rimosso non era altro che quello della audizione, lo scorso 6 ottobre 2021, nella Commissione Affari Costituzionali del Senato del prof. Massimo Bizzarri.
L’oncologo e ricercatore dell’Università La Sapienza di Roma aveva commentato e bocciato il Decreto Green Pass.
Si tratta, quindi, di un video ufficiale del Senato della Repubblica italiana, registrato e diffuso dalla massima istituzione italiana. La sua cancellazione, da parte della società americana, a me appare essere una grave intromissione degli USA negli affari interni del nostro Paese, una censura alla nostra Democrazia.
Gli algoritmi di YouTube censurano scienza e democrazia
Seconda considerazione. Il video rimosso stava lì sul mio canale dal 10 ottobre 2021 aveva appena raggiunto 133 visualizzazioni. Continua però a risultare visibile su altri canali YouTube, come quello di VcomeVittoria dove al momento ha oltre 134.000 visualizzazioni.
Ciò dimostra che gli “algoritmi” di YouTube non funzionano un gran che bene!
Che la nostra libertà di espressione – tutelata dall’articolo 21 della Costituzione – sia in mano a degli “algoritmi” non rappresenta per nulla un progresso.
Algoritmi che, però, poi, come quelli di Facebook, non riescono a censurare i “discorsi di odio” dei vari Salvini, Meloni & Soci, come denunciato da Amnesty International.
Grave, anzi gravissimo, che YouTube scriva che « non tollera contenuti che diffondano disinformazione in ambito medico, in contraddizione con le informazioni fornite sul COVID-19 dalle autorità sanitarie locali o dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) » [1].
La scienza non ha dogmi e, anzi, si forma attorno al dibattito. La censura del pensiero contraddittorio rispetto a quello dominante, il fatto che questo sia tacciato d’essere una “fake news”, rappresenta un grave intralcio alla democrazia.
Quanto accaduto non rappresenta certo un caso isolato, basti ricordare la cancellazione del canale YouTube di ByoBlu.
Occorre superare la GAFAM per una Sovranità software e social
Terza e ultima considerazione. In un Paese, l’Italia, dove i “sovranisti” No Euro, No EU vanno tanto di moda, sono in pochissimi a urlare No GAFAM, ovvero a sostenere l’abbandono delle piattaforme USA per il controllo e la sorveglianza di massa ( Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft ).
Eppure le alternative ai software e ai social di GAFAM esistono!
Nessun partito politico, neanche il più anti-sistema, ha messo nel programma elettorale la realizzazione o il sostegno di piattaforme social indipendenti nazionali. Necessità che, invece, io sostengo da tempo, appunto dal “caso Byoblu”.
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Fonti e Note:
Mariano BIZZARRI è un oncologo e saggista italiano, ricercatore presso il dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma. È l’autore del primo dossier sugli effetti cancerogeni degli stabilimenti dell’ILVA di Taranto nonché della relazione su quello della Goodyear di Cisterna di Latina che ha portato alla condanna della multinazionale per danni alla salute. Ha contribuito a sviluppare un nuovo tipo di sensore che unisce le caratteristiche del ‘naso elettronico’ a quelle della ‘lingua elettronica’ per il riconoscimento di patologie sulla base delle alterazioni biofisiche indotte su una matrice di sensori da parte di campioni volatili (respiro) o liquidi (sangue, saliva, etc.).
[1] YouTube, Norme della Community.
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